<<Hai in programma la registrazione dello spot pubblicitario, a partire da sta sera>>
Mi informa Nathalie.
<<Sta sera?>>
<<Sì, Adrien. Hai impegni?>> chiede con tono sarcastico.Merda.
<<Veramente no>>
Riprendo la ciambellina dal tavolo, avviandomi verso le scale.
<<Non puoi mangiarla quella>> mi rimprovera lei, poco dietro di me.
Rispondo con un alzata di spalle.
<<Adrien>>
Continuo a camminare, aprendo la bustina trasparente che mi separava dal dolce sapore zuccherato.
<<Adrien perfavore>>
Mi volto da lei, seccato.
Ha l'ipad stretto in petto, con uno sguardo triste o preoccupato, non ne ho la minima idea.
Quella donna è impossibile.
<<Bene>> sbuffo.
Appoggio la merendina sullo scalino di marmo sotto di me, con rammarico.
<<A che ora la registrazione?>> chiedo, salendo tutte le scale.
<<Nove>>
Annuisco, con un solo gesto meccanico.Ho tutto il giorno per fingere di star chiuso in camera, mentre potrei benissimo svignarmela dalla mia ragazza o qualsiasi cosa fossimo.
Sbuffo sedendomi sul letto.
<<Che intenzioni hai?>> chiede Plagg, volteggiando attorno alla mia testa.
<<Ah, non lo s->>
Proprio mentre sono pronto a pensare a un piano di fuga, sentiamo delle urla sotto la mia finestra.
Una donna, sicuramente, forse due.<<Plagg trasformami!>>
Mister Piccione è stato di nuovo akumizzato, ed è piazzato sulla via proprio aldilà del cancello che separa la villa con la strada .
Ha catturato due civili, che si dimenano come folli tra le sue braccia. Urla e sbraita di distruggere Parigi, sempre la stessa storia.
Ladybug ancora non è sul posto, e senza di lei è difficile concludere.
Devo prendere tempo.<<Ehi Piccione!>> esclamo, saltando giù dalla finestra.
Alza lo sguardo su di me, occhi sgranati e pieni di rabbia.
<<Vuoi parlarne? Ancora?>> chiedo ironico, cadendo precisamente davanti a lui.Con un fischio richiama quei grandissimi portatori di malattie, i piccioni, scagliandomeli contro.
Ho già la voglia pazza di starnutire, ma se mi lascio andare rischio di perdere il controllo.
<<Eccomi! >> grida ladybug alle mie spalle.
Si scusa un paio di volte, prima accanirsi sull'akumizzato come un cane affamato. La sua grinta mi ha sempre sorpreso e spaventato allo stesso tempo.
Come ogni settimana, il nostro lavoro con questo poveretto è finito. Presto, come sempre.
Nonostante quella specie di talismano che Ladybug donava ai più deboli, lui viene sempre preso di mira.<<Mi dispiace tanto>> sussurra Ladybug, osservando l'uomo allontanarsi con i vigili.
È per la sua sicurezza, le ripetevo ogni volta.
Eppure è comunque così preoccupata e in pena.<<Sta tranquilla, si rimetterà>> le dico, sistemandomi la tuta come gesto quasi automatico.
Lei annuisce, e piazza un sorriso trionfante sulle labbra appena le telecamere dei telegiornali ci raggiungono.
Io sospiro, affiancandola per rispondere alle solite domande.Sempre le stesse: “il vostro tipo di relazione sta cambiando?”, “avete scoperto l'identità l'uno dell'altro?”, “dove si trova papillon?”.
Se avessi risposte positive a tutto questo, avrei già risolto gran parte dei miei problemi.<<Sto per detrasformarmi>> sbuffa Ladybug, poi mi da un'occhiata furtiva. Veloce e divertita.
<<Cosa?>> le chiedo, posando le mani sui fianchi.
<<Ti vedo in gran forma>> dice, prima di scappar via come sempre.
Sono in gran forma.
E sto anche per rimettermi in gioco.
Mi basta una doccia veloce e scappare da Marinette, sono certo che sarà felice di vedermi così presto.Salto in camera, da una finestra posteriore che dava nel giardino interno alla mia casa, dove nessuno da fuori mi avrebbe mai visto.
Aspetto la detrasformazione, e Plagg spunta fuori tutto affamato.
<<Prendine quanto ne vuoi, che poi dobbiamo ripartire>>
Lo sento ridere alle mie spalle, ma non gli do peso. Ho molto da fare.
Mi spoglio velocemente dei pochi vestiti che porto, abbandonandoli sul pavimento della stanza.
A passo veloce raggiungo il bagno, e senza esitare mi faccio una doccia veloce.Proprio mentre mi insapono i capelli, sento il telefono squillare dalla camera.
<<Chi è?>> chiedo a Plagg.
Non ottengo risposta.
Sbuffo, risciacquandomi velocemente.Afferro l'asciugamano posto sull'attaccapanni accanto alla doccia, legandolo in vita.
<<Pla->>
Mi blocco sui miei passi, e i miei occhi indulgiano sulla ragazza ferma sulla porta d'ingresso della mia stanza.
<<Marinette?>> la richiamo, con tono roco.
I suoi occhioni celesti si posano su di me, per poi sguizzare via.
<<Ti becco sempre in momenti discutibili ultimamente>> ridacchia, con lo sguardo fisso sul pavimento.
Le guance che pianpiano si tingono di rosa.
<<Scusami>> blatero, afferrando i vestiti che avevo lanciato a terra poco prima.Mi avvicino all'armadio, afferro dei vestiti a caso e nel totale silenzio mi sposto nella stanza in modo meccanico, con la paura che l'asciugamano che tengo stretto in vita possa cedere da un momento all'altro.
<<Io aspetto fuori>> dice Marinette, con tono divertito.
Riesco ad annuire, dandole le spalle.
Appena sento la porta aprirsi e chiudersi, rilascio un gran sospiro.Plagg spunta fuori dal comodino, con la bocca ancora sporca di formaggio.
<<Che ci fa qui?>> chiede curioso, con la voce impastata.
<<Se lo sapessi credi che mi sarei fatto trovare mezzo nudo?>>
Sta in silenzio un pochetto, posando una zampa sotto il mento e osservandomi di sottecchi.
<<Sì>> risponde.
Sbuffo, separando i vestiti sporchi da quelli puliti.
I primi li abbandono sul pavimento del bagno, ci avrei pensato dopo...forse.
Infilo i boxer e il resto dell'abbigliamento a susseguirsi.
Calzo le ciabatte e nascondo il disordine della mia camera, provvisoriamente, sotto il letto.
Corro alla porta, così da evitare che aspetti ancora.
Quando la apro, lei è ancora ferma in piedi col telefono tra le mani.
Alza lo sguardo su di me, con un bel sorriso sorpreso stampato sulle labbra tinte di lucidalabbra.
<<Ehi>> dice, spegnendo lo schermo del cellulare.
<<Prego entra>> la invito, spostandomi leggermente.
Marinette sorride ancora, e in silenzio si accomoda in camera mia.
Si guarda attorno un paio di volte, per poi tornare su di me.
<<Sono venuta a vedere come stessi. Dopo...ieri>>
Dipende di quale dei tanti avvenimenti parli.Io annuisco, sedendomi sul letto.
<<Bene. Stanco, ma bene>> ridacchio.
<<Anch'io sono un po' stanca>> sospira, con un sorrisetto innocente.
Dopo ieri...
<<Ci credo>> mi sfugge.
<<Come?>> chiede sorpresa.
Mi raddrizzo sul letto, schiarendomi la voce.
<<Intendo, dopo tutti questi giorni a organizzare la festa...>>
Che imbarazzo,Adrien.
Lei annuisce quasi in modo impercettibile, distogliendo lo sguardo dal mio.
<<Come mai ti sei messa così in ghingheri? Solo per me?>> le chiedo sarcastico.
Dalla camicetta bianca di seta, intravedevo il reggiseno rosato orlato di un leggero pizzo rosso, e pure a questa distanza sentivo il suo dolce profumo.
<<Ci sono le prove della band di Luka, quindi sai...devo esserci>>
Oh.<<Ah, non lo sapevo>>
<<Stai...benone,comunque>>aggiungo,per parare alla mia espressione infastidita.Spazione autorone
amici, amiche, fratelli, migliori amici
SONO VIVO!!
ultimamente sono preso da studio e serie TV arretrate che mi è persino tornato il blocco dello scrittore.Mi farò perdonare!!
avete visto i nuovi episodi?
SPOILERche ne pensate del fatto che ora Luka sa? 😳
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-Formidable- [Marichat]
FanfictionUn incantevole romanzo adolescenziale, tra il supereroe ChatNoir e la giovane studentessa Marinette Dupain-Cheng. La giovane però dovrà superare la sua eterna cotta per il suo compagno di classe Adrien, tenendo comunque saldo nel suo cuore un grande...