48. Natale

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Buona lettura

48. Natale

"MA FOSSE UNA VOLTA CHE TROVASSI IL MIO PERIZOMA!".

"CHANEL, PER FAVORE! AIUTAMI A CERCARE LA TEIERA!".

A prima mattina la gente già sta ad urlare, mentre io non riesco nemmeno a coincidere due pensieri logici.

Apro lentamente gli occhi per richiuderli subito dopo a causa della luce proveniente dalla finestra. Rotolo verso destra col cuscino che tengo stretto al petto, ma ahimè, cado sul pavimento.

Mi metto a sedere dolorante e guardandomi accanto ricordo dove ho dormito durante le ultime notti: su uno scomodissimo divano.

Intanto Roxane starà sonnecchiando nel nostro comodissimo letto. Ma non posso di certo lamentarmi poichè sono stata io a decidere di dormire in due stanze separate, cosa che mi ha costato la spina dorsale.

Sbuffo stropicciandomi gli occhi. Poi, mi alzo e poggio di nuovo il cuscino sul divano e dopodiché mi dirigo in cucina, da dove poco prima si sentivano le voci delle due donne di casa.

"Oh, buongiorno" mi dice mia madre per poi darmi di nuovo le spalle per posizionare la teiera sul fornello.

"Buongiorno, tesoro" mi sorride Chanel che è affacciata alla piccola finestra mentre fuma una sigaretta.

"Le hai trovate le mutande?" questa è la prima frase della giornata che pronuncio.

Chanel sogghigna facendomi un occhiolino, poi mi volto verso mia madre che intanto ci guarda scandalizzata.

"Buon Natale anche a te" mia madre mi guarda di traverso.

"Ah" mi massaggio una tempia. "Auguri" alterno lo sguardo tra le due donne.

Mi siedo ed inizio a fare colazione con il rimanente del dessert di ieri sera. 

"A che ora vai dalla tua amica?" mi domanda mia madre issando la teiera dal fornello.

Mi inizia a versare un goccio di tè ma faccio segno di non volerne. "Dopo colazione mi preparo ed inizio ad andare".

"è grave? Insomma..." interviene Chanel spegnendo la sigarette nel posacenere sul marmo della finestra.

Mordo una brioche. "Spero di no" quasi mi viene voglia di sputare il cibo che sto masticando, perchè ti appetito improvvisamente non ne ho più.

"Buongiorno" sento la voce di Roxane. "E buon Natale".

Nemmeno mi volto verso di lei.

"E dove vai? Non fai colazione?" le chiede mia madre.

"No, non ho fame e poi devo correre. Papà mi aspetta".

"Sicura di aver dormito bene, Roxy?" interviene Chanel.

"Insomma, avrei potuto dormire meglio".

"Che peccato" dico sornione avendo lo sguardo fisso sulla mia squisita brioche. "Io ho dormito una favola".

Poggio ciò che stavo mangiando nel piatto mentre sento il rumore della porta che sbatte, e i sospiri frustati delle due donne in cucina.

Dopo colazione sparecchio insieme a mia madre, mi affretto a lavarmi e a vestirmi ed uscire di casa con il regalo di Natale per Alix.

Il freddo mi fa intorpidire le mani, quindi mi affretto ad infilarle nelle tasche della giacca. Durante la notte sembra abbia nevicato ancora, perché l'asfalto è coperto da uno strato di soffice neve.

𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora