Immagina Marvel Pt.1🎈

Wanda Maximoff

Sei la figlia più grande di Clint, meglio conosciuto come Occhio di falco. Tuo padre ha voluto ospitare Wanda Maximoff a casa vostra per qualche giorno, dopo la battaglia con Ultron. La ragazza in quello scontro ha perso il fratello gemello, Pietro perché quest'ultimo si è sacrificato per salvare tuo padre. Ora lei è sola e per questo tuo padre l'ha voluta ospitare da voi.
Wanda ha più o meno la tua età, ma è come se cercasse in tutti i modi di evitarti. Un po' la capisci, sta ancora metabolizzando un lutto, non vorresti oltrepassare il limite ma al tempo stesso credi che abbia bisogno di qualcuno vicino, che possa ascoltarla o semplicemente abbracciarla. Da quando è arrivata non ha parlato molto, se ne sta tutto il giorno dentro la camera degli ospiti che le avete preparato. Tuo padre ti ha chiesto di provare a parlarle perché pensa che essendo coetanee con te si possa aprire di più, magari cercando un conforto. Proprio per questo ora sei davanti alla sua porta, vorresti bussare, entrare ed aiutarla in un qualsiasi modo, renderti utile e consolarla, ma esiti. Sei ferma quasi da mezz'ora con la paura di non sapere cosa dirle, temi di dire qualcosa di sbagliato che potrebbe peggiorare il suo stato d'animo e allontanarla ancora di più da te. Stai per allontanarti, gettando per il momento la spugna, quando senti aldilà della porta dei piccoli singhiozzi che Wanda cerca di nascondere. Appena li senti, bussi leggermente alla porta, abbandonando così la paura che ti bloccava. Più la senti soffrire e più vorresti abbattere quella porta che vi separa, riunirti con lei aiutandola ad affrontare quel macigno.
- Wanda, so che non vuoi vedere o parlare con nessuno, ma io sono qui. Se vuoi possiamo anche non parlare, ma vorrei aiutarti. - le dici avvicinandoti il più possibile alla porta, così che possa sentirti solamente lei.
Wanda però sembra non muoversi, non senti alcun rumore se non i suoi continui singhiozzi strozzati.
- se non vuoi aprirmi non importa. Io rimango qui, vicino a te. - le dici per poi sederti a terra, appoggiando la schiena contro la porta che vi separa.
Poco dopo percepisci dei passi leggeri aldilà della porta, senti che Wanda si è avvicinata e ora anche lei è seduta a terra, appoggiata alla porta, l'unico elemento rimasto che vi separa. Il silenzio inizia a diventare eccessivamente pesante, è interrotto dai piccoli singhiozzi di Wanda e tu stanca di sentirla soffrire inizi a cantarle una canzone che tua mamma ti cantava quando eri più piccola. Canti quella melodia quasi in un sussurro perché vuoi capire se questa ha effetto su Wanda. La ragazza aldilà della porta sembra ascoltarti e poco a poco i suoi singhiozzi si fermano. Sentendo che la canzone fa effetto decidi di alzare un po' il volume fino all'ultima strofa. Non la senti più piangere ma nonostante questo non vuole ancora parlare con te, per questo motivo decidi di raccontarle un aneddoto della tua infanzia.
- sai da piccola piangevo tutte le sere, appena la mamma mi lasciava sola nel lettino io iniziavo a piangere fino a farmi diventare la faccia quasi bordeaux. Mio padre è arrivato sul punto di dormire nel fienile perché non mi sopportava più. - le dici e sei sicura di aver sentito una debole risata da parte di Wanda, segno che stai andando bene.
- mia madre una sera era completamente disperata, non sapeva più cosa fare allora ha iniziato a cantare la prima cosa che le è venuto in mente. Era la sigla di una pubblicità che facevano vedere in continuazione in televisione, di una marca di cereali credo. Appena ha iniziato a cantare io ho smesso di piangere e lamentarmi. L'ascoltavo mentre cantava questa canzone e poco a poco mi sono calmata per poi addormentarmi, per la gioia di tutti. - finisci di raccontarle, sperando in una sua qualsiasi risposta.
- anche Pietro faceva fatica ad addormentarsi. Era un bambino molto vispo e ripeteva sempre che dormire era una stupida perdita di tempo. - ti dice in un sussurro.
Poco dopo senti il rumore di una serratura scattare, ti rialzi velocemente mentre la porta che vi separava si apre. Vedi Wanda davanti a te, una persona completamente diversa da quella che avevi conosciuto mesi fa. Ha il volto provato, dai suoi occhi capisci che non ha mai smesso di piangere negli ultimi giorni. Forse per la prima volta la vedi debole e fragile. Lei si avvicina a te, cercando un conforto tra le tue braccia mentre tu non la stringi troppo, come se avessi paura di spezzarla. La senti tremare tra le tue braccia mentre tu per calmarla inizi a disegnare dei cerchi immaginari sulla sua schiena. Il vostro abbraccio si interrompe pochi minuti dopo. Lei si siede sul letto, tenendosi tra le mani la testa, nascondendo ancora la sua tristezza. Tu ti abbassi, inginocchiandoti davanti a lei così da riavere un contatto visivo. Le prendi delicatamente le mani, mentre lei posa i suoi occhi ancora umidi sui tuoi.
- Wanda, io non posso nemmeno immaginare cosa tu stia provando ora, ma voglio dirti che io ci sono, sono qui se hai bisogno di un'amica con cui sfogarti, parlare o anche semplicemente guardare il pavimento in silenzio. Il dolore non va mai vissuto da sole, io ti sono vicina per aiutarti a sopportare questo macigno. - le dici mentre la guardi negli occhi e le stringi le mani con le tue.
Lei ti mostra un debole sorriso, segno che forse le tue parole non sono poi così sbagliate.
Rimanete insieme per tutto il tempo, l'aiuti a sistemarsi un po', a mangiare qualcosa, riuscendo persino ad allontanarla un po' da quella camera. Uscite a fare una passeggiata, godendovi il sole e la campagna. Wanda non piange più ma ogni tanto la sua voce si spezza e i suoi occhi diventano subito lucidi, ripensando a suo fratello. Forse tu non avrai superpoteri come lei, o non sarai abile con l'arco come tuo padre, ma oggi sei riuscita a parlare con Wanda, a distrarla un po', aiutandola con il suo dolore.

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Hey 🎈

Spero che il capitolo vi sia piaciuto.

I prossimi capitoli avranno come protagonisti:
- Steve Rogers
- T'Challa
- Erik Killmonger
- Pietro Maximoff
- Sebastian Stan pt. 2

Alla prossima 🎈