Cap.49

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L'intatto letto mi chiama a lui, si offre di ospitare il mio sonno consolatore. Delusa, triste e con ancora le lacrime agli occhi cedo al richiamo. Ho paura di rovinare l'elegante completo matrimoniale in jacquard smeraldino e le pile di cuscini perfettamente allineate al millimetro ma il gonfiore dei miei occhi stanchi predomina sulla mia decisione finale.

Appoggio le scarpe ad un lato della stanza prima di adagiarmi delicatamente sul soffice materasso... soffice proprio come lo ricordavo, o per meglio dire proprio come l'avevo appena ricordato. Afferro una grossa coperta in lana ai piedi del letto e la tiro fin sotto al naso raggomitolandomi sotto al suo caldo abbraccio.

Il profumo di Draco è ovunque in questa stanza ma soprattutto sulla federa in pura seta; la sua colonia, la sua pelle,...

Le stesse pareti ne sono intrinseche. Inspiro profondamente mentre cado nel mondo di Morfeo avvolta dall'alone di Draco.

Pop!

"Miss Culligan"

"Miss ..."

Una voce delicata mi richiama interrompendo il mio sonno senza sogni. Mi sfrego gli occhi arricciandoli per trovarmi di fronte Boppy.

"Boppy..." esclamo a tratti sorpresa "cos- cosa ci fai qui?" chiedo preoccupata.

"Miss Malfoy ha detto a Boppy di avvisare Miss Culligan per la cena...".

Un momento di panico mi fa venire in mente la possibilità che io fossi in ritardo per la cena...

Avevano già iniziato senza di me? Cosa penseranno del fatto che non mi sia presentata? Perché Draco non mi ha svegliata?

Di scatto mi giro verso l'orologio in argento appeso al muro: le 18.30.

"... Boppy avvisa che sarà alle 19.00" precisa la dolce elfa.

Un sollievo. Ogni mio singolo muscolo passa dalla tensione all'allentamento nel giro di cinque minuti.

"Grazie Boppy".

E con lo stesso pop con cui è comparsa eccola smaterializzarsi in una densa nube dopo lo schiocco di dita.

Mi alzo ancora leggermente intontita... una doccia è ciò che più mi ci vuole per tornare presentabile.

Cerco nella stanza la figura di Draco; niente, nessuna traccia di lui. Mi avvicino al mio bagaglio in cerca di un cambio prima di raggiungere il bagno per farmi una doccia. Sono piegata alla ricerca di un vestito adeguato alla situazione, ginocchia a terra, quando lo sbattere dell'anta della porta rompe la quiete a cui mi ero abituata e mi fa sobbalzare per lo spavento.

Giro di scatto l'intero corpo verso di essa... Draco. Sta in piedi con le mani nelle tasche a guardarmi con una sorta di sufficienza.

"Prima che tu dica qualsiasi cosa... voglio che tu sappia che mi dispiace".

Deglutisce raggiungendomi. Non ho il tempo per pensare a cosa dire che si affretta a specificare "ma lo rifarei. Sai benissimo le mie ragioni e motivazioni in merito alla mia decisione".

Lo sguardo seccato che passa in rassegna la stanza prima di incastrarsi saldo al mio. È a pochi centimetri da me.

"Perché tutto il resto? Perché mi hai portata qui allora?" domando sconsolata ancora in ginocchio.

"I sentimenti che provo per te sono un'arma a doppio taglio... averti vicina significa averti al sicuro. Stanno facendo pressione perché io entri nella cerchia ristretta del signore oscuro, perché io mi decida finalmente a prendere il marchio e ti lascio solo immaginare..." un momento di esitazione nella sua voce piatta fa traballare la frase prima di deglutire seccato "... la moltitudine di metodi che potrebbero utilizzare per farmi cedere il prima possibile a questa richiesta".

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