Bucky Barnes

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Senti il campanello suonare e poco dopo le voci di tua madre e del tuo ragazzo Bucky che riempiono l'ingresso. Ti affretti a sistemare gli ultimi dettagli, indossando la tua amata collana di perle e lisciando per un'ultima volta il vestito. Una volta pronta, scendi al piano terra, così da raggiungere Bucky, ritrovandolo ancora all'ingresso con tua madre, con un grande mazzo di fiori dai vari colori. Il tuo ragazzo è bellissimo e perfettamente elegante nella sua divisa militare verde. Quando ti sente arrivare, Bucky si volta subito verso di te, fissando il suo sguardo su di te e mostrandoti un'espressione felice e incantata.
- buonasera T/n, questi sono per te. - ti dice porgendoti i fiori e, una volta afferrati, decidi di annusare il loro intenso profumo.
- grazie Bucky, sono bellissimi. - dici per poi cercare una sistemazione per i tuoi fiori.
Trovi un vaso in pochi minuti, lo riempi d'acqua e infili il mazzo per poi sistemarlo sul tavolino all'ingresso. Salutate entrambi tua madre, dopo che quest'ultima vi ha riempito di raccomandazioni, rivolgendosi soprattutto al tuo ragazzo e poi uscite per raggiungere la meta del vostro appuntamento: la Stark Expo. Per tutto il tragitto Bucky se ne rimane in silenzio, stringendoti la mano e mantenendo un passo deciso e rapido, tanto che tu fai un po' di fatica nel stargli dietro. Sembra quasi preoccupato, come se fosse in pensiero costantemente e persino il suo sorriso di prima si è spento.
- Bucky, possiamo rallentare un po'? Non riesco quasi a starti dietro. - gli chiedi un po' imbarazzata e, come risvegliato da un profondo stato di trance, Bucky rallenta finalmente il passo.
Continua a non dire nulla, sposta il suo sguardo da una parte all'altra della città e sembra quasi voler evitare il tuo sguardo. Siete ormai quasi arrivati ma tu vuoi indagare ulteriormente, vuoi scoprire cosa c'è che non va in Bucky.
- Bucky fermati. - gli dici posizionandoti davanti a lui e impedendogli di proseguire.
Lui finalmente ristabilisce con te uno sguardo intenso e subito noti il forte rossore dei suoi occhi. Posi una mano sulla sua guancia preoccupata, cercando con il vostro contatto fisico di calmarlo.
- Bucky che succede? - chiedi facendoti ancora più vicina.
Il ragazzo abbassa lo sguardo ancora e sembra tentennare, come se fosse indeciso se risponderti o meno. Poi riporta lo sguardo sui tuoi occhi e, come se avesse trovato in questi ultimi la forza di parlare, inizia a raccontarti la verità.
- sono stato chiamato alle armi, dovrò partire domani. Non ho paura di andare in guerra, sono stato ben addestrato ma il pensiero di noi lontani e divisi, mi spezza. So che tu sarai qui al sicuro, assieme a tua mamma, ma mi mancherai tantissimo. - ti rivela e nel sentire quelle parole, la tua mente inizia ad elaborare un gran numero di pensieri e di possibili scenari.
Continuo a vedere nella tua mente immagini di Bucky ferito e pieno di sangue o peggio steso senza vita a terra e stai per scoppiare in un forte pianto, ma poi posi gli occhi su quelli del ragazzo di fronte a te. È spaventato e preoccupato e tu, con estrema determinazione, reprimi tutto il tuo dolore per essere forte ai suoi occhi.
- Bucky non devi preoccuparti, so che sarà una lontananza dolorosa ma devi pensare a te stesso, devi combattere un nemico forte e devi stare attento. Io ti aspetterò qui, a casa, non scappo da nessuna parte ma tu devi tornare ok? Devi tornare da me perché dobbiamo ancora andare in quel nuovo ristorante all'angolo vicino a casa tua. Devi tornare perché voglio andare a ballare con te e festeggiare la nostra vittoria. Devi tornare perché desidero sposarti e costruire una famiglia con te. - dici e nemmeno la tua grande determinazione ora può impedirti di rimanere fredda e distaccata, in pochi secondi infatti, compaiono sul tuo viso le prime lacrime.
Bucky ti mostra un sorriso amaro mentre posa delicatamente una mano sul tuo volto, iniziando a eliminare una alla volta, tutte le tue lacrime.
- ti prometto che tornerò, poi la prima cosa che farò sarà comprare il più bel anello che riesco a trovare, ti prometto che ti farò indossare quell'anello, magari facendoti una proposta proprio in quel ristorante e poi andremo anche a ballare. - ti dice e anche Bucky si lascia un po' andare, liberando delle lacrime. La vostra presenza vi tranquillizza e vi dà forza a vicenda, senza di lui ora staresti piangendo senza riuscire a controllarti o a smettere.
- andiamo a distrarci un po' alla Stark Expo, ho sentito dire che ci sono tante tecnologie innovative. - ti dice quando entrambi siete più calmi.
Bucky ti porge il braccio e tu, senza un attimo di esitazione, lo afferri, stringendoti al suo fianco. Camminate ancora per un po', ora l'atmosfera tra voi sembra meno opprimente, sicuramente perché Bucky ti ha detto la verità, una verità forse un po' scomoda e grande ma che entrambi siete riusciti a gestire al meglio. La tua presa al braccio di Bucky è forte come non lo è mai stata, vuoi fare sentire a lui la tua vicinanza e, in un qualche modo, infondergli coraggio. In pochi minuti raggiungete finalmente la Stark Expo, qui c'è tantissima gente, bambini che guardano affascinati le esposizioni, adulti che parlano davanti a qualche nuovo e rivoluzionario macchinario e ragazzi che si spostano da una parte all'altra per poter ammirare tutto. Tu e Bucky iniziate così la vostra visita, spostandovi da una parte all'altra e poi tu, dopo aver notato una strana cabina per le foto tessere, decidi di trascinarci Bucky. Entrate in quel piccolo spazietto, vi posizionate davanti all'obiettivo e, dopo aver inserito qualche dollaro, iniziate a posare, facendo prima espressioni felici per poi passare a quelle più bizzarre. La cabina scatta per quattro volte e poi uscite per poter recuperare le foto. Entrambi aspettate con esitazione per poter vedere il risultato e dopo pochi secondi, la cabina stampa le quattro fototessere in bianco e nero su un unico foglietto. Le guardi felice e poi nella tua mente si presenta un'idea. Inizi a strappare il foglio, cercando di essere il più attenta possibile, e poi dai due delle fototessere a Bucky.
- ecco così avrai una nostra foto al fronte e mi sentirai un po' più vicina. - gli dici ma le tue stesse parole ti provocando un ulteriore crollo.
- grazie T/n, terrò queste foto vicino a me e ogni volta che sentirò la tua mancanza le tirerò fuori. Il tuo sorriso mi darà le giuste motivazioni e mi infonderà tutto il coraggio necessario per questa guerra. Ti amo T/n. - ti dice Bucky mentre torna ad asciugare sul tuo viso le lacrime.
- ti amo anch'io Bucky. - ti affretti a dire.
Poi entrambi vi avvicinate l'uno all'altra e, come se attorno a voi non ci fosse nessuno, vi scambiate un tenero bacio.
La serata prosegue e poi Bucky ti riporta a casa, lasciandoti un'altro bacio davanti alla porta, questa volta più duraturo e bisognoso. Poi ti saluta, lasciandoti lì davanti a casa e, guardandolo allontanarsi hai ancora un piccolo crollo che però viene bloccato dalla sola speranza di rivederlo e di poter realizzare insieme tutto ciò che lui stesso ti ha promesso quella sera.

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Hey 🎈

Ecco a voi il capitolo dedicato a Bucky e ambientato negli anni 40, come una di voi mi ha richiesto. Spero che vi sia piaciuto.

Alla prossima 🎈

Immagina Marvel Pt.1🎈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora