Tony Stark pt.2

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Ti svegli di colpo ritrovandoti a terra in un mare di sudore. Senti la testa girare vorticosamente mentre senti il senso di nausea aumentare sempre di più. Rimani seduta a terra ancora per qualche minuto, incapace di rialzarti, capendo che le tue gambe non riuscirebbero a sostenere il tuo peso. Nella tua mente corrono numerose immagini di Tony avvinghiato ad una donna che non sei tu. Più pensi al tuo fidanzato tra le braccia di un'altra più la nausea aumenta in te. Poi ti alzi di scatto, come se il contatto della tua pelle con il pavimento scottasse. Esci dalla camera da letto e raggiungi in poco tempo la cucina. Tiri fuori un bicchiere, lo riempi con l'acqua del rubinetto e inizi a bere in piccoli sorsi. Ogni angolo di quell'appartamento ti ricorda Tony, un momento passato insieme, un ricordo condiviso con lui.
Decidi pertanto di spostarti verso l'ampia vetrata, porre tutta la tua attenzione alla grande città ben illuminata, dando così le spalle a tutto quel dolore. Il traffico intenso della città e tutte le luci dei palazzi attorno però non sembrano distrarti dal pensiero di Tony. Stringi gli occhi mentre senti la tristezza tornare a galla e alcune piccole lacrime cadere sulla tua guancia. Lentamente ti accasci a terra, sedendoti sulla calda moquette del soggiorno. Stai crollando ancora e sai già che questa fase non finirà presto. Vorresti urlare a pieni polmoni, spaccare ogni singolo oggetto che ti capita tra le mani ma non fai nulla, ti limiti a piangere, lì a terra, da sola nel buio del soggiorno.
- Signorina T/c, ma ha una chiamata in arrivo. - dice la voce di Jarvis, interrompendo così il sottile strato di silenzio che si era creato.
Ti alzi leggermente, mentre ti asciughi le guance.
- chi è? - chiedi con un filo di voce.
- il Signor Stark, signorina. Vuole rispondere? - ti chiede cortesemente Jarvis.
Esiti un po' prima di rispondere, non hai voglia di sentire la sua voce, sai perfettamente che ti spezzerebbe ancora di più, ma poi accetti senza darci troppo peso.
- ehi T/n, non pensavo che mi rispondessi. -.
In poco tempo la voce di Tony riempie la stanza e sembra riportarti alla realtà. Non gli rispondi, lo vuole lasciar parlare, vuoi vedere fin dove si spingerà. Decidi di metterlo alla prova, di restare in silenzio ad ascoltarlo.
- d'accordo, non vuoi parlare però spero almeno che tu voglia ascoltarmi. Sono stato uno stupido, un vero cretino. Non solo ti ho tradita ma non ho avuto il coraggio di dirtelo. E so che ora è troppo tardi, non mi stupirei se tu decidessi di non volermi più vedere. Ma voglio che tu sappia una cosa, fammi spiegare questo e poi ti prometto che se vorrai, spariró per sempre dalla tua vita. - dice per poi fare una breve pausa, forse aspettando una risposta da parte tua.
Poi però capendo che non avrebbe ricevuto alcuna risposta, continua dicendo: - la sera in cui sono uscito per quel ritrovo tra vecchi amici, avevamo litigato, avevamo discusso tutta la giornata. Ultimamente succedeva spesso e pensavo davvero che sarebbe finita tra noi, un giorno o l'altro. Appena arrivato alla festa ho bevuto tanto, troppo. Bon ragionavo più, avevo una visione distorta e ho ceduto. Ho ceduto con una donna che non vedevo da anni, una completa sconosciuta. Volevo dirtelo la sera stessa quando sono tornato, ma quando ti ho vista addormentata sul divano, quando ho capito che avevi cercato di aspettarmi sveglia per chiarire con me ho avuto paura di perderti e ci ho rinunciato. Ti ho svegliata e subito tu mi hai riempito di scuse e baci e ho sentito il cuore pesante. Stavo mentendo a te, alla mia donna, alla persona più importante della mia misera vita e che in quel momento mi stava giurando amore eterno. Sono stato un codardo, ho avuto paura di perderti e ora tutto questo è diventato realtà. - dice concludendo con un filo di voce.
Tu rimani ad ascoltare, ancora seduta al pavimento. Hai smesso di piangere da tempo, ascoltando attentamente ogni singola parola di Tony.
- scusami T/n, so che le mie parole non cancelleranno l'enorme cazzata che ho fatto. Capirò se ora vorrai chiudere questa chiamata senza aggiungere altro. Buonanotte amore. - ti dice lui.
- Tony! - lo chiami rapidamente così da impedirgli di mettere giù.
- si? - ti chiede incerto.
- torna qui. Questo non significa che ti abbia perdonato, ma noi due dobbiamo parlare. Ti aspetto. - gli dici mentre ti rialzi dal pavimento.
- va bene, sarò lì tra pochi minuti. - dice per poi chiudere la chiamata.

Ti volti nuovamente verso la città notturna senza però darci veramente attenzione. Rifletti ancora sulle parole di Tony, su quello che ti ha appena raccontato. La vostra storia non merita di essere interrotta così, al telefono. Per questo motivo vuoi vederlo, non sai ancora come finirà tra voi, ma sai perfettamente che vuoi parlare con lui, avere un confronto con lui, a cuore aperto. E così rimani nel soggiorno del vostro appartamento, pronta per rivederlo, pronta per parlare con lui, cercando di chiarire, di ricostruire quello che è andato rotto.

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Hey 🎈

Ecco il seguito di quel capitolo che effettivamente era finito troppo tragicamente. Ho pensato a come continuarlo e non volevo far diventate la protagonista troppo passiva e farle perdonare subito Tony. Per questo ho trovato una sorta di compromesso.

Spero che vi sia piaciuto.

Alla prossima 🎈

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