Chris Evans

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Sei nel tuo appartamento, intenta a trovare una posizione comoda sul divano, pronta per guardare un film, ma il tuo pancione te lo impedisce. Sei ormai vicino al termine ma tuo figlio non ne vuole sapere di uscire e un po' lo capisci. Perché uscire e iniziare a vivere una vita triste quando puoi startene tranquillo e protetto nel tuo piccolo rifugio? Il piccolo sembra confermare questa tua riflessione dandoti un calcio molto forte. Ti massaggi la pancia, sperando di calmarlo un po' per evitare altri colpi violenti e senza volere ti lasci scappare una piccola lacrima. Ami questo bambino anche se ancora non lo conosci fino in fondo, faresti di tutto per lui. In realtà non era nei tuoi piani avere un bambino, non così presto almeno, è capitato e purtroppo o per fortuna è capitato con il tuo migliore amico Chris, durante una sera in cui avevate entrambi alzato un po' troppo il gomito. Inizialmente volevi nascondergli il fatto di essere rimasta incinta, temevi infatti un suo allontanamento sia da te sia dal bambino, poi, prendendo tanto coraggio, gli hai rivelato la lieta notizia e, dopo qualche istante di esitazione mista a un leggero stato di terrore, Chris si era fatto subito serio, affermando di voler essere vicino al bambino, contribuendo alla sua crescita. Se prima numerose incertezze alimentavano le tue preoccupazioni, poco a poco Chris con la sua presenza e con il suo sostegno, ha annullato qualsiasi dubbio eccetto uno: la vera natura dei tuoi sentimenti nei confronti di lui. Durante tutto il periodo della gravidanza infatti, la presenza costante di Chris, oltre ad essere un beneficio per te e il vostro bambino, non ha fatto altro che alimentare un pensiero nella tua testa che ti ha portato ad un'unica conclusione: tu sei veramente innamorata di Chris. Questo naturalmente lui non lo sa, conoscevi bene la sensazione di terrore legata ad un possibile suo abbandono e non volevi per nessun motivo riviverla. Per questo motivo hai cercato in tutti i modi di mettere a tacere i tuoi reali sentimenti nei suoi confronti, per paura di perderlo definitivamente.
Il flusso di pensieri si interrompe quando finalmente riesci a trovare la posizione perfetta, la schiena non ti dolora e la pancia non è schiacciata. Stai per accendere la TV quando senti un forte dolore al ventre.
- non può essere. Non ora ti prego. - inizi a dire disperata e già con le lacrime agli occhi.
Sei completamente sola e tuo figlio si è finalmente deciso ad uscire. Chris stasera ha un impegno ma ti ha detto che è sempre reperibile in qualsiasi orario in caso di emergenza. Ti alzi a fatica, abbandonando alle tue spalle il divano, e inizi a cercare il tuo cellulare per poterlo chiamare. In poco tempo lo trovi e componi il numero e, dopo pochissimi squilli, Chris finalmente risponde.
- Pronto T/n! Tutto bene? - chiede Chris ad alta voce.
- credo che ci siamo Chris, ho appena sentito una forte contrazione, riesci a venire?- chiedi in lacrime, ormai gli ormoni hanno avuto il sopravvento.
- arrivo subito, tempo dieci minuti sono lì. Tu ora cerca di calmarti e ricorda gli esercizi di respirazione, quelli che abbiamo provato insieme ok? - ti dice Chris e subito tu metti in pratica il consiglio.
- bravissima piccola, io sto arrivando, tu resta al telefono così ci parliamo, ok? - ti chiede Chris e dai rumori che senti in sottofondo, capisci che è appena salito in macchina.
- si, Chris ti prego, fa presto. - gli dici prima di sentire un'altra contrazione, questa volta ancora più forte.
- faccio il possibile, tu intanto respira e fatti trovare pronta, non manca molto. - ti dice Chris per tranquillizzarti e sembra riuscirci.
Pochi minuti dopo lui è davanti alla tua porta, gli apri e subito gli consegni le due borse che ti serviranno in ospedale. Lui carica tutto in macchina e poi aiuta te a salire sul mezzo e, una volta salito, parte subito per raggiungere l'ospedale.
Durante tutto il tragitto, Chris ti aiuta e regolarizzare il respiro, compiendo le stesse azioni di quando facevate pratica nei vostri appartamenti. Il suo aiuto è fondamentale, il dolore è comunque sempre presente ma il viaggio, nonostante la distanza con l'ospedale, sembra durare poco.
Appena arrivati lui prende le tue borse e ti aiuta a scendere, entrate nella sala d'aspetto e subito venite accolti da un'infermiera che vi porta nella vostra stanza. Chris ha voluto prenotare una stanza singola, tutta per voi, per garantire ad entrambi e in modo particolare a vostro figlio, maggiore privacy. Una volta in camera, Chris si occupa di te e di tutte le tue esigenze con fare premuroso. Ad un certo punto le contrazioni si fanno sempre più frequenti e intense.
- Chris credo che ci siamo, chiama l'infermiera! - gli chiedi urlando mentre a fatica sopporti l'ultima contrazione.
Chris esce dalla stanza per poi rientrare quasi subito, accompagnato da un'infermiera che subito conferma la tua ipotesi. Vieni quindi portata in sala parto e lungo tutto il tragitto Chris ti stringe la mano come a ricordarti la sua costante presenza. Quando arrivi in sala parto il medico è già lì ad aspettarti e in poco tempo inizia la fase delle spinte e dei respiri profondi. Chris non si allontana nemmeno un istante, ti bacia la fronte e ti infonde coraggio restando sempre al tuo fianco. Stai quasi raggiungendo il limite delle tue forze quando la stanza si riempie del pianto liberatorio di un bambino, vostro figlio. Sposti subito lo sguardo verso il medico con in braccio vostro figlio che continua a urlare e a piangere e non puoi fare altro che unirti al suo pianto.
- bravissima, piccola. - ti dice Chris posando le sue labbra sulla tua tempia e lasciando un bacio intenso e che sembra non finire.
Mentre sei ancora in lacrime, il medico ti posa tuo figlio sul petto e inizi ad ammirarlo in tutta la sua perfezione. Da un semplice primo sguardo vedi tutti i dettagli del suo volto che ricordano quelli di Chris, le labbra sottili, il nasino allungato e la forma delle guance.
- è bellissimo T/n, proprio come la sua mamma. - ti dice Chris mentre emozionato guarda vostro figlio.
- è uguale a te Chris. - gli dici per poi scoppiare a piangere ma questa volta sono lacrime di tristezza e lui sembra accorgersene.
Il bambino viene ripreso dalle infermiere, per poter essere sistemato e controllato e tu cerchi di riprendere il controllo di te stessa e delle tue emozioni.
- perché sei triste ora?- ti chiede Chris preoccupato e dal suo sguardo capisci che non riuscirai a mentirgli.
- nostro figlio assomiglia tantissimo a te e... E ogni volta che lo guarderò penserò a te, a quanto io ti ami e a quanto sto rischiando ora nel dirtelo. - gli dici nascondendo il tuo viso tra le mani, incapace di sostenere ancora il suo sguardo.
- T/n... Ti prego guardami. - ti richiama Chris e tu riporti lo sguardo su di lui, anche se le lacrime ti impediscono di vedere bene la sua figura.
- T/n è da circa 3 anni che io provo qualcosa per te, quella sera di nove mesi fa, io non ero del tutto ubriaco. Certo, alcune decisioni le ho prese con un po' troppa leggerezza, ma ora non avremmo con noi quel bellissimo bambino. Quella creatura è veramente la manifestazione del nostro amore, non è nato perché due persone erano troppo ubriache ma perché erano troppo stupide per rivelare ad entrambi i propri sentimenti e hanno preferito sfruttare l'alcol. Ti amo T/n.- ti dice per poi unire le vostre labbra.

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Hey 🎈

Ecco il capitolo dedicato a Chris Evans.

Spero che vi sia piaciuto.

Mi sono accorta che alcuni capitoli non hanno più l'immagine che avevo inserito, in questi giorni sistemerò.

Vi ricordo che le richieste sono ancora sospese, perciò ignorerò qualsiasi richiesta.

Alla prossima 🎈

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