15. Starei offendendo la tua anguilla

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15. Starei offendendo la tua anguilla

"Accendi il microonde"

"Accendi quel cazzo di microonde"

"Accendi quel microonde, Alexa!"

E niente, la serata da Alix sta procedendo abbastanza bene.

"Alexa muoviti!" Si sente un tonfo.

Diciamo.

Alix ha proposto una serata "film e cibo" sul divano e tutti noi abbiamo accettato volentieri la sua idea, anche se stare più di dieci minuti ferma e seduta non mi elettrizza più di tanto, ma in fondo qualcosa di tranquillo potrebbe evitare di farmi cacciare nei guai come mio solito.

"ALEXA!"

Alix dalla cucina sta continuando ad urlare contro al suo assistente vocale dell'Amazon perché sembra non funzionare, mentre Roxane, i due fratelli e Rooney sono seduti sul divano.

Invece io sono seduta sulla poltrona da quando Alix ha lasciato il posto libero, perché per mia sfortuna l'unico posto non occupato sul divano per Rooney era proprio quello affianco a me.

Poichè Joel non si decideva a spostarsi dal suo posto perché dalla sua posizione avrebbe potuto appoggiare i piedi sul tavolino.

Leo stava appiccicato a Roxane quindi essendo un caso apparte non gliel'ho nemmeno chiesto di far spazio al suo amico.

E la mia amica è bloccata nelle grinfie del ciuffone.

Per qualche minuto ho sopportato la presenza ravvicinata di Rooney, dopodiché appena avuta l'opportunità ho preso posto sulla poltrona di Alix.

"ALEXAAAAA!".

"Mi sembra il caso di andare a controllare cosa stia succedendo in cucina" interviene la mia amica.

"Mi sembra il caso di andare di sopra in camera a testare il nuovo materasso di Alix" Leo accarezza il braccio di Roxane ricevendo un'alzata di sopracciglia da quest'ultima e una alzata di occhi al cielo da parte di Joel.

"A me sembra il caso di comportarti seriamente per una volta" quello col cappello rimprovera suo fratello. "E no come un uno che pensa col cazzo e piscia dal cervello".

"A me invece sembra il caso di prendere qualche birra dal frigo" intervengo.

"TI SMONTO!" altre urla dalla cucina.

"A me sembra il caso di fare silenzio" sbuffa Rooney alzando lo sguardo su di me.

"Ma hai sempre da ridire?" Gli chiedo.

Ogni minima cosa non gli è mai andata bene, se voleva qualcosa lui doveva averla come se fosse il padrone di questo mondo. Questa era una delle caratteristiche di quando era bambino, una caratteristica che però faceva contrasto con il suo viso sempre innocuo.

Una caratteristica che ad oggi ancora è predominante nel suo essere: quindi lui adesso vuole silenzio e silenzio ci deve stare.

"Forse" dice lentamente. "Mi stai confondendo con te stessa"

"Forse" ripeto seccata. "Si da il caso che ogni parola che dici urta il mio sistema nervoso" non muovo un solo muscolo.

"Fooorse" continua lui mentre Roxane si schiaffeggia il viso con una mano. "Si da il caso che a me dia fastidio anche il rumore del tuo respiro".

"Beh a me da fastidio l'intera tua essenza a partire dalla punta di quel pomodoro che hai-" qualcuno mi interrompe.

"Ehi!" Interviene Roxane. "Io" lo sottolinea per bene con la voce.

𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora