56. Dimentica

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Sorpresa! Da ora in poi aggiornerò due volte a settimana: martedì e venerdì!

56. Dimentica

Claire's Pov

La luce proveniente dalla finestra mi fa strizzare le palpebre. Poggio un palmo della mano sugli occhi per impedire una quasi cecità.

Ma dove sono?

Questo non è il mio letto.

Mi faccio coraggio decidendomi ad aprire le palpebre: questa non è la mia stanza.

Do un'occhiata alla persona di fianco a me: questa non è Roxy.

I ricordi di ieri sera affiorano alla mente come tante scene di un film. Dopo che Rooney ed io ci siamo baciati ed è successo... insomma ciò che è successo, sono rimasta da lui e di sicuro mi sarò addormentata nel suo letto.

Sospiro, poi scosto la mia gamba da sopra la sua. Abbiamo dormito aggrovigliati, su questo non piove. Sposto piano il suo braccio dalla mia vita, per potermi mettere a sedere. Mi strofino gli occhi dando uno sguardo alla stanza, i disegni appesi sulle pareti.

Rooney è così bravo a disegnare e a dipingere... mi chiedo, cosa diamine gli è saltato in mente quando ha deciso di scegliere una facoltà come criminologia.

Dopo questa riflessione mi alzo pianissimo dal letto stando attenta, a non muovermi goffamente come sempre. Mi infilo le scarpe, infilo il giubbotto, mi avvicino alla finestra, la apro e subito i raggi solari del primo mattino carezzano il mio viso.

Do un'ultima occhiata a Rooney.

Scruto le sue ciocche (scompigliate) di capelli . Sorrido, quando noto che la sua capigliatura in questo momento non si avvicina nemmeno alla decenza. Le palpebre sono chiuse, i lineamenti sono così rilassati da donargli l'aria da bambino.

Sposto lo sguardo al di fuori della finestra, subito dopo di nuovo su Rooney. Mi avvicino a lui, mi abbasso alla sua altezza e poi gli lascio un bacio umido sulla fronte. Mi affretto a ritornare alla mia via di fuga, salgo sul muretto della finestra, salto sul furgone, che per fortuna, come già successo, è parcheggiato proprio sotto la finestra, poi balzo sull'asfalto e con malvoglia mi avvio verso casa mia.

Prendo un gran respiro quando mi trovo dinanzi alla porta di casa. Infilo la mano nella tasca del giubbotto di pelle quando mi accorgo di non avere le chiavi.

Le avrò dimenticate di sicuro da Rooney.

Maledizione.

Devo per forza suonare il campanello.

Quanto vorrei abitare al primo piano come Rooney!

Dopo aver suonato il campanello, mia mamma, con un'espressione più infuriata che mai mi viene ad aprire.

"Dove sei stata? Con chi eri? Dove hai dormito?".

"Buongiornissimo anche a te, mamma" sorrido sornione, per poi superarla ed entrare nel salotto.

"Rispondimi immediatamente, Claire!" sento sbattere la porta.

"Ho diciotto anni. Posso fare quello che mi pare" mi butto , come un sacco di patate, sul divano.

"Ma davvero?" incrocia le braccia al petto. "Farai quello che vuoi quando ti troverai una casa tutta tua".

"Un disco rotto" sbuffo. "Sembri un maledetto disco rotto".

"Togli le scarpe dal tavolino!" mi rimprovera non appena mi sono tramutata in Joel.

"Uh, sporco il tavolino di casa tua?" assottiglio gli occhi su di lei quando si avvicina un po'di più a me.

𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora