46.

1.5K 55 20
                                    

Avviso: highly smut
Sta sera il pigiama di Marinette è decisamente di una taglia sbagliata; potevo scorgere la pelle chiara da quella canottiera così d'intralcio, e devo essermi soffermato più volte a fissare l'orlo delle mutandine decisamente percettibile dai leggings del pigiama.
Ma attualmente, stavamo facendo i compiti di Manon, matematica, geografia, non ricordo.
<<Chat!>> mi richiamano le labbra lucide della ragazza seduta difronte a me.
<<Ci sei? Ti ho chiesto se puoi finire queste divisioni. E cerca di fargliele capire, non farle tu!>> dice frettolosa, avvicinandosi alla botola per il piano di sotto.

<<Siete fidanzati?>> chiede la bambina appena Marinette sparisce.
<<Chi può dirlo>> sospiro io <<Tu che dici?>>
Lei mi rivolge un sorriso beffardo, accompagnato da una risatina infantile.
<<Sembra di sì! Però lei è la fidanzata del ragazzo con i capelli blu!>> esclama energica.
<<No no, assolutamente no. Lei è la mia ragazza->> mi sono fatto fregare da una ragazzina.

Salta giù dalla sedia e a passo svelto raggiunge la botola, sembra come se stesse trattenendo il respiro per l'emozione.
<<Marinette! ChatNoir dice che sei la sua fidanzata!>>
<<No non è vero!>> mi intrometto svelto, sono morto.

Sospiro prendendo Manon per il polso.
<<Ti dico la verità se finiamo le divisioni>>
Mi rivolge uno sguardo contraddittorio.
<<E ti porto anche un regalo la prossima volta che ci vediamo>> sbuffo.

Come immaginavo, la sua espressione cambia e il sorrisetto furbo le torna sulle labbra sottili.

In un paio di minuti siamo riusciti a finire tutti gli esercizi, cose che non facevo da decisamente troppo tempo.
Mi batte il cinque, e raggiungiamo Marinette al piano di sotto.
<<Ehi, se hai bisogno di un partner babysitter sai chi chiamare!>> esordisco scendendo le scale, tenendo la mano di Manon.
<<No!>> grida dalla cucina, con una corsa fulminea raggiunge la fine delle scale prima di me.
Mima di tornare subito in camera, con fare allarmato.
Punta con l'indice il piano di sopra, mentre con le labbra sussurra un "vai via" impercettibile.

<<Ma chi è?>> chiede la voce di una donna, dalla cucina.
<<Merda>> impreco.
<<Non si dice>> risponde Manon dandomi un pizzicotto sul fianco.
<<Crist- sì hai ragione>> carico la bambina in braccio e,saltando gli scalini, torno da dove sono uscito.

Riprendo fiato, consapevole che Marinette mi avrebbe smembrato e sotterrato a breve.
<<Okay ragazzina, facciamo un gioco. Il fatto che ci siamo visti, e che Marinette mi conosca, dev'essere un segreto solo nostro>> lei annuisce, seguendo il discorso in silenzio <<Se qualcuno ti chiede qualcosa tu non sai nulla, sei stata solo con Marinette. Capito?>>
Mi sento profondamente in colpa a contrattare con una bambina, ma stiamo rischiando grosso con Nadja Chamack.
<<Cosa ottengo io?>>
Furba per avere sei anni.
<<Il doppio dei regali>>
<<Affare fatto>>

Organizziamo un piano a prova di giornalista, nel quale Manon sarebbe scesa di sotto; spiegando che la voce, sentita precedentemente, veniva da un cartone animato che stava vedendo sul computer.
Mentre il piano è in svolgimento, io mi nascondo nel bagno della cameretta, aspettando pazientemente il cazziatone della mia ragazza.

Dopo dieci minuti di attesa, contati, la porta del bagno si apre e Marinette appare sulla soglia.
Le porgo un sorriso preoccupato, ma lei sembra decisamente rilassata.
Scatto in piedi e mi avvicino precipitosamente a lei;le cingo i fianchi con le mani, spingendola delicatamente verso di me.
<<Il tuo stupido piano ha funzionato>> dice divertita, con gli occhi si sofferma sulle mie labbra in modo decisamente visibile. Morde il labbro inferiore, e scorgo i suoi incisivi chiari come la ceramica su quella pelle rosea.
<<Sei stato un bravo micio>> sussurra a un soffio da me.
Il suo dito scorre sul mio petto, accarezzando la pelle della tuta che si faceva sempre più stretta e soffocante.
<<Hai fatto un ottimo lavoro. Oh,e i miei faranno un po' di ritardo oggi...>>
Deglutisco a fatica, mentre il suo indice scorre lungo il mio addome.
<<Questa tuta sembra decisamente scomoda, non credi?>>
Le sue pupille sono così dilatate che ho paura possano risucchiarmi nell'immensiatà dei suoi occhi celesti.
<<Il gatto ti ha mangiato la lingua?>>
Cazzo, la sua mano si sta passeggiando sotto la cintura, con la totale consapevolezza di ciò che fa.
<<Marinette>> sussurro con voce roca.
<<Adrien>> risponde, con tono di sfida.

-Formidable- [Marichat] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora