Cap.38

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Improvvisamente l'attenzione di noi tutti viene spostata verso il nuovo arrivato.

"Vi conoscete?" domanda dubbiosa Adela.

"I nostri genitori sono amici di vecchia data..." taglia corto Draco. Un'espressione del tutto infastidita prende piede sul suo volto.

Lo studio cercando di decifrare il suo comportamento.

"Un po' più di questo" specifica l'altro con fare allusivo "... ma suppongo si possano definire tali per il bene di tutti". Si siede con noi.

Il tono del giovane Griffiths è tagliente, si potrebbe definire carico di un profondo odio represso...

La mia curiosità si sposta inevitabilmente su entrambi. Faccio rimbalzare lo sguardo ad intermittenza: Draco-Thomas... Thomas-Draco.

"Bhe non mi presenti i tuoi amici?" chiede rivolgendosi a Draco prima di scandagliare tutti gli altri seduti vicino a lui. Conclude incastrando gli occhi in profondità dei miei. Un brivido. Una scarica di adrenalina.

"Hai perso la capacità di farlo da solo?" lo interroga infastidito Draco notando il pericoloso interesse che il suo 'amico', o meglio conoscente, riversa in me.

"Ciao, Pansy" esclama lei con fare flirtante.

"Incantano" gli risponde afferrandole la mano per imprimergli un leggero tocco di labbra che le suscita delle risatine da oca.

Torna a 'studiare' noi altri. Ci sentiamo quasi obbligati a presentarci.

Gli occhi di tutti gli studenti sono puntati verso di noi... bhe, verso al nuovo ed affascinante ragazzo che ha scelto di sedersi vicino a noi. Suppongo che possiamo definirci un target di interesse secondario ma inevitabile.

"Quindi voi due state insieme?" chiede Griffiths rivolto ad Adela e Blaise prima di iniziare ad assaggiare la cucina. "Wow, almeno qui servono ottimo cibo" esclama non appena assaggia l'agnello accompagnato dal soffice purè di patate dolci.

"Si" risponde Blaise marcando il territorio cingendo la vita di Adela per avvicinarla il più possibile a lui.

"Capisco... e tu invece?" si gira per chiedere maliziosamente passando allo scanner il mio corpo; quanto meno le parti disponibili alla sua vista mentre gioca con la carne nel piatto.

Accenno un' impercettibile sguardo triste verso Draco dalla durata di qualche millesimo di secondo, giusto il tempo di osservarlo veloce e ricordarmi il mio 'fallimento' con lui prima di riabbassarlo verso il piatto.

"Non sono così fortunata" mi limito a rispondere fredda senza alzare lo sguardo.

"Capisco"

Quella domanda mi ha profondamente segnata, colpita... dritta come un dardo velenoso capace di mandare in necrosi la parte residua delle mie emozioni.

Passiamo la cena tra domande, risposte e accenni. Vuole sapere quante più informazioni possibili. Ci chiede di Hogwarts, delle lezioni, di come ci troviamo li, di cosa si fa nel tempo libero,... insomma tutto quello che gli viene in mente; sembra quasi un interrogatorio a tratti...

Finita la cena, che quella sera si era prolungata più del solito, torniamo nelle nostre camere.

Io Adela e Mirea commentiamo la nuova recluta. Chiaramente è evidente a tutte il fascino che lascia trasparire. È carismatico, sicuro di se, coinvolgente ma nello stesso modo è anche pericoloso, avvolto da un alone di mistero. Più volte durante la cena abbiamo provato a domandargli qualche informazione in più sulla sua vita; il discorso veniva puntualmente evitato, aggirato quanto più possibile per poi essere spostato ad un altro campo di interesse.

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