70. Vorrei parlarti

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70. Vorrei parlarti

Claire's Pov

Svegliarsi la mattina con accanto una persona, anzi, due persone diverse da Roxy, mi fa davvero molto strano.

Aprendo gli occhi non trovo i capelli arruffati della mia migliore amica sul mio cuscino, nè il il cestino da basket sulla parete difronte a quella dove è accostato il mio letto. Guardandomi intorno ho trovato Rooney e Jade dormienti a distanza di qualche millimetro da me.

Mi chiedo come tutti e tre siamo riusciti a riposare in un modo, che più o meno si avvicina alla decenza, in un lettino così piccolo come quello di Rooney. Quest'ultimo tiene stretta la sorellina distesa tra me e lui. Le gambe di Rooney e le mie sono intrecciate mentre quelle di Jade sono così corte da non arrivare alle nostre.

Mi stropiccio un occhio macchiandomi di trucco nero sulle dita. In questo momento sembrerò di sicuro un panda. Per fortuna ieri notte, prima di andare a dormire, Rooney mi ha prestato una sua maglietta che mi copre fino a poco meno di metà coscia. Almeno ho riposato con un abbigliamento alquanto comodo.

Slitto lo sguardo dai due fratelli alla finestra dalla quale entra una fioca luce, una luce delle prime ore del mattino.

Come delle scene di un film, i momenti di ieri sera mi appaiono nitidi nella mente. Rooney ed io stavamo per farlo... stavamo per davvero per farlo. Se non fosse stato per Jade ad interrompere il tutto... lui ed io
avremmo potuto spingerci ancora oltre.

Mai avrei pensato di desiderare così tanto una persona, di desiderare lui. Di desiderare il ragazzo che ho sempre visto come colui con il quale fare sempre e solo la guerra. Eppure adesso ogni parte di me stessa lo vuole, grida la sua presenza più di qualunque altra.

Ieri sera quasi mi sentivo morire sotto il suo corpo. Il suo tocco su di me era una morte dolce e violenta allo stesso tempo. Ancora sento la sua pelle sulla mia, il suo respiro caldo sul mio collo, la sua lingua accarezzare le mie labbra le sue mani tracciare i contorni di ogni parte del mio corpo. Mi toccava così bene... perfettamente da farmi perdere il controllo.

Per me è stata una condanna quella di non poterlo continuare a baciare per tutta la notte, ed ora a fissare le sue labbra rosse mi viene voglia di sentire ancora una volta il suo corpo sul mio.

Sospirando mi metto a sedere, mi alzo pian piano dal letto cercando di non far cigolare le molle. Mi avvicino alla scrivania dove è poggiato il mio telefono. Lo afferro e leggo l'ora: 5:58.

Mi accorgo di aver ricevuto un messaggio.

Da Joel alle ore 1:02: "Tutto apposto. Roxy è a casa, l'ho portata fino in camera vostra. Nè sua mamma, nè la tua si sono accorte di niente.".

A Joel: "Grazie per ieri".

Inoltre invio anche un messaggio alla mia migliore amica per chiederle se sta bene e se la sbornia le è passata.

"Buongiorno" sento soffiare sul mio collo.

Mi volto di scatto col cuore a mille ritrovandomi Rooeny a un paio di centimetri da me. I suoi capelli sono un vero disastro, gli occhi sono gonfi dal sonno e le labbra più gonfie del solito.

"Uhm, buongiorno" gli sorrido flebile. Dovrei chiedergli come ha dormito? Oppure come sta? Alla fine opto con una frase indifferente. "Dovrei ritornare a casa...".

"Sì, certo" deglutisce visibilmente. "Beh... ti accompagno, così fai prima".

"Basta che tua madre non mi vede" do un'occhiata alla porta. "Mi rompe di salutarla" alzo gli occhi al cielo.

𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora