79. Sarò prudente pt1
Incubo. Questo è stato l'ultimo periodo. I giornalisti nelle ultime settimane sono riusciti ad entrare ben due volte nell'edificio dell'università. La prima volta, quando stavo cercando di far capire a Farah che ha bisogno di aiuto per i suoi problemini alimentari, mi bombardarono di domande, molte delle quali erano senza un senso logico. Passarono dal chiedermi, se fosse stata dura per me non avere una figura maschile durante la mia crescita, alla mia vita sentimentale. Per fortuna arrivò il professor Bernard insieme al rettore dell'università, che buttarono fuori l'orda di giornalisti che mi scossero non poco.
Oramai la figura del killer dei cuori solitari è ben nota a tutti in città. Tutti ne parlano in qualunque luogo. La gente ne ciarla nei bar, negli autobus, tra i banchi dell'università, ma non tutti sanno i particolari della situazione, quindi le informazioni false pullulano dappertutto.
Il problema è che le persone credono a questi chiacchiericci, che a volte sono così assurdi da farmi sbattere più volte le palpebre mentre mi immobilizzo seduta stante. Una volta da una brutta vecchia rugosa ho sentito pronunciare perfino la seguente frase: "Secondo me quella è una famiglia di tutti killer".
Adesso sono distesa sul letto a fissare la pioggia al di fuori dei vetri della finestra di camera mia. Odio infinitamente il mese d'Aprile per svariati motivi.
Per prima cosa la mattina puoi svegliarti con i raggi del sole che ti accecano gli occhi, per poi un secondo dopo dover girare per casa con una coperta di lana sulle spalle a mo'di mantello, a causa del freddo e della pioggia che arriva così all'improvviso. Per non parlare del fatto che dovrò studiare senza tregua, perchè il prossimo mese ci sarà la seconda sessione di esami. Proprio come a dicembre dovrò cercare di ficcarmi nella testa tutto ciò che c'è nei libri.
Infine Aprile è anche il mese del mio compleanno, e sia chiaro, io odio immensamente il mio compleanno. Il perchè? Beh... in famiglia abbiamo una tradizione: ad ogni compleanno, che sia di mia zia, Roxy, Chanel o mio, è di obbligo un campeggio di almeno tre giorni e due notti.
Al solo pensiero, che tra una settimana dovrò vivere quell'incubo, ho una voglia matta di trasferirmi su Marte e alloggiare in un albergo per alieni.
La suoneria del mio cellulare mi fa alzare gli occhi al cielo.
Ho finito di cenare da poco ed ora mi sento come un elefante. Non ce la farò mai ad alzarmi dal letto e raggiungere la scrivania, dove il telefono non cessa di rompermi i coglio-.
"Claire" Roxy entra in stanza con una maschera viso verde e un cetriolo su un occhio e l'altro tra l'indice e il pollice della mano "Ti sta suonando il cellulare".
Non me ne ero accorta, guarda.
"Me lo prendi?" Le sorrido amabile.
"Mi sembri una balenottera spiaggiata, ti giuro" dice mentre raggiunge la scrivania e afferra il mio telefono. "Uh è Joel" dà uno sguardo allo schermo, e poi mi lancia il cellulare quasi facendomi perdere un occhio.
Finalmente rispondo alla chiamata. "Dica".
"Non possiamo andate a Diagon Alley, non esiste! Ah, Claire, mi hai risposto!".
"Sì... scusami stavo... aiutando mia madre a lavare i piatti" mento spudoratamente, mentre Roxy si leva anche l'altro cetriolo fissandomi con le sopracciglia inarcate.
"Sì sì, non ti preoccupare. Comunque Jade, io e-" un'altra voce si accavalla alla sua. "MOCCIOSA NON SI PUÒ ANDARE A STO' DRAGONE DAY! LO CAPISCI?!" è la soave voce di Leo. "Leo stai zitto, non vedi che sto parlando al telefono? Claire? Claire?".
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𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔
Romance❌ATTENZIONE! QUESTA STORIA POTREBBE FARVI PERDERE UN POLMONE O FORSE ENTRAMBI, E ALLO STESSO TEMPO CONSUMARVI OGNI GOCCIA DELLE VOSTRE GHIANDOLE LACRIMALI. LEGGETE A VOSTRO RISCHIO❌ |Nella storia sono presenti scene spinte e di violenza (ho cercato...