Cap.65

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L'assenza di Draco nella mia vita si fa sempre più routine. Ormai incrocio la sua figura solo a lezione, senza che mai mi rivolga la parola. Ogni volta una lama si infila nel cuore. Ogni giorno che passa fa sempre un pò meno male.

Anche il mio peso migliora; tra il ricostituente e il cibo.

Da che ero abituata ad assaporare con lui ogni singolo momento del giorno, e soprattutto della notte, piano piano mi sto abituando alla mia solitudine.

Adela, Mirea e ... Thomas.

Già, Thomas. Dopo un allontanamento forzato per evitare problemi con Draco il nostro riavvicinamento era inevitabile, quasi scontato.

Adela e Mirea riempiono le mie giornate senza pretendere troppo da me mentre Thomas consola le mie notti insonni.

Ho paura ad addormentarmi; incubi sinistri mi fanno svegliare in preda a dolori atroci nel cuore della notte. Nella migliore delle ipotesi mi risveglio in un bagno di sudore in camera mia. Nella peggiore in qualche corridoio freddo e buio con segni di graffi autoindotti su braccia e gambe.

Per quanto io possa sforzarmi di ricordare cosa turbi le mie notti però, è un'operazione che mi richiede troppo sforzo; spesso talmente tanto da provocarmi lancinanti mal di testa. Tutto è come assopito e confuso. Strano, di solito era tutto meno che confuso: i sogni erano reali, vivi... io li vivevo, ma soprattutto, li ricordavo.

Ed è proprio così che ho iniziato a ricostruire un legame con Thomas; dopo essermi ritrovata in un corridoio dell'ala proibita di Hogwarts. Cosa ci facesse lì anche lui, volontariamente, non mi è dato saperlo ma ringrazio ci fosse.

Da quel momento i nostri taciti appuntamenti notturni sono una delle poche consolazioni che la vita ha da offrirmi. Mi tiene d'occhio mentre abbozzo dei leggeri pisolini di qualche ora, fumiamo o semplicemente chiacchieriamo per far passare il tempo. All'alba ci salutiamo per raggiungere i rispettivi dormitori rinnovando l'appuntamento alla medesima sera. E così via, notte dopo notte.

Di giorno raramente lo vedo a lezione ed ogni volta che provo a chiedergli il perché risponde vagamente che ha semplicemente altri compiti da svolgere in accordo con il piano scolastico sottoposto dai suoi genitori.

Strano, molto strano se non fosse che gli stessi professori non spiccichino parole di critica a riguardo.

Un tacito accordo? ... e pensare che per un mesetto di vacanza io mi sono beccata ramanzine e penalizzazioni.

Un'altra mattina scandita dal tenue sole primaverile di fine Marzo ha inizio.

Le mie notti insonni tutto sommato avevano un risvolto positivo.

Ogni mattina aspettavamo l'alba insieme ed ogni mattina l'alba arrivava sempre prima. I colori erano man mano più caldi e nitidi, segno che l'estate sta arrivando.

Lo spettacolo che la natura ha deciso di regalarci oggi è senza dubbio uno dei più belli mai visti finora motivo per cui decidiamo di trattenerci più del previsto e non solo...

"Andiamo in cortile" esclamo entusiasta afferrando il braccio di Thomas ancora leggermente fatto buttato contro la parete.

Ho voglia di assaporare la primavera. Ho voglia di viverla senza passare attraverso i vetri di un corridoio o di una stanza.

"Con un entusiasmo del genere non posso rifiutare" mi risponde lui cianciugando le parole in bocca.

Le 6.35 ed un cortile vuoto, illuminato alla perfezione dai tiepidi raggi del sole. Solo noi.

Lo sguardo di Thomas è fisso su di me, soddisfatto.

O fatto?

Negli ultimi mesi raramente sono uscita dal castello, dalla mia comfort-zone ma le cose devono cambiare e questo era senza dubbio un primo importante passo verso questa direzione.

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