Prologo

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Prologo

Mettiamo il caso che in questo momento tu stia per strada per andare a scuola, stai imprecando per via della cartella troppo pesante, mentre maledici mentalmente tutti i tuoi professori per aver programmato le loro stupide, ed inutili verifiche nello stesso maledetto giorno.

O magari stai raggiungendo la tua migliore amica per prendere un gelato, o semplicemente per insultarla senza un motivo apparente.

Oppure stai andando al lavoro, magari sei una donna che per sembrare più elegante mette i tacchi, ma appena seduta al suo posto di lavoro slaccia i cinturini alle caviglie, raccoglie quelle bestie di Satana dal pavimento e le lancia letteralmente in un angolino del suo ufficio.

Mettiamo il caso che tu sia un bambino che aspetta sulla scalina di uno scivolo, il suo turno per potersi divertire scivolando su di esso.

O senza tanti problemi, fai una passeggiata per schiarirti le idee sulla tua vita, più confusionaria di un cubo di Rubik nelle mani di uno stupido politico, sbalordito da se stesso per essere salito al governo.

Suppongo che tutte queste persone si guardino intorno, che tu ti guardi intorno anche solo per osservare un qualsiasi episodio che ti accada davanti agli occhi, o per guardare una persona che ti incuriosisce, magari sull'autobus o in una caffetteria all'angolo di casa tua.

Tutti si guardano intorno, chi con aria passiva senza fare nessun tipo di azione, chi invece con un atteggiamento attivo, fissando con un cipiglio sul volto e con occhi grandi ogni sguardo che incrocia per puro caso.

Spesso però capita vedere persone che sembrano tutte uguali, o almeno all'apparenza.

Se ti giri da un lato vedi una ragazza con un cellulare costoso tra le mani intenta a messaggiare con qualcuno, peccato che se solo alzasse lo sguardo si troverebbe davanti agli occhi, degli alberelli rigogliosi pronti a far sbocciare tanti fiori delicati.

Ma maledizione!

Quest'ultima cosa forse per la generazione di oggi mi sembra un tantino strana ed improbabile, quindi non avrei mai detto a quella ragazza di guardare quei boccioli.

No.

Ma almeno di stare attenta a non calpestare i bisognini di un benedettissimo cane, santo cielo!

Invece se guardi dall'altro lato potresti vedere un gruppetto di amici vestiti quasi tutti uguali, alla moda, con una t-shirt bianca e dei pantaloncini al ginocchio.

Una cosuccia però la vorrei dire...

Ed alzateveli che vi si vedono tutte le mutande! (Oh mio dio, gialle? Ma davvero?!)

Ah no, si porta cosi.

Hanno anche più o meno la stessa pettinatura che consiste in un ciuffo chilometrico che ogni due minuti tirano all'indietro.

Ma cosa hanno? Un disturbo maniaco-ossessivo?!

Se ci guardiamo attorno possiamo vedere una massa di identità tutte identiche l'una dall'altra, e paurose di avere anche solo una caratteristica diversa dal branco di pecore quali sono.

Ma poi...

Poi se guardi dritto potresti vedere una ragazza, una ragazza che viene definita la "pazza".

Una ragazza che è tutto furchè uguale agli altri.

Una ragazza con un senso dell'umorismo che arriva a vette così alte che non avete mai visto.

Una chiazza viola seduta in un banco infondo ad un'aula della scuola.

Una ragazza che vive attimo per attimo, riempiendo però ogni secondo di qualcosa di mai noioso.

Lei sono io.

E posso confermare che la mia vita è una commedia.

Peccato che scrissi quest'ultime parole prima che la verità venisse a galla.

Perché in fondo, sepolta sotto ogni commedia riposa sempre una tragedia.

Spazio noce:

Ma ciao!

Col prologo della storia spero di avervi attirati almeno un po'.

Spero vivamente di riuscire a concludere questo piccolo "viaggio" che ho intrapreso iniziando a scrivere questa storia, che vi dico, totalmente improvvisata Xd Xd.

Diciamo che ho solo uno schema generale, moooolto generale del tutto, ma devo anche dire che ogni giorno mi vengono idee, episodi da aggiungere, quindi se riesco a mantenere un buon ritmo di scrittura, questa storia sono sicura avrà una fine.

In questo prologo abbiamo visto un po' il pensiero molto generale della protagonista.

Che ne dite della cacchette che la gente calpesta per vedere il cellulare, dei ciuffi chilometrici e delle mutande ben visibili dei ragazzi? XdXd.

E poi insultano le ragazze se solo si vede la bretella del reggiseno. * Belen è entrata in chat con "mi è caduta la spallina" *

Adesso mi dileguo.

Aaah domandina al volo! Il guscio delle noci lo schiacciate con lo schiaccianoci oppure col bicchiere?

Chiedo per un'amica eh...

𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora