78. Hai bisogno di aiuto

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78. Hai bisogno di aiuto

"Oh, andiamo" sbuffo cercando di accendere il fornello.

Questo aggeggio è strano. Mi sembra diverso da come ce l'ho a casa mia. Non che lo utilizzi tanto...

Dovrei cuocere i miei pop-corn mattutini, ma non credo ci riuscirò o almeno non prima di aver fatto scoppiare tre incendi in casa.

"Che imbranata" sento ridacchiare.

Mi volto di scatto trovando a pochi metri da me Joel con le braccia incrociate e...

SENZA CAPPELLO.

"Ehi? Ti sei impalata?" Ride facendomi sbattere più volte le palpebre.

Non ci credo. Joel Martin non indossa il cappello. La chiacchierata di ieri notte è servita!

"Oh, no. Cioè, cazzo sei figo senza cappello. Peccato che stai ancora con Melissa" scherzo.

"Melissa?" Si avvicina a me. "Noi non siamo mai stati insieme" accende il fornello. "Non la vedo dapprima che Alix ed io ci... baciammo".

"Come mai non la vedi più?" Gli chiedo prendendo i popcorn dalla dispensa. "Sia chiaro" gli passo la busta. "La odiavo per principio, e devo ammettere che amo vederti con Alix. Sono solo semplicemente curiosa di sapere".

"Si permise di togliermi il cappello" rovescia i popcorn in una pentolina già sul fuoco.

"Ah sì, ricordo che, quando ci provai io tempo fa, mi stavi per fustigare".

Ridiamo finché il campanello di casa non suona facendoci sussultare. Faccio gesto a Joel di rimanere fermo e corro verso la porta. Quando la apro mi ritrovo dinanzi...

mia madre.

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"Cosa vuoi farmi vedere, mamma?" Sbuffo.

"Ora vedrai, Claire".

Dopo la sua deliziosa visita a casa dei gemelli, mi ha praticamente costretto a ritornare da lei. Mi ha fatto credere che Roxy si fosse sentita male, quindi sono corsa con lei a casa. Non c'è da precisare, che, quando ho trovato la mia migliore amica in accappatoio, con un asciugamano aggrovigliato sul capo e con una maschera viso sul volto, ho invocato sulla terra una ventina di santi.

Appena Roxy mi ha vista, si è avvicinata pericolosamente a me e mi ha schiaffeggiata. Mi ha rimproverato in primis per aver rischiato la vita, e poi per averla messa in una posizione scomoda con Rooney.

Mia madre naturalmente mi ha fissata per tutto il tempo con aria ammonitrice, ma non mi ha rimproverato sapendo, che già il nostro rapporto di recente non va per niente bene.

Ora mi ha portata nello sgabuzzino. Mi chiedo se voglia legarmi ad una sedia, e torturarmi per il resto della mia vita per ciò che ho fatto. Maledetto Arthur-padre-di-Rooney-rompi-palle che ha spifferato tutto a mia madre.

Aggrotto le sopracciglia quando spoglia una parete da un quadro, dove è dipinta la Madonna.

"Perchè la togli?" Le chiedo "Un po'di atmosfera cristiana può servire in questa casa" ironizzo.

Mi ignora poggiando il quadro sul pavimento rivelando una cassaforte.

Da quanto diamine esiste sta'cosa?

"Mi sento in un film giallo" commento.

"So che" sfila una chiave dalla tasca anteriore dei suoi pantaloni. "Hai fatto quello che hai fatto solo per tua madre, la tua vera madre" infila la chiave nella piccola toppa della serratura. "E quindi volevo darti un qualcosa che..." la serratura scatta. "possa ricompensare, anche se in minima parte, la sua mancanza".

𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora