Sono passati 3 mesi da quando Erik è partito e il giorno stesso in cui se n'è andato, hai iniziato a fare ricerche su ricerche su questo fantomatico "Wakanda", ma sembra che nessuno lo conosca. Pertanto alla fine sei stata costretta a rinunciare e accettare questo suo allontanamento. Inizialmente è stata dura, di notte soprattutto il tuo sonno era tormentato da continui incubi. Protagonista assoluto dei tuoi tormenti: lo sguardo di Erik e la sua espressione fredda e distaccata. Hai faticato a non pensare costantemente a lui, ma ogni cosa acconto a te sembra riportarti alla memoria lui.
Stamattina hai trovato la forza per uscire di casa, sei andata in una caffetteria poco distante, hai preso il solito caffè espresso e hai fissato per tutto il tempo il mondo all'estero dalla vetrina. Questo è animato da bambini che si rincorrono, signore affascinanti che entrano in diverse boutique e coppie che si tengono per mano e si amano. Questi ultimi in particolare ti provocano una profonda fitta di dolore all'altezza del cuore, costringendoti a spostare il tuo sguardo altrove. Prendi un piccolo sorso della bevanda che ormai è diventata fredda, per poi tornare a guardare l'esterno. Il tuo sguardo corre rapidamente da un angolo all'altro, fino a cadere su una figura aldilà della strada, appena la vedi scatti in piedi, lasci qualche moneta sul tavolo, per poi dirigerti all'uscita con l'unico obiettivo di raggiungere Erik.
Appena fuori lui scappa nella direzione opposta mentre tu cerchi di raggiungerlo ma lui è nettamente più veloce. Sei talmente tanto concentrata sulla sua figura che non ti accorgi di essere in mezzo ad una strada e una moto si sta avvicinando a te pericolosamente.
- T/n! - urla Erik ed è l'ultimo rumore che senti prima che tutto si faccia buio.Sei distesa su una superficie morbida, o almeno questo è quello che riesci a percepire. Vorresti aprire gli occhi, capire dove ti ritrovi e dare risposta a molti altri quesiti, ma non ci riesci. Ti sforzi, cerchi di concentrarti a fare questa operazione così basilare ma è come se una forza esterna te lo impedisse. I pochi suoni che senti sono un continuo "bip" metallico, qualche voce lontana e un respiro pesante di un'altra persona vicino a te. In particolare quest'ultima attira la tua attenzione, vorresti sapere a chi appartiene ma in questa situazione non ci riusciresti in nessun modo. Poco dopo senti un lieve movimento sulla superficie su cui sei appoggiata e il respiro vicino a te si fa più leggero, come se qualcuno posato vicino a te si fosse appena risvegliato. La persona vicino a te si schiarisce la voce e dal tono potrebbe essere un uomo ma non ne sei pienamente certa.
- è tutta colpa mia. - senti dire in un sussurro e subito capisci che è Erik.
Non ricordi molto del tuo incidente, solamente qualche attimo prima dell'impatto ma una cosa è ben nitida nella tua mente, la sua fuga, tu che lo rincorrevi e poi tutto completamente buio. E ora lui è qui, al tuo fianco e tu non sai cosa realmente stai provando. Non è rabbia ne felicità, forse un po' delusione e amarezza ma ancora amore. È tutto così complicato, l'hai cercato per mesi e ora che ce l'hai a due passi non riesci a riaprire gli occhi. Sono tante le domande che vorresti fargli, il dolore che hai provato e di cui vorresti parlargli, ma fisicamente non riesci. I tuoi pensieri vengono interrotti ancora quando senti la sua mano stringere la tua. Questo contatto così dolce sembra riportarti alla realtà, come se avesse il potere di risvegliarti. Prima le tue dita iniziano a compiere movimenti quasi impercettibili, poi i tuoi piedi iniziano a spostarsi lentamente come se risvegliati da un lungo sonno ed infine gli occhi. Appena li schiudi una forte luce ti acceca ma in pochi minuti riesci ad adattarti a questa e inizi a vedere le prime immagini della stanza di ospedale in cui ti ritrovi. Ti guardi attorno con curiosità ma poi il tuo sguardo si ferma su un unico soggetto, l'uomo che continua a stringerti la mano mentre ti guarda incredulo.
- sei sveglia. - ti dice Erik fissandoti cercando di capire se quello che ha davanti è reale.
Tu gli accenni un piccolo sorriso per convincerlo che è tutto vero. Sorriso che però rapidamente si spegne quando vedi l'espressione di Erik cambiare rapidamente.
Vedi Erik esitare al tuo fianco, risulta essere quasi impacciato e questo è completamente ridicolo se si pensa a come si comportava con te nell'intimità del vostro appartamento. Non sei ancora riuscita a parlargli quando lo senti avvicinarsi. L'uomo ti posa una mano sul viso, asciugandoti le piccole lacrime, per poi passare delicatamente il pollice sul labbro inferiore. Erik continua fino a quando stanco di sfiorarle solamente con le dita, annulla la piccola distanza tra voi, baciandoti. Il bacio ti riporta subito nel vostro appartamento e a tutti i vostri ricordi racchiusi in esso. Ripensando a tutto questo e ricordando che hai dovuto rinunciarvi, senza più alcun controllo, inizi a piangere. Quel bacio che entrambi desideravate ha avuto in te l'effetto opposto perché ti ha torturato una ferita tutt'ora aperta.
- perché piangi? - ti chiede Erik preoccupato, una volta interrotto il bacio.
- mi sono ricordata cosa eravamo, i nostri momenti felici e al tempo stesso come questi siano stati accantonati. Spero almeno che la tua vendetta sia stata soddisfacente per te. - gli dici a fatica, con un filo di voce, distogliendo lo sguardo dai suoi occhi.
Questo però non sembra bastare ad Erik, lui infatti ripristina il contatto visivo e subito noti come la sua espressione si sia addolcita maggiormente.
- alla fine ho capito quali sono le mie reali priorità e di certo la vendetta non è una di queste. Appena raggiunto il Wakanda mi sono accorto di quanto mi mancasse il tuo viso, il tuo profumo, la tua risata. C'erano molte persone legate a mio padre che potevano aiutare con quella che inizialmente pensavo fosse la mia missione. Ma poi ho aperto gli occhi, ho capito che la mia unica priorità eri e sei tuttora tu. - ti dice ma dentro di te ci sono ancora troppi dubbi.
- perché stavi scappando allora? - gli chiedi liberando finalmente un tuo dubbio.
- avevo paura, pensavo di essere rifiutato da te. Lo so è stato stupido, ma qualcosa mi diceva di andarmene, ho persino sperato che non mi avessi riconosciuto. - ti confessa quasi imbarazzato.
Stai per chiedergli altro ma alla fine decidi di cambiare all'ultimo minuto il quesito.
- ti troverò qui domani mattina o te ne andrai? - chiedi mentre senti le palpebre farsi sempre più pesanti.
- sì, resterò. - ti dice per poi avvicinarsi a lasciarti un bacio sulla fronte, mentre tu cadi in un profondo sonno, debole ma finalmente felice."/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"/"
Hey 🎈Ecco il capitolo con la seconda parte di Erik uscita mesi fa ormai. Ho scritto un capitolo chilometrico che ho preferito alleggerire un po'.
Spero che vi sia piaciuto.
Vi ricordo che le richieste sono ancora sospese.
Alla prossima 🎈
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Immagina Marvel Pt.1🎈
FanfictionHey donzelle sognatrici, dopo aver letto tanti e ripeto TANTI immagina, mi sono detta perché non ne scrivo pure io?? 🎈 Spero che vi possano piacere! 🧚