4. Ragazzo yogurt

3.6K 296 816
                                    


4.Ragazzo yogurt

Quel maledetto era il mio inferno ogni giorno, e nonostante siano passati all'incirca sette anni da quei tempi, mi è impossibile non riconoscerlo.

Perchè anche se fisicamente è cresciuto, e la sua altezza in confronto alla mia è quella della Torre Eiffel, lo riconoscerei.

Il suo viso, anche se molto più maturo lo riconoscerei tra mille. Il suo sguardo, il suo sguardo non è cambiato per niente.

Sta camminando per il corridoio perpendicolare a quello mio e di Roxane; lo vedo andare verso altri due ragazzi.

"Claire? Claire tutto bene?"

Ignoro la mia amica e sbatto ancora una volta gli occhi per accertarmi che sia per davvero lui; lo vedo schiacciare il cinque ad uno dei ragazzi del gruppo.

Roxane sta per dire qualcosa ma io nemmeno le presto attenzione, troppo impegnata a raggiungere quel demonio a passo deciso, anche se zoppicando; a grandi passi azzero i metri che ci separano.

È di spalle quindi non mi vede, ma di sicuro la mia espressione, arrabbiata è dir poco, non è passata inosservata al ragazzo che in questo momento sta avendo una conversazione con Satana.

Il ragazzo si butta all'indietro il ciuffo di capelli lunghi e mi guarda confuso.

Si percepisce così tanto il desiderio che arde in me, nel voler spaccare qualsiasi cosa composto da atomi?

Dice qualcosa al demone, anche l'altro ragazzo del gruppo si gira verso di me, e per ultimo lui.

La sua espressione da sorridente si tramuta in un millisecondo in una di quelle sbigottite, schiude le labbra sempre di più ogni volta che mangio un centimetro che ci separa.

Tra noi abbiamo anche il modello de "L'Urlo" di Edvar Munch.

Fantastico!

"Pezzo di merda"

È la prima cosa che gli dico dopo anni che non ci vediamo.

"Schizzofrenica del cazzo" sibila tra i denti.

Schizzofrenica?

Schizzofrenica a me?

Io scrizzofenica?

Lo guardo infuriata dritto nei suoi occhi verdi ridotti in due microscopiche fessure. Una strana luce gli illumina il verde scuro delle sue iridi, come se fosse sorpreso nel vedermi; e come dargli torto? Lo stesso vale per me.

Tra tutte le università di tutta la città, proprio qui doveva venire.

Ha la mascella contratta, segno che anche lui sia arrabbiato ed infastidito nell'avermi incontrata.

Benissimo, almeno abbiamo una cosa in comune: non ci vogliamo vicino.

"Ma che succede?" Il ragazzo dal ciuffo lungo fa un passo avanti.

Gli do uno sguardo con la coda dell'occhio mentre il ragazzo dinanzi a me non distoglie gli occhi dai miei, ed io di certo ricambio la sua lunga occhiata con sicurezza.

"Claire!" Sento la voce di Roxane dietro di me e mi giro all'istante. "Che succede?"

"Ma infatti, che succede?" L'altro ragazzo del gruppo del demonio, un tipo con un berretto, interviene per la prima volta.

"Ma invece di chiedere tutti "che succede" gesticolo come se non ci fosse un domani. "Perchè non fate fuori questo deficente?" Domado spostando lo sguardo dalla mia migliore amica ai due ragazzi indicando il mio inferno.

𝐌𝐘 𝐋𝐈𝐅𝐄 𝐈𝐒 𝐀 𝐂𝐎𝐌𝐄𝐃𝐘|| 𝐂𝐎𝐌𝐏𝐋𝐄𝐓𝐀✔Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora