2. Quel maledetto pavimento pt2

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Quel maledetto pavimento pt2

"È stato bellissimo te lo giuro" Roxane saltella per il salotto con gli occhi nocciola che luccicano.

"Sei davvero molto gentile a ricordarmi che io non ci sono andata" sgranocchio dei popcorn sul divano.

Roxane è ritornata da poco dall'università e mi sta raccontando com'è andato il suo primo giorno.

"Scusa, ma è troppo bella" si siede sul divano balzando e facendomi cadere alcuni pop-corn dalla mia ciotola.

Maledizione!

Per cuocerli stavo per far scoppiare la casa, quindi vorrei perlomeno mangiarli in santa pace.

"Attenta, che stavi per sfondare il divano" la guardo male.

"Stai attenta tu, che con tutto il cibo che mangi, quello ad essere sfondato non sarà il divano ma il tuo stomaco" mi rimbecca rubando una manciata di popcorn.

Afferro la ciotola che avevo poggiato sul divano e me la porto al petto come se la stessi abbracciando.

"Ma guarda chi parla" prendo la bottiglietta d'acqua dal tavolino di vetro davanti a noi.

"Comunque" ignora quello che ho detto. "Stavo dicendo che l'università è bellissima" seguita arricciandosi una ciocca di capelli scuri.

Bevo un sorso d'acqua.

Ma di che diamine di marca è? Forse è meglio l'acqua del rubinetto della cucina.

"Ma andiamo, è un'università statale non la "Sorbonne" ribatto inarcando un sopracciglio, dopo aver rinfrescato la mia bocca.

"La "Sorbonne"" scandisce bene le sillabe. "Non ce la potremmo mai permettere, nemmeno se mangiassimo per una vita intera solo quelle caramelle vicino alla cassa dei supermercati-" la interrompo.

"Quelle che costano dieci centesimi?" Le punto un dito sicura di averla preceduta.

"Ma no!" Sventola la mano sinistra. "Quei pacchi di caramelle da dieci centesimi, quelle che dici tu sono altre" si mette più comoda sul divano incrociando le gambe.

"Esistono i pacchi di caramelle da dieci centesimi?" Domando stranita. "Pensavo che esistessero solo quelle sfuse a quel prezzo così poco costoso"

"Ma perché tu pensi male"

"Sarà" dico annoiata alzando le spalle. "Hai fatto amicizia?"

"Mmh... diciamo" risponde poco convinta. "Ho scambiato due parole con una nostra compagna di corso".

Avrei voluto esserci.

Non so per quale motivo al mondo, forse per qualche maledizione, il primo giorno di scuola di ogni anno scolastico della mia vita sono sempre mancata.

Ricordo che la mattina del primo giorno d'asilo mi venne la polmonite e rimasi dieci giorni in ospedale.

In prima elementare, invece, all'entrata di scuola un bambino mi spinse, probabilmente per sbaglio, o forse apposta, non l'ho mai capito, e caddi in una pozzanghera, fradicia e sporca di fango me ne ritornai a casa con mia madre.

𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora