Odio dare ragione a Tikki ma alla fine aveva ragione, non si è presentato.
Non che fosse obbligato ovvio, però ero certa fosse una nostra routine.
Ora sono in piedi, davanti allo specchio, a cercare di eliminare i residui di trucco della notte precedente.
Il solo pensare che mi ero tutta sistemata per niente...è imbarazzante.Sono volati via altri due giorni, altre due notti insonne a sperare che ChatNoir si presentasse alla mia finestra. Non l'ha fatto, ovviamente.
E la cosa mi stupiva e preoccupava allo stesso tempo.
Oggi è l'attesa serata del ballo, la serata in cui spero di divertirmi e sfogare tutta questa pressione nel petto.Luka sarebbe arrivato a momenti, accompagnato da Nino, mentre Alya è già in camera mia a sistemare il trucco.
<<Sei pronta?>> chiede, passando il rossetto rosso lampone sulle labbra carnose.
Infilo il vestito verde-acqua, il fatidico abito di coppia col mio accompagnatore.
Mentre la stoffa scorre lungo la mia pelle ancora umida per la doccia, io non tolgo lo sguardo dalle rifiniture e dettagli dell'abito, che avevo appunto realizzato io- modestamente-.Alya si appoggia allo stipide della porta, dall'alto del suo lungo abito bordeaux.
Ha un sorriso stampato sulle labbra rosse, soddisfatto, gli occhi allungati dall'eyeliner scorrono lungo il mio vestito.
<<Direi che è perfetto>> commenta riportando lo sguardo sul mio viso, mi guarda attraverso lo specchio.
Io annuisco, seppure non fossi tanto convinta.
Posa delicatamente le mani sulle mie spalle, avvicinando la faccia alla mia.
<<Sono un po' preoccupata>>
<<Perché?>> chiede subito.
<<Non saprei>>
Non posso parlarle di ChatNoir, accidenti.
Sbuffo di nuovo, afferando la borsetta dei trucchi nel ripiano accanto allo specchio.
Inizio con la base, fino agli ombretti; un verde-sul celeste- che sfuma nel blu.
<<Dovrei mettere il rossetto?>> chiedo consiglio ad Alya, che intanto è tornata in camera.
<<Mettilo rosa...carne>> suggerisce distratta.
Decido di seguire il consiglio impacciato, è un bel colore dopo tutto.<<Porca puttana!>> esclama lei nel silenzio.
Mi volto di scatto nella sua direzione, teneva il cellulare stretto tra le mani con fare abbastanza sconvolto, potevo dedurlo dagli occhi quasi fuori le orbite e la bocca spalancata.
<<Cosa?>> le chiedo, avvicinandomi di soppiatto.
Lei gira il telefono verso di sé, impedendomi di vedere lo schermo luminoso.
Ha lo sguardo puntato a terra, adesso è corrucciata e pensierosa.
<<Alya?>> la richiamo, posando una mano sulla sua spalla.
Il suo sguardo torna lentamente su di me, e qui noto la scintilla di compassione, che inizia a farmi preoccupare.
Il mio primo pensiero? ChatNoir.<<Alya, passami il cellulare>> le ordino con tono accomodante, porgendole la mia mano spoglia.
<<Se sei veramente andata avanti, questo non dovrebbe rovinarci la serata giusto?>> è come una riflessione a sé stessa, seppure i suoi occhi nocciola siano puntati sul blu dei miei.
<<Sì>> sussurro, non so di certo a cosa stessi rispondendo.Il peso sulla mia mano è il suo telefono, la luce dello schermo illumina il suo volto e il mio, ma ancora non trovo il coraggio di abbassare lo sguardo.
Quando lo faccio, quasi me ne pento.
È un articolo con una foto allegata.
Tratta uno scoop, infatti cita il probabile fidanzamento ufficiale di Adrien Agreste.
Uno scatto di pochi giorni fa, a Parc Monceau, si scorgono i ricci biondi di Adrien chinato e nascosto da una ragazza di spalle, dai capelli corti e scuri.
<<Kagami>> sussurro.
<<Credo di sì>>Mi sono quasi dimenticata della presenza di Alya.
Pensavo davvero di averlo superato, perché mi si stringe il petto ora?<<È normale che tu ci sia rimasta male, lo sai?>> mi rassicura, come se mi avesse letto nel pensiero.
<<Figurati se ci sono rimasta male, sono felice per loro>> bugiarda, muori di gelosia.

STAI LEGGENDO
-Formidable- [Marichat]
FanfictionUn incantevole romanzo adolescenziale, tra il supereroe ChatNoir e la giovane studentessa Marinette Dupain-Cheng. La giovane però dovrà superare la sua eterna cotta per il suo compagno di classe Adrien, tenendo comunque saldo nel suo cuore un grande...