Reptilia

Cap.30

Vuoto. Solo vuoto nei suoi occhi. È come se avessi preso una lama, l'avessi bagnata del veleno più potente del mondo e poi l'avessi conficcata lentamente nel petto fino a raggiungergli l'anima. Guardalo negli occhi, o anche solo in viso, mi mette a disagio, mi sento male... avrei potuto trovare mille altre forme, mille occasioni in cui avrei potuto scegliere di essere sincera con lui e confessare un simile segreto e invece...

...Invece avevo preferito nasconderlo, tenerlo per me, custodirlo come se pensassi che sarebbe stato sufficiente questo per cancellare il passato e non farlo mai venire a galla. Illusa. Draco era stato esplicito, aveva scelto lui per entrambi: io rappresentavo il passato, un errore che si sarebbe guardato bene dal non ri-commettere... non aveva raccontato a nessuno di me, di noi... anche perché era stato chiaro a ribadire il fatto che non ci fosse nessun 'noi'; la scuola non sapeva, ma perché allora tradirmi proprio ora? Dentro di me, una piccola parte, era a conoscenza del fatto che sarebbe stata solo questione di tempo prima che qualcuno, o qualcosa, avrebbe portato a galla la verità ma non ho mai voluto accettare a pieno la possibilità.

Non doveva andare così. Non doveva essere così però. Non doveva.

L'ho umiliato. L'ho fatto di fronte a tutti e Ced non lo meritava. Non ho potuto controllarmi per evitarlo, non ero in me ma questo non rappresenta sicuramente una giustificazione... quando ho scelto di scopare Draco ero cosciente, ero consenziente e soprattutto consapevole.

Il nodo nello stomaco cresce senza un freno. Percepisco le mie stesse interiora contorcersi dall'ansia.

So che è solo questione di tempo prima che la cosa finisca sulla bocca di tutti rincarando ancora di più la dose.

Sarei presto passata per la puttana della scuola, la troia di Malfoy ... l'ultima di una lunga serie, ma la verità è che non mi importa, con mio malgrado è la realtà dei fatti quella. Al momento la mia unica preoccupazione è il ragazzo seduto di fronte a me, ancora in silenzio, che mi fissa con disprezzo.

"Non ha più senso allora per me stare qui" rompe il silenzio secco alzandosi.

"Ti prego" gli afferro il braccio per trattenerlo.

Si gira di scatto limitandosi a guardarmi.

"Non serve aggiungere altro" afferra la mia mano per liberarsi dalla mia presa disgustato "hai già detto tutto quello che c'era da dire... anche se ammetto lo sospettassi già".

"Mi dispiace" mi limito a bisbigliare con lo sguardo basso. Le continue tacite lacrime hanno solcato ormai le mie guance facendo colare una marcata scia nera a causa del mascara.

"Suppongo ti debba ringraziare davvero" esclama Cedric rivolgendosi calmo verso Draco prima di uscire da quello stanzino improvvisato.

Rimango seduta, ancora turbata da tutta quella situazione.

Draco è in piedi. Una smorfia di consapevolezza divertita gli si dipinge in viso grazie a quelle parole. Si porta un bicchiere di whisky incendiario alle labbra soddisfatto, assaporando il sapore della vittoria.

Fisso il nulla per qualche secondo prima di avvertire la mano di Adela accarezzarmi il viso per asciugarmi i segni. Torno in me.

Mi sento avvolta da un brusio indefinito, interrotto a scatti dalla voce stridula di Pansy.

Non uno scambio di parole. Niente. Ho paura. Paura di dire qualcosa che avrebbe innescato un pianto senza fine.

Quella che avevo confessato era la verità ed io lo sapevo bene; dal tradimento sulla torre di astronomia sino all'ultima frase 'Ma non sono più innamorata di te'...

Ed è proprio quella a tormentarmi. Per quanto avessi cercato di non prestare attenzione ai segnali che le mie emozioni mi avevano mandato nei giorni precedenti, dentro di me sapevo bene non fossi più innamorata di Cedric; non sono triste per le mie parole ma per tutto il resto: ero stata tradita da Draco, ingannata... era questo il suo piano sin dall'inizio? Non si era vantato di me perché aspettava il momento per sferrarmi un colpo basso e farmi fare tutto a me?