Tony Stark

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Sei ad una festa, attorno a te tante persone ma pochissime personalità. Uomini e donne tutti uguali, agghindati per l'occasione per mettere in mostra se stessi e le proprie ricchezze. Sei una giornalista e sei stata inviata per poter scrivere di questo evento mondano e dei suoi vivaci e altezzosi invitati ma, guardando questo mondo fatto di lusso e sregolatezza così lontano dal tuo essere, si sta instaurando in te il così detto "blocco dello scrittore". Non saprei come formulare il tuo articolo senza riempirlo di critiche e osservazioni puntigliose nei confronti di quello che stai vedendo. Per scioglierti un po' decidi di concederti un drink, magari con questo sarà più facile per te inserirti in questo contesto. Lo ordini e subito dopo aver ricevuto il tuo drink, ti volti verso la sala, cercando qualcuno o qualcosa che possa ispirare la tua indagine.
- ecco qui la mia giornalista preferita. - ti dice una voce poco distante da te.
Ti volti e sorridi perché hai riconosciuto la voce, è Tony un tuo caro amico.
- ciao Tony, non pensavo di trovarti qui.- gli dici mentre l'uomo ordina a sua volta al bancone del piano bar.
- l'organizzatrice ha insistito affinché io venissi ed eccomi qui. - si limita a dire Tony sorridendo.
Vi posizionate uno di fianco all'altra, entrambi intenti a bere il vostro drink e a osservare l'enorme sala.
- tu invece? Chi ti ha obbligato a partecipare? - ti chiede curioso Tony.
- il mio capo, vuole che si racconti dell'elite di New York e di come, incurante della fascia di popolazione più povera, si gode la propria vita e le proprie ricchezze. - rispondi tu sarcasticamente ma subito dopo ti accorgi delle tue parole e aggiungi: - scusami, non intendevo colpire anche te, tu sei diverso da loro. - gli dici indicando gli altri invitati.
- tranquilla, un tempo lo ero, poi ho capito la realtà dei fatti, conosciuto i veri problemi della vita che non sono certo scegliere il colore della cravatta e il dovere di abbinarlo correttamente al resto del completo. - ti dice Tony e intanto indicando un uomo e la sua cravatta dai colori sgargianti e completamente scoordinati con il resto del look.
Insieme scoppiate a ridere e subito l'atmosfera pesante e fredda che percepivi fino a poco tempo prima, scompare completamente. Tony inizia a fissarti con un'espressione particolare, quasi colpita e affascinata, mentre tu distogli lo sguardo e termini il tuo drink, cercando si mascherare l'imbarazzo provocato da Tony e dalle sue attenzioni. Sta per aggiungere qualcos'altro, quando si avvicina a voi un gruppo di persone che ti ignora completamente per concentrare tutta l'attenzione su Tony.
- Tony, alla fine sei venuto. Sono riuscita a convincerti caro. - dice l'unica donna del gruppo che vi ha appena raggiunto.
Ora che è più vicina, riconosci che è lei l'organizzatrice della serata.
- la tua assistente è stata molto impegnata a stressarmi giorno e notte, non potevo mancare o altrimenti questa povera ragazza avrebbe perso il suo lavoro e io l'avrei avuta sulla coscienza. - risponde prontamente Tony provocando in te una leggera risata che attira l'attenzione della donna.
- scusami, ma credo che mi sfugga il tuo nome. Lei è la signorina ...? - ti chiede lei con un tono quasi svogliato.
- T/n T/c, sono una giornalista, scrivo per il New York Times e il mio capo mi ha chiesto un articolo riguardante la mondanità newyorkese. - le rispondi tu porgendole una mano per presentarti ma questa viene completamente ignorata.
- scommetto che sia per questo motivo che Tony si sia avvicinato, è un tale egocentrico, vorrà leggere il suo nome ripetutamente in quel tuo articoletto. - afferma lei voltandosi verso il resto del suo gruppo e provocando le risate di questo.
Tony rimane in silenzio, preferendo concentrarsi sul suo drink. Lo guardi e capisci fin da subito che quelle parole l'hanno in un qualche modo ferito, decidi pertanto di ribattere le parole della donna.
- in realtà io e Tony ci conosciamo da anni e per altri motivi, ho documentato molte delle sue operazioni benefiche e scritto delle sue grandi qualità che lo differenziano dal resto dell'elite di New York che preferisce sguazzare nell'oro e circondarsi solamente da persone che hanno un ricco patrimonio, dimenticandosi dei più bisognosi. Tony per fortuna non è come voi, lui si sacrifica per gli altri, e non sto parlando solo della sua vita da supereroe, perché oltre a questo aiuta realmente le persone con altri mezzi, gli stessi che voi preferite sperperare in feste inutili come queste. Sì, esatto ho appena definito "inutile" questa vostra festa perché l'unico motivo per cui l'avete organizzata o avete deciso di partecipare, è per mettere in mostra il vostro lustro e sfarzo e ridere in faccia a chi ha meno di voi. Tony non appartiene a questo mondo, non ha bisogno di mettersi in mostra per le sue cifre patrimoniali come tutti voi. - termini la frase fissando negli occhi la donna di fronte a te, incapace di voltarti verso Tony, quasi fossi spaventata della sua possibile reazione alle tue parole.
- critichi tanto noi dell'alta società eppure stasera sei qui, il tuo capo ti ha costretta a venire qui e per giunta dovrai anche scrivere di noi. Non è divertente la situazione? - chiede la donna rivolgendosi sempre verso il suo gruppo che, come dei cagnolini addestrati, le danno subito ragione.
La donna torna poi su di te per fissarti, alza un sopracciglio in attesa di una tua risposta ma questa non arriva. Non vuoi più continuare questa discussione perché tanto sai che è inutile, qualunque risposta le darai, lei riuscirà a controbattere e a trovare l'appoggio dei suoi fidati accompagnatori.
- credo che me ne andrò, ho un articolo da scrivere. - ti limiti a dire, provocando un sorriso vittorioso sul viso della donna.
- bene, così Tony potrà godersi finalmente la festa. Vuoi che ti chiami un taxi cara? - ti chiede la donna con un tono fintamente gentile.
- non le serve, la riaccompagno io. - le dice Tony, posizionandosi al tuo fianco.
L'espressione della donna cambia radicalmente, passando dal vittorioso al turbato e poi, senza aggiungere altro, tu e Tony abbandonate l'edificio. Salite sulla sua macchina e subito vi mettete in viaggio senza aggiungere nessuna parola. Il silenzio sta diventando troppo imbarazzante e pertanto Tony decide di romperlo.
- cosa scriverai nell'articolo?- ti chiede mentre guida tra le strade trafficate di New York.
- sicuramente non accennerò una sola parola a chi ha organizzato la festa. - gli rispondi ancora infastidita.
- se devi parlare della serata, non dovrai accennare anche il suo nome? - ti chiede lui curioso.
- oh no, il mio capo si fida di me, appoggia sempre il mio punto di vista e se io decido di scrivere un articolo che esprima i difetti di questa festa, a lui andrà bene. - gli rispondi tu.
- la serata ha avuto solo difetti? - ti chiede ancora lui.
- no, credo che la tua presenza sia stato l'unico pregio. - gli rispondi e subito vedi sul suo viso un ampio sorriso.
Siete arrivati davanti al tuo palazzo e decidete di restare un po' in macchina, così da parlare ancora.
- odio quando ti sminuiscono, loro pensano di conoscerti Tony ma non è affatto vero. Loro pensano che tu appartenga alla loro elite ristretta ma non è affatto così, tu sei migliore di tutti loro, non smetterò mai di ricordartelo. - gli dici posando una mano sulla sua.
- grazie, tu hai sempre visto il vero Tony, di questo hai scritto nei tuoi articoli e grazie a te le persone sanno realmente chi sono e cosa faccio. - ti dice Tony felice.
Il silenzio torna tra voi ma questa volta l'atmosfera che si è creata è diversa, saranno forse i tuoi sorrisi o gli sguardi attenti di Tony. Quest'ultimo poi sposta lo sguardo dai tuoi occhi alle tue labbra e, senza pensarci troppo, decidi di annullare la distanza tra voi e lo baci. Le tue labbra toccano le sue, sottili e morbide, mentre la sua barba ti pizzica leggermente la pelle. Vi muovete coordinati, rispondendo al bacio che entrambi desideravate da tempo e vi staccate solamente per riprendere aria.
- vorrei restare ancora un po' di tempo con te, ma ho un articolo da scrivere e dei tempi di consegna da rispettare. - gli dici tu, a pochi centimetri dalle sue labbra.
- possiamo vederci domani mattina, andare a fare colazione insieme magari.- ti propone lui per poi tornare sulle tue labbra e trasformando il bacio casto di prima in uno più bisognoso e sensuale.
Poco dopo vi staccate e, dopo esservi organizzati per la giornata seguente, vi salutate. Tony riparte subito mentre tu apri la porta di ingresso del palazzo.
Entri nel tuo appartamento e, con ancora in testa i baci scambiati con Tony, ti metti subito a scrivere l'articolo, pronta a esternare tutti i difetti della serata e a raccontare dell'unico pregio, Tony.

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Hey 🎈

Ecco il capitolo dedicato a Tony, spero che vi sia piaciuto.

Vi ricordo che le richieste sono ancora sospese.

Alla prossima 🎈

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