26. Non lo hai mai fatto per me

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26. Non lo hai mai fatto per me (NB: sì, anche io sono molto emozionata per la serietà del titolo).

"Ma perchè non trovo mai la scarpa sinistra?".

"Mi sta squillando il cellulare da dieci minuti, dove diamine è?".

Chi sono le persone che non trovano mai niente nella loro stanza? Ovviamente Roxane ed io.

È incredibile il fatto che io posi da qualche parte nel mondo, un oggetto o qualunque altra cosa fatta di materia,
ed ogni volta scompaia nel nulla.

Dovrei iniziare a considerare seriamente la teoria del fantasma formaggino, per quanto sia stupida.

Scaravento sul pavimento un portapenne poggiato sulla scrivania, un povero portapenne che in realtà non ha fatto niente di male, ma che è stato costretto ad essere bullizzato senza pietà dalla sottoscritta.

Non è possibile che continui a squillare il cellulare nella stanza, che io abbia messo a soqquadro la stanza, e nella stanza non ci sia il mio maledettissimo cellulare!

"Trovata!" la voce squillante di Roxane in questo preciso momento mi altera ancora di più.

"Cosa? La tua voglia di studiare?" domando voltandomi verso la sua direzione.

La trovo con la sua scarpa in una mano.

"No" sputa acida.

Saltella su un piede solo per potersela infilare nonostante a due centimetri di distanza da lei ci sia un comodissimo letto, anzi, per la precisione due.

Al terzo saltello perde l'equilibrio e casca sul materasso. Alza una gamba, allunga le braccia alle stringhe e finalmente mette la scarpa.

Scavalco il mio zaino lanciato sul pavimento un paio di ore fa dopo essere ritornata dall'università. "Dove devi andare?" affondo il ginocchio sul materasso del letto affianco a quello di Roxane.

"Devo incontrarmi con mio padre per la parte di retta università che mi deve" inclina il collo all'indietro guardandomi dalla sua visuale al contrario. "Torno non tra molto" si alza di scatto rimettendosi in piedi.

Annuisco. Giusto, dimenticavo che ogni tanto vede suo padre, ma spesso solo per questioni di denaro.

Il padre oramai lavora all'estero, se non ricordo male in Geramania.

Dopo il divorzio con Chanel si è trasferito dando una svolta alla sua vita, procreando una cosa di tipo tre figli maschi ed una femminuccia nata da poco.

All'epoca dei fatti promise alla figlia che le avrebbe fatto visita molto spesso, ma oramai viene a Parigi solo una volta al mese portando con sè qualche centinaio di euro, per aiutare economicamente Roxane e l'ex moglie per le spese universitarie, e per trascorrere mezzo pomeriggio con la figlia.

"Allora vado" la mia migliore amica indica la porta della nostra camera. "Papà mi starà già aspettando" sbuffa.

Non dovrebbe preoccuparsi per una persona che non la mette ma al primo posto.

Per quanto mi riguarda, lo farei aspettare anche tutta la vita (se non fosse staro per il denaro eh, preciso).

Esce dalla stanza ed io rimango da sola.

Mi siedo sul letto distendendo la schiena sul morbido materasso. Sospiro portandomi una mano sulla fronte.

Papà.

Non so cosa significa averne uno. Non l'ho mai saputo e mai lo potrò sapere, purtroppo.

Quando ero più piccolina mi ritrovavo a paragonare (anche se in silenzio) ne con Roxane.

𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora