Sebastian Stan

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Piccola premessa prima del capitolo, quando ho ricevuto la richiesta per questo immagina da una di voi, ho subito avuto mille idee per la storia. Questa tratta di temi molto importanti quali l'accettazione di noi stessi, la paura di essere giudicati dagli altri e tutto ciò che ne consegue. Sono una ragazza di 20 anni e posso capire benissimo come ci si può sentire quando si è giudicati per l'aspetto fisico o per una particolarità di noi stessi. Molti di voi saranno anche più giovani di me e proprio per questo mi sento di darvi un consiglio, delle semplici parole che forse qualcuno vi ha già detto o forse no, ma che comunque mi sento di dirvi. Circondatevi di persone che vi amano indistintamente da come siete voi, sia a livello fisico che psicologico. Non accontentatevi di avere vicino persone che vi giudicano perché non rispecchiate un "preciso standard", siate voi stessi sempre, perché questi standard sono sbagliati e voi siete perfetti così come siete.
Detto questa buona lettura. 🎈
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Spegni l'acqua della doccia, così da interrompere il getto d'acqua che ormai da 20 minuti ti massaggiava i muscoli della schiena. Allunghi una mano fuori per prendere il tuo accappatoio, così da coprirti subito per non rischiare di prendere freddo. Raggiungi in pochi passi il tappetino davanti al lavandino. Alzi di poco lo sguardo e noti che lo specchio davanti a te è completamente appannato, a causa della doccia calda che ti sei appena fatta. Passi un panno sullo specchio così da ripulirlo, così da riuscire a vedere la tua immagine riflessa, anche se quello che ora vedi non ti piace per niente. Ti fissi ancora per qualche minuto per poi riprenderti. Fai cadere l'accappatoio a terra così da riuscire a indossare l'intimo. I tuoi occhi però ricadono nuovamente sulla tua figura ora scoperta dal tessuto dell'accappatoio. Ti guardi ogni centimetro di pelle, ogni minima particolarità. Ad un certo punto oltre ai tuoi occhi aggiungi anche le mani, iniziando a far correre le dita sulla tua pelle, toccando le curve che accentuano il tuo corpo. Non riesci ad accettare l'immagine che ti si presenta davanti, le curve, le smagliature, la cellulite che abitano il tuo corpo sono tutti elementi che hanno sempre creato in te solamente disagio e insicurezza. Fin da giovane hai sempre cercato di nascondere il tuo corpo con vestiti larghi così da non attirare l'attenzione di nessuno su di te e sul tuo corpo. Senti una porta chiudersi segno che tuo marito è rientrato nel vostro appartamento e questo rumore di riporta alla realtà.
- amore sono tornato. - urla Sebastian per farsi sentire.
Le tue insicurezze però ormai hanno preso il possesso di te, non riesci a parlare e hai gli occhi lucidi, tutti segni che ti fanno capire che stai per crollare. Senti i passi di tuo marito farsi sempre più vicini, non vuoi farti vedere in questo stato e così decidi di chiudere a chiave la porta del bagno.
- amore, che succede? - ti chiede Sebastian dietro alla porta preoccupato. Hai cercato di fare meno rumore possibile ma a quanto pare non ci sei riuscita.
- piccola? Parlami, così che possa aiutarti. - ti dice lui con un tono leggero verso la porta.
Non vuoi ferirlo, non vuoi allontanarlo ma al tempo stesso non vuoi che lui veda la tua fragilità. Ai suoi occhi vuoi mostrarti forte e sicura di te, ma questo ora è impossibile.
- T/n ti prego, apri questa porta. Voglio vederti, voglio esserti d'aiuto. - ti dice lui supplicando con voce spezzata. Sentirlo così per colpa tua ti fa troppo male, così decidi di aprirgli la porta. Appena giri la chiave Sebastian entra nel bagno, posizionandosi davanti a te, per studiare il tuo volto. Fa correre i suoi occhi su di te per assicurarsi che tu stia bene mentre tu non dici niente, ti limiti ad abbassare lo sguardo, ponendo tutta la tua attenzione sul pavimento.
- cosa succede amore? - ti chiede lui posizionando due dita sotto al tuo mento, alzandoti il viso e permettendo ai vostri occhi di riavere un contatto. Con i suoi occhi cerca di darti coraggio, così da riuscire ad esternare il tuo stato d'animo.
- cosa ti piace di me? - gli chiedi con un filo di voce, mentre la paura e l'insicurezza tornano ad avere il controllo del tuo corpo. Sebastian inizialmente sembra non capire ed è un po' titubante, continua a indagare con il suo sguardo. Poco dopo però capisce le tue insicurezze e cerca quindi di eliminarle, iniziando a stringerti.
- di te amo il sorriso che mostri ogni volta che torno a casa nostra, amo quando durante la notte inizi a parlare nel sonno, amo il modo in cui ti sistemi i capelli prima di uscire di casa, amo il modo in cui ti torturi le labbra quando devi affrontare un problema. - inizia lui mentre lentamente ti accarezza la schiena.
- e del mio corpo? Cosa ti piace del mio aspetto fisico? - gli chiedi tu ancora più insicura.
- Amore.... Di cosa parli? - chiede lui corrucciando le sopracciglia.
Prima di rispondergli lo allontani leggermente, superandolo così da metterti davanti allo specchio.
- guardami, Sebastian io non sono una bellissima modella di fama mondiale, il mio corpo non è perfetto, a volte mi chiedo come tu possa restare al mio fianco quando potresti avere di meglio. - gli dici, lasciando parlare direttamente le tue insicurezze.
Sebastian si sposta dietro di te, stringendoti ancora di più a lui.
- ai miei occhi tu sei perfetta, io amo ogni minimo dettaglio del tuo corpo. Tutti noi abbiamo delle imperfezioni, persino anche una qualsiasi modella di fama mondiale.- ti dice lui mentre continua a cullarti contro il suo corpo, lasciando di tanto in tanto qualche umido bacio sulle spalle e sul collo.
- tu sei perfetto, non hai nessun difetto. - gli dici lasciando una risatina isterica.
- anche tu lo sei per me. T/n io ti amo. Amo questo neo sul tuo fianco.- ti dice lasciando un bacio su quel punto. -amo far scorrere le mie dita sul tuo corpo, che tanto amo, e sentire come questo semplicissimo gesto provochi in te mille brividi.- continua Sebastian legando le parole ai fatti. - e in modo particolare amo le tue labbra.- detto questo si posiziona davanti a te, lasciando un dolce bacio sulle tue labbra.
- non devi sentirti insicura perché ripeto: tu per me sei perfetta. E non dire che io potrei avere di meglio perché io tra tutte ho scelto te. Sei tu la donna che ho voluto sposare, sei tu la donna con la quale mi sono voluto legare per sempre. T/n io ti amo e non smetterò mai di dirtelo, anche quando tu penserai di essere sbagliata, io sarò al tuo fianco per ripeterti quanto tu sia perfetta e bellissima. - ti dice per poi riunire le vostre labbra in un bacio ancora più bisognoso e passionale.
- ti amo anch'io Sebastian. - gli dici tu semplicemente, mentre lui sorride alle tue parole.
- ora, cosa ne pensi se ti asciugo i capelli e poi ce ne andiamo a letto? - ti chiede lui.
Tu gli fai un cenno con la testa, Sebastian si allontana per andare a recuperare il phon e poco dopo ritorna, posizionandosi dietro di te. Appena senti le sue mani sui tuoi capelli chiudi gli occhi, concentrandoti totalmente su questo gesto delicato, quasi come una carezza, una coccola che Sebastian ti sta dedicando per aiutarti a superare questo momento. Poco a poco la paura e il disagio abbandonano il tuo corpo, mentre Sebastian è intento a pettinare e ad asciugare le ultime ciocche di capelli. Una volta finito, Sebastian ripone il phon nell'armadietto del bagno, per poi tornare davanti a te. I vostri sguardi si incontrano di nuovo, ma questa volta sei tu la prima a sorridere, provocando in Sebastian un sorriso ancora più ampio. Decidi di annullare la distanza che vi separa, unendo nuovamente le vostre labbra, come per ringraziarlo. Quando vi staccate Sebastian ti prende per mano e insieme uscite dal bagno per raggiungere la vostra camera da letto. Sebastian ti fa sedere sul letto mentre lui apre il vostro armadio per tirar fuori dei vestiti per te. Poco dopo ti raggiunge e ti aiuta a vestirti. Quando finalmente sei vestita vi coricate insieme sul letto. Sebastian si sistema a pancia in su, così che tu possa appoggiare la tua testa sul suo petto. Tuo marito ti stringe a se, inizia a disegnare dei cerchi immaginari sulla tua schiena.
- amore.- ti richiama Sebastian.
Tu alzi leggermente la testa così da poterlo guardare negli occhi.
- mi puoi fare una promessa? - ti chiede lui dolcemente e tu gli fai un breve cenno di assenso.
- quando sentirai ritornare queste insicurezze, questo senso di disagio, mi prometti di chiamarmi? Mi potresti promettere di non isolarti ma di cercarmi, in qualsiasi orario della giornata, anche quando non sarò fisicamente vicino a te, così che io ti possa ricordare quanto tu sia perfetta, così bella anche con quelle che tu pensi siano imperfezioni? - ti chiede lui con un ampio sorriso. Tu in risposta lo baci e ti stringi ancora di più a lui ed è proprio qui, tra le sue braccia, che ti senti la donna più bella del mondo.

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Hey 🎈

Questo è un capitolo a cui tengo particolarmente e anche se non riesco a taggare la persona che me l'ha richiesto, vorrei comunque ringraziarla.

I prossimi capitoli saranno:
- Steve Rogers;
- Peter Parker.

Alla prossima 🎈

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