Stephen Strange

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- T/n tu andrai al Sanctum Sanctorum con Stephen e insieme cercherete l'incantesimo che ci servirà per la missione. - ti informa Steve durante una riunione della squadra.
Vorresti ribattere e consigliare un'altra persona ma lo sguardo che ricevi dal Capitano non accetta repliche. Per questo appoggi la schiena sulla sedia, abbandonando la tua classica posizione rigida, leggermente infastidita e arrabbiata. Lavorare a stretto contatto con lo stregone non ti piace, lui per te è troppo arrogante e incapace di collaborare con le altre persone. Alzi di poco lo sguardo verso il diretto interessato e anche lui non sembra felice della notizia. I vostri occhi si incontrano in un brevissimo istante e subito entrambi interrompete questo contatto.
- il resto della squadra invece resterà qui, dobbiamo studiare bene il campo di battaglia e il nemico, sappiamo veramente poco e dobbiamo fare una ricerca approfondita. Ci sono domande? - continua Steve guardando verso tutti.
Hai ancora il desiderio di replicare la sua decisione, chiedere di essere sostituita con qualcun'altro, ma quando stai per prendere parola, il Capitano interrompe la riunione. Così ti alzi di scatto e abbandoni presto la sala, per poter raggiungere la tua camera e prendere tutto l'occorrente per la missione. Sei intenta a caricare le tue armi, quando senti un forte bussare alla porta. Ti avvicini alla porta, la apri rapidamente e subito vedi il volto annoiato di Strange.
- allora agente T/c, è pronta? - ti chiede con un tono quasi infastidito.
- sto preparando tutto l'occorrente per proteggerla, non si sa mai che al Sanctum Sanctorum possa liberare qualche mostro che voglia ucciderla. - gli dici mostrandogli un finto sorriso.
Strange non dice nulla, si limita a replicare alzando gli occhi al cielo per poi allontanarsi.
- la aspetterò in soggiorno e quando finalmente avrà sistemato tutti i suoi giocattoli, potremo finalmente andare. - ti dice lui dal corridoio per poi allontanarsi.
Prendi un grosso respiro per tornare concentrata e calma, per poi riprendere con la preparazione di tutto l'occorrente per la missione. Una volta preparato lo zaino con tutte le tue armi, raggiungi lo stregone che quando ti vede, si ferma a guardarti per poi scoppiare a ridere.
- lei non sta bene. - gli dici tu mentre chiami l'ascensore per raggiungere il piano terra.
- io? Ma si è vista lei? Sembra che stia per andare in gita. - ti dice lui indicando il tuo zaino.
- qui dentro ho tutto l'occorrente per proteggerla da se stesso stregone. - gli rispondi.
Salite sull'ascensore e per tutto il suo percorso rimanete zitti, non hai mai amato la musichetta presente e oggi questa sembra infastidirti più del solito.

Per tutto il tragitto verso il Sanctum Sanctorum, rimanete a distanza, mantenendo un certo silenzio e cercando di sopportarvi a vicenda. In mezz'ora siete davanti all'edificio, entrate e subito Strange si avvia verso la biblioteca. La ricerca non è rapida e ti stai annoiando, decidi così di punzecchiare un po' il tuo compagno di missione.
- ma lei non dovrebbe conoscere ogni singolo incantesimo? Si crede così tanto bravo e superiore agli altri ma non conosce a memoria l'incantesimo che ci serve. - gli dici tu mentre scarti l'ennesimo libro.
- io non ho mai detto di essere superiore agli altri e comunque il mio ruolo prevede uno studio e una ricerca costante. - ti risponde senza nemmeno alzare gli occhi dal suo libro.
- non lo ha detto ma lo fa intendere. Si vede anche quando è con il resto della squadra, deve sempre stare da una parte, isolarsi, senza mescolarsi con gli altri. - continui tu.
- e questo sarebbe simbolo di arroganza e superbia? - ti chiede lui e finalmente stabilisce un contatto visivo con te.
Questa volta però sei tu la prima a interromperlo, abbassando lo sguardo verso la pagina del libro che hai tra le mani.
Torna il silenzio tra di voi, Strange è fiero di averti zittita mentre tu non sai come replicare. In effetti ora che ci pensi la sua potrebbe essere una strategia difensiva o una possibilità per studiare la squadra e forse le tue parole sono dovute ad un grande pregiudizio nei suoi confronti.
- trovato. - dice Strange poco dopo.
Ti avvicini a lui per guardare la pagina e leggerne i contenuti ma forse ti fai troppo vicina perché percepisci una certa tensione tra voi.
- bene, ora deve provarla o semplicemente leggerla? - gli chiedi allontanandoti subito da lui.
- mi basterà studiarla un po', devo però recuperare degli artefatti dal mio laboratorio. Seguimi. - ti informa per poi uscire dalla biblioteca.
Tu lo segui, restando però a debita distanza per non creare ancora la situazione precedente. È stato strano, come se il vostro contatto di prima avesse rilasciato una scarica, una strana sensazione nel tuo corpo. Cerchi di ignorarla mentre tu e Strange raggiungete finalmente il suo laboratorio. Questo è pieno zeppo di oggetti, gli stessi che si possono trovare nelle bancarelle di un mercatino dell'usato. Ognuno di questi oggetti sembra antico e pericoloso e naturalmente ogni singolo elemento richiama la tua attenzione. In particolare è una candela, decorata con fogli d'oro, sembra avere dietro di sé una grande storia. Ti avvicini e stai per toccarla quando senti la mano di Strange stringerti il braccio.
- io non lo farei se fossi in lei. A meno che lei non voglia ritrovarsi senza un braccio, io non lo toccherei. - ti avverte lui avvicinandosi ulteriormente a te.
Subito ritorni a percepire quella famosa scarica di prima, la sua presenza che dovrebbe infastidirti in realtà ti sta piacendo, è come se il tuo corpo fosse attratto da lui e desiderasse essere sempre vicino a quello di Strange. Odi questa sensazione, odi lo stato d'animo che ti fa provare lo stregone e infine odi quest'ultimo. Com'è possibile che fino a stamattina odiavi l'idea di stare anche solamente a meno di tre mentri da lui e ora invece il tuo corpo andava come in tilt con la sua vicinanza? Cerchi di riprendere nuovamente il controllo di te stessa, voltandoti verso lo stregone ma lui è ancora troppo vicino e ora i vostri volti sono a pochi centimetri di distanza.
Lui ti fissa negli occhi, sembra penetrare nella tua mente, studiarti e scansionarti completamente. Davanti a lui e sotto al suo sguardo ti senti, forse per la prima volta, indifesa e le tue labbra iniziano a tremare leggermente. Questo tuo movimento involontario attira però l'attenzione dell'uomo di fronte a te. Il suo sguardo cade così sulle tue labbra e poi, nel giro di pochi secondi, entrambi vi avvicinate l'uno all'altra, unendo le vostre labbra. Il bacio è intenso, senti la sua barba pizzicarti leggermente la pelle, le vostre labbra compiono movimenti coordinati e tu senti ancora la stessa scarica di prima, questa volta però sembra amplificata. Vi staccate poco dopo, restando però vicini l'uno all'altra.
- agente T/c... T/n, dobbiamo cercare gli artefatti necessari per l'incantesimo. - ti dice lui usando per la prima volta il tuo nome e dalle sue labbra sembra ancora più bello.
- sì. - ti limiti a dire senza però voler interrompere veramente questa vostra vicinanza.
Anche lui sembra pensare la stessa cosa, infatti nessuno compie il primo passo, rimanete così, fermi uno di fronte all'altra, desiderando un altro bacio. E questo subito dopo arriva ed è ancora più intenso e desideroso.
Mai avresti creduto che ti potesse piacere una persona come Stephen, ma ora sai che tutti i pensieri negativi nati nei suoi confronti erano mossi esclusivamente dal pregiudizio.

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Hey 🎈

Ho amato scrivere questo capitolo, perché amo il genere "enemies to lovers". Spero che sia piaciuto anche a voi.

Vi ringrazio per il continuo sostegno.

Alla prossima 🎈

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