Immagina Marvel Pt.1🎈

Tony Stark pt.2

Rimani lì ferma sul posto, fissando la figura di Ironman farsi sempre più piccola. Poi come se avessi appena preso la scossa, ti risvegli e riprendi la tua folle corsa verso il palazzo in cui lavori.
Sei ormai arrivata quando il portiere, molto cortesemente ti saluta e ti apre la porta. Dalla sua espressione però capisci di essere veramente nei guai, a quanto pare il tuo capo è già arrivato.
Ti avvicini agli ascensori, ne chiami uno e appena quest'ultimo arriva, entri e schiacci subito il tasto del ventitreesimo piano. Le porte si chiudono, parte l'odiosa musichetta che dovrebbe alietare l'occupante dell'ascensore, ma a te mette solamente una grande ansia.
In poco tempo arrivi al piano in cui lavori. Esci dall'ascensore solamente quando sei certa che il corridoio sia completamente deserto. Cammini rapidamente verso il tuo ufficio, cercando di evitare qualsiasi persona. Sei ormai arrivata alla tua postazione, quando senti un mano picchiettarti sulla spalla.
- buongiorno signorina T/c, dormito bene stamattina? - ti chiede il tuo capo, con un'espressione infuriata.
Sai perfettamente che non puoi inventarti nulla, non hai scuse stamattina, il ritardo è stato volontario ed è tutta colpa tua. Lo guardi un po' intimorita, ma dalla sua espressione noti subito che oggi non hai scampo.
- signore mi spiace. Non volevo arrivare in ritardo, non oggi almeno. - gli dici con un filo di voce mentre assumi un'espressione completamente mortificata.
- è stato un susseguirsi di una serie di eventi che mi hanno portato ad arrivare in ritardo. - continui tu a giustificarti.
Il tuo capo però non sembra per niente intenerito e, se il suo sguardo potesse incenerire all'istante una persona, ora tu saresti completamente carbonizzata.
- negli ultimi 5 mesi, lei non ha fatto altro che arrivare in ritardo. Ho segnato, tutte le mattine, l'orario in cui arrivava e sa una cosa? Non è mai arrivata in orario, ne tantomeno in anticipo. - ti dice con un tono alto, attirando così l'attenzione dei tuoi colleghi.
Tra questi c'è chi finge di continuare a lavorare, chi ride sotto i baffi e chi invece sembra dispiaciuto per te, anche se per quest'ultima categoria sembrano veramente in pochi.
- lo so e mi spiace, ma le prometto che non far...- inizi a dire ma subito il tuo capo alza una mano davanti a te, interrompendo così il tuo discorso.
- no, basta scuse e basta promesse. Lei è una brava giornalista, forse una delle migliori qui dentro. Ma non posso lasciarla impunita. Lei è licenziata, con effetto immediato. Liberi la scrivania e poi se ne vada. - ti dice il tuo capo per poi allontanarsi.
Abbassi lo sguardo a terra, mentre in te sale la consapevolezza di aver perso il lavoro che rappresenta il sogno della tua vita. Poco dopo rialzi lo sguardo, guardandoti attorno ma subito i tuoi colleghi distolgono lo sguardo, fingendosi impegnati a scrivere e leggere cose sui monitor dei loro computer.
Prendi una scatola e inizi a buttarci dentro tutte le cose che trovi su quella che un tempo era la tua scrivania. Una volta raccolto tutto, ti dirigi nuovamente verso l'ascensore, nessuno ti ferma, nessuno sembra intenzionato nemmeno a salutarti.

Chiami un ascensore e rimani ferma davanti ad uno di essi, mantenendo lo sguardo fisso sulla scatola. Poco dopo le porte davanti a te si aprono, ma scopri che l'ascensore è occupato da Tony Stark, la stessa persona che poco prima ti aveva salvata.
- signorina, che bello rivederla, come sta? - ti chiede lui con un ampio sorriso mentre esce dall'ascensore.
Tu non gli rispondi, il tuo sguardo cade ancora sulla scatola e lo stesso fa Tony.
L'uomo sembra capire subito cosa stia succedendo e sospira leggermente.
- può aspettare qualche minuto qui? Devo fare due chiacchiere con il suo capo. - ti dice per poi allontanarsi.
Lo segui con lo sguardo, insieme a molti altri tuoi colleghi, che oggi non sembrano lavorare in realtà.

Pochi minuti dopo Tony ritorna da te, ti mostra un grande sorriso e una piccola speranza inizia a crescere in te.
- allora, purtroppo sei ancora licenziata. Non sono riuscito a convincere Mike nel ripensarci. A quanto pare non basta essere colui che gli paga lo stipendio. - inizia a dire e subito il tuo sorriso si spegne.
- però ho appena trovato una soluzione, mi servirebbe una persona che possa curare la mia immagine, qualcuno come lei, una giovane giornalista che possa scrivere di me per me. Sempre che a lei vada bene. - ti propone lui.
- ma certo Signor Stark, ne sarei entusiasta. - gli rispondi prontamente, mostrandogli un ampio sorriso.
- perfetto, se vuole seguirmi allora. - ti dice mentre ti fa cenno di entrare nell'ascensore.
Salite insieme e subito si crea un'atmosfera ambigua e un silenzio imbarazzante.
- grazie davvero per la sua proposta Signor Stark. - gli dici, dando così fine a quel silenzio.
- si figuri, ho letto alcuni suoi articoli mentre venito qui, non sono niente male. E un'altra cosa, chiamami semplicemente Tony. - ti dice, sorridendoti leggermente.
- grazie anche per stamattina, ultimamente non fa altro che salvarmi. - gli dici sempre con un ampio sorriso.
- sempre pronto a salvarla in ogni occasione. - ti dice lui mentre si volta verso di te.
Siete ancora nell'ascensore, a pochi centimetri l'una dall'altro e poi in pochi secondi Tony si avvicina a te, annullando la distanza che vi separava. Le labbra di Tony sono morbide e sottili e ti provocano un turbinio di farfalle all'altezza dello stomaco. Vi staccate solamente quando l'ascensore è arrivato al piano terra.
- l'aspetto alla Stark Tower, tra un'ora. - ti dice per poi uscire dall'ascensore e successivamente dall'edificio.
Sei completamente paralizzata, ti riprendi solamente quando vedi le porte dell'ascensore richiudersi. Rapidamente le riapri e poi esci dalla cabina, con la consapevolezza che la tua vita è completamente cambiata e forse è anche grazie al tuo tremendo ritardo.

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Hey 🎈

Ecco il seguito del primissimo capitolo con Tony come protagonista. È passato tantissimo da quel capitolo, siamo a ben 100 capitoli ora!

Grazie mille a tutte, siete veramente speciali, GRAZIE ❤️

Alla prossima 🎈