Carol Danvers

580 26 0
                                    

È notte fonda e ti trovi nella palestra della Stark Tower, intenta a sferrare colpi in aria davanti ad un enorme specchio. Quest'ultimo ti serve per vedere tutti i tuoi errori, la tua postura sbagliata, l'errata posizione dei piedi che ti sbilancia in avanti ad ogni colpo. Sei da sola perché sei sempre stata una persona solitaria, che si ritiene capace di lavorare bene da sola, senza l'aiuto di nessuno. Nonostante questo però fai parte di una squadra, gli Avengers, per sfruttare le tue qualità e per offrirle alla popolazione, cercando a fatica di fare lavoro di gruppo.
Sei stanca, senti i muscoli ribellarsi alla tua volontà, al tuo desiderio di migliorarti. Quest'ultimo in particolare è nato durante l'ultima battaglia della squadra, durante questa hai esitato e commesso troppi errori che hanno messo in pericolo gli altri eroi e non vuoi che questo possa ricapitare. Dopo l'ennesimo calcio però il tuo corpo si paralizza a causa di un crampo muscolare e sei costretta a cadere a terra. Cerchi di soffocare il gemito di dolore mentre ti porti una mano sul muscolo ferito.
- che cosa stai facendo? - ti chiede una voce lontana.
Ti volti verso questa mentre lentamente senti il dolore diminuire e noti Carol all'ingresso che sembra studiare la tua figura.
- non lo vedi? Mi sto allenando. - le rispondi adottando un tono sarcastico.
- non si direbbe, visto che sei a terra. - ti risponde lei mostrandoti un sorriso beffardo.
Tra voi due non c'è mai stata una vera e propria conversazione, le uniche volte in cui avete interagito vi siete limitate a punzecchiarvi tra di voi, con l'obbiettivo di deridervi a vicenda. Lei in un certo senso è come te, preferisce lavorare da sola perché conosce bene le sue potenzialità.
- stavo facendo una pausa. - le dici cercando di trovare una scusa attendibile.
Carol però non sembra completamente convinta, decide di entrare nella grande palestra e di avvicinarsi a te.
Sei ancora a terra quando lei ti porge una mano per aiutarti, ma tu la ignori completamente e ti rialzi lentamente da sola. Il tuo corpo sembra aver riacquisito un po' di forza e con questa cerchi di mascherare la tua stanchezza e i diversi dolori muscolari agli occhi di Carol. Ti riposizioni davanti allo specchio e riprendi il tuo allenamento, ma ad ogni colpo che sferri una smorfia di dolore si forma sul tuo viso e in poco tempo i tuoi colpi diventano meno frequenti e poco precisi.
- perché lo stai facendo? - ti chiede Carol. Il suo tono di voce non sembra il solito superbo e superiore, sembra quasi aver adottato una sfumatura più dolce del solito.
- perché devo allenarmi. - ti limiti a dire con un filo di voce mentre lotti contro il tuo stesso corpo e la sua debolezza.
- il tuo corpo non sembra della tua stessa idea. T/n fermati hai bisogno di riposo. - ti dice Carol posando una mano sulla tua spalla.
Ti scosti velocemente, come se quel semplice contatto risultasse essere fuoco sulla tua pelle.
- devo allenarmi. - ripeti ancora a Carol, dopo aver stabilito un diretto contatto visivo con lei.
Lei ti fissa, cercando di capire le reali motivazioni che ti spingono a fare tutto questo.
- perché? - ti chiede per dare finalmente una risposta a tutti i suoi dubbi.
Il suo sguardo, come il suo tono di voce, si addolcisce mentre ti guarda. Forse per la prima volta vedi davanti a te una Carol più umana e non la solita super eroina.
- non sono stata all'altezza di voi altri durante il nostro ultimo scontro. Vi ho messo in pericolo con i miei errori, Nath si è ferita, Tony ha subito numerosi colpi e Clint stava per perdere la vita. Devo impegnarmi di più, devo allenarmi ancora e ancora per il bene della squadra. Non voglio che qualcuno di noi muoia a causa delle mie scarse capacità. - le riveli sentendoti ancora più debole e invulnerabile ora che finalmente qualcuno conosce il tuo stato d'animo e i tuoi pensieri.
- T/n, tutti noi abbiamo bisogno di allenarci, di sforzarci fino alla fine per migliorarci ogni giorno. Ma tu ora hai bisogno di riposo, il tuo corpo necessita di fermarsi un attimo, concedi a te stessa qualche ora di sonno. Per l'allenamento c'è tempo. - ti dice lei mostrandoti infine un sorriso dolce e amorevole.
- tu non hai bisogno di allenamento, tu sei perfetta così come sei, io no. Io non sono come te e ora devo allenarmi. - ribatti per poi riposizionarti ma al primo colpo che cerchi di sferrare cadi a terra.
Carol si abbassa velocemente e ti prende a sé prima che la tua testa potesse sbattere a terra.
- T/n non te lo ripeto più, tu hai bisogno di riposo. - ti dice Carol con un tono autoritario ma al tempo stesso comprensivo.
Sei sfinita, troppo debole per ribattere alle parole della donna e poco dopo svieni tra le sue braccia. Il tuo corpo non risponde più a tutti i tuoi richiami ed impulsi, i tuoi occhi rimangono chiusi mentre senti le braccia di Carol stringerti delicatamente. Ti senti dondolare per qualche minuto, senti il calore di Carol avvolgerti e il suo profumo deciso penetrarti. Poco dopo tutte queste sensazioni si fanno lontane, segno che Carol ti ha posato su quello che potrebbe essere un letto, forse il tuo.
- Carol. - la chiami con un filo di voce mentre a fatica riesci finalmente a riaprire gli occhi.
La donna si era già avvicinata alla porta per uscire e lasciarti sola ma quando la richiami si ferma.
- si? - ti chiede.
- io non voglio più esitare, voglio essere forte per la squadra, voglio essere all'altezza di tutti voi. Per questo devo allenarmi, per questo devo spingermi oltre il limite. - ti confidi con lei, cercando di metterti seduta per poter parlare ancora con Carol.
- questo lo capisco, so cosa vuol dire volersi migliorare ma non è così che si deve fare, perché così facendo c'è il rischio di ferirsi e danneggiare il proprio corpo. - ti dice Carol mentre si avvicina e si siede al tuo fianco sul letto.
Questa vostra vicinanza è strana, molto lontana da come solitamente vi comportate tra di voi. Sentire il calore della sua pelle a contatto con la tua ti provoca sensazioni contrastanti, tra queste però quella più forte è una piacevole serenità.
Mentre tu sei intenta a studiare le sensazioni che stai provando, cala un silenzio quasi imbarazzante tra di voi.
- ora devi riposarti, domani mattina se vorrai, potrò aiutarti con gli allenamenti. - ti dice mentre si sta spostando per lasciarti sola ma tu la fermi.
- resta. - le dici e questa semplice parola più che una richiesta sembra quasi un ordine.
Non sai il reale motivo che ti spinge a volerla vicina ma è quello che ora il tuo corpo desidera e per una volta decidi di accontentarlo. Carol tentenna ma alla fine decide di restare e capire le tue intenzioni. Tu non le dici nulla, ti avvicini a lei e posi le tue labbra sulle sue. Carol in un primo momento sembra paralizzata ma lentamente si scioglie e risponde al tuo bacio. Il tuo corpo sembra quasi risvegliarsi dopo un lungo sonno, come se si stesse curando attraverso quel bacio. Poco dopo vi staccate, stabilendo però una piccolissima distanza tra di voi, così piccola da sentire i rispettivi respiri. Nessuna di voi due interrompe il silenzio, nessuna di voi fa domande o dice cose inutili, vi limitate a guardarvi, a spostare lo sguardo dagli occhi alle labbra, fino a far riunire queste ultime, in un altro bacio bisognoso e dolce.
Quando poi questo si interrompe, vi coricate entrambe sul letto, stringendovi l'una all'altra come se finalmente, dopo tanto tempo, ciascuna di voi avesse trovato l'altra metà perfetta di un puzzle complesso e ritenuto da tutti impossibile.

|∆|∆|∆|∆|∆|∆|∆|∆|∆|∆|∆|∆|∆|∆|∆|

Hey 🎈

Ecco a voi il capitolo dedicato a Carol, spero che vi sia piaciuto.

Vi ricordo che le richieste sono ancora sospese.

Alla prossima 🎈

Immagina Marvel Pt.1🎈Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora