67. Compleanno
Rooney's Pov
Diciannove anni. Oggi è il mio diciannovesimo compleanno che festeggerò come tutti gli altri già passati: senza fare assolutamente niente.
Fin da bambino non mi è mai piaciuto stare al centro dell'attenzione, infatti non dicevo mai a chi mi circondava che ogni diciotto marzo compio gli anni. Ciò che odio di più sono gli auguri che ricevo dai familiari che non vedo dall'avanti cristo.
Quelli sono odiosi, davvero. Preferirei fare finta per tutta la vita di essere un mago, invece di ricevere le solite noiose telefonate. Sono una vera e propria tortura.
"Grazie, grazie zia" riaggancio una delle varie chiamate che sto ricevendo da stamattina.
Joel non si è fatto proprio sentire. Si sarà dimenticato del mio compleanno?
Non credo possa passargli di mente. Lui è sempre stato attento a queste cose, lui è quel genere di amico che si impegna sempre a far sentire l'altra persona importante. è impossibile che si sia fatto scappare una cosa del genere.
Faccio un giro con la mia sedia con le rotelle, e poi inizio a picchiettare annoiato una matita sul ripiano della scrivania.
La noia mi sta divorando. Prevendo che questo sabato non passerà mai.
"AUUUGURIII!".
Mi volto notando Jade all'entrata di camera mia.
"Jade" sospiro con un sorriso. "Gli auguri me li avrai fatti almeno venti volte da ieri a mezzanotte".
"Lo so, lo so" avanza verso il mio comodino dal quale afferra la bacchetta magica che mi ha regalato (con i suoi soldi, ha detto, ma credo che ci sia di mezzo lo zampino del portafogli dei miei genitori). "Questa è quella di Sambuco, eh. Rara, molto rara" mi informa seria facendo volteggiare la stecca di legno.
"Non ho dubbi, è un bellissimo regalo, grazie" alzo un angolo delle labbra facendole segno di avvicinarsi a me.
Lei poggia la bacchetta apposto e con espressione soddisfatta si avvicina a me. La chiudo in un abbraccio che lei ricambia.
"Ti stai facendo vecchio" mormora con la bocca sulla mia spalla.
Rido piano. "Me ne farò una ragione".
"Ah" si stacca subito da me. "Mamma è appena ritornata dalla pasticceria, c'è la torta" sbatte le mani.
"è tornato anche papà?" le chiedo speranzoso.
"No... lui sta a lavoro" mi risponde con un velo di tristezza a coprirle il volto. "Ma dai, muoviti"" mi porge la mano facendomi alzare dalla sedia. "La torta ci aspetta!" mi spinge verso l'uscita della mia camera.
Il pomeriggio lo trascorro a mangiare torta e fare duelli di magia insieme a Jade.
Prima di cena mio padre ancora deve ritornare dalla centrale, allora con uno stato d'animo un po'depresso, mi distendo sul letto fissando il soffitto bianco con sguardo perso.
Non vorrei chissà cosa. Non voglio regali, non voglio sorprese, non voglio niente di materiale, desidererei solo essere guardato di più da mio padre.
Desidererei solo che mi facesse degli auguri di compleanno decenti, magari dandomi una pacca sulla spalla, dicendomi che è fiero di me. Ma credo proprio che anche quest'anno dovrò fare a meno di tutto questo.
"PERCHé ROONEY è UN BRAVO RAGAZZOOOO!" mi volto di scatto verso la porta spalancata. è Joel . "PERCHÈ ROONEY è UN BRAVO RAGAZZOOO E NESSUNO LO PUÒ NEGAR" si avvicina a me mentre mi metto a sedere sorridendo. "E NESSUNO LO PUÒ NEGAR!" Sbatte le mani. "Auguriiii amicoooo" mi da uno schiaffo dietro la nuca.
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𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔
Romance❌ATTENZIONE! QUESTA STORIA POTREBBE FARVI PERDERE UN POLMONE O FORSE ENTRAMBI, E ALLO STESSO TEMPO CONSUMARVI OGNI GOCCIA DELLE VOSTRE GHIANDOLE LACRIMALI. LEGGETE A VOSTRO RISCHIO❌ |Nella storia sono presenti scene spinte e di violenza (ho cercato...