Cap.1

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Fine Agosto

Il sole mattutino inizia a toccarmi la pelle facendosi largo tra le veneziane colpendomi la faccia e disturbandomi il sonno, odio il caldo afoso e in generale l'estate. Sento il profumo delle brioches appena sfornate e del caffè che proviene dal piano inferiore.

Mia mamma come tutti i sabati mattina si sta dando da fare in cucina. Scendo le scale di corsa; il pigiama di raso è ancora appicciato al corpo per la sudata che ho fatto la notte prima. Mi sono svegliata prima del solito oggi a causa dell'afa, non aveva senso stare a letto ed aspettare...

Prima di voltare l'angolo della scala sento mia madre parlare al telefono riguardo a qualcosa.

"Dovremo fare i bagagli quindi?" il tono che usa è calmo ma da questo traspare un leggero velo di ansia. Mi accovaccio seduta sulle scale di marmo freddo impaziente di origliare il continuo di quella conversazione.

"Iris impazzirà" "Dovremo dirle tutto" il tono assume un'accezione preoccupata.

Riesco a sentire la curiosità pervadermi ogni cellula del corpo.

Cosa mi devono dire? Per cosa potrei impazzire? Ma soprattutto perché i bagagli?

Giro l'angolo, mia mamma mi dà le spalle mentre controlla qualcosa in padella sui fornelli. Il tavolo è imbandito, brioches, pancakes, succo d'arancia...

Mi cade l'occhio su un giornale di pergamena scura posto ai lati del tavolo e giuro, per un istante, di aver visto un'immagine muoversi, mi sfrego gli occhi ancora un po' assonnati pensando di aver immaginato tutto o ancora peggio che la mia vista stesse iniziando a farmi brutti scherzi. Mentre passo le mani sul viso accenno a mia mamma un buongiorno soffocato dai versi di uno sbadiglio.

"Buongiorno, dormito bene?" risponde lei con tono pacato.

"Si, a parte il caldo... sai quanto lo odio" sto ancora con le mani sugli occhi, continuo a rigirare le dita per scavarmi fin dentro le pupille.

"Su siediti cosa aspetti? Non ho fatto tutto questo per me eh" dice scherzosa.

Riapro gli occhi e istintivamente cerco il giornale sul tavolo per avere la conferma non stessi impazzendo, voglio rivederlo convinta che non avrei più visto nulla muoversi. Ispeziono avanti e indietro il lungo tavolo in vetro trasparente ma niente, non c'è traccia, è letteralmente sparito.

Sto forse impazzendo?

"Mamma mi era sembrato ci fosse un giornale quando sono scesa prima"

"Cos'è adesso hai voglia di leggere? È già tanto se apri un libro di scuola... a proposito li hai finiti i compiti?" mi beffeggia lei per poi aggiungere "non so cos'hai visto ma sul tavolo ti posso assicurare non c'era nessun giornale"

La guardo un attimo con fare stranito, sono sicura di aver visto un giornale. Insomma, l'avevo visto con i miei occhi. Ripenso un attimo all'immagine che avevo visto muoversi qualche minuto prima, è impossibile.

Mi convinco di stare impazzendo, probabilmente il caldo mi sta dando alla testa, è l'unica spiegazione plausibile.

Ci sediamo insieme a mangiare.

Dopo poco arriva anche mio padre.

"Ecco le mie due donne preferite"

"Perché quante ne hai?" lo beffeggia scherzosa mia mamma.

A tavola vedo i miei scambiarsi continue occhiate, i loro sguardi passano dalla preoccupazione alla tranquillità e viceversa con una velocità disarmante.

"Tutto bene voi due?" chiedo mentre addento una fetta di melone.

Vedo i loro sguardi incupirsi, si fermano l'uno incatenato nell'altro ma prima che possano dire qualsiasi cosa sento al piano superiore il mio IPhone squillare...

ReptiliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora