Cap.17

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Mangio tranquillamente cercando di non incrociare mai lo sguardo di Draco che sento fisso su di me.

"Tutto bene Iris?" mi chiede Cedric preoccupato. Annuisco mentre affondo la forchetta nel pasticcio di patate ormai freddo.

Le mie amiche richiamano la mia attenzione mentre si alzano dopo aver finito di mangiare.

"Ci vediamo dopo" mimo a labiale verso di loro salutandole.

Mi sono seduta vicino a lui, nel tavolo della sua casa... e non potrei sentirmi più fuori luogo di così. Non che non trovi simpatici i suoi amici anzi, ma dentro me è come se sentissi una vocina sussurrarmi di aver fatto la cosa sbagliata e non capisco perché. Credo che Ced si sia accorto della sensazione di disagio che provo...

"Vieni con me" mi ordina dolcemente porgendomi la mano

Lo guardo un attimo per cercare di capire le sue intenzioni prima di accettare. Gli afferro il palmo mentre ci alziamo dal tavolo lasciando la sala ormai già quasi deserta.

Mi tira per il braccio correndo avanti a me trascinandomi per la scuola in lungo e in largo. D'un tratto ci fermiamo all'inizio di un corridoio dell'ultimo piano. Ho il fiatone mentre respiro ad affanni.

"Chiudi gli occhi"

Sorrido facendo ciò che mi era appena stato richiesto. Si allontana da me lasciandomi da sola in quel corridoio buio.

"Ced? Dove vai?" lo interrogo preoccupata mentre sto per riaprire lo sguardo "Non aprirli" mi riprende scherzosamente "... arrivo subito, aspettami qui. Con gli occhi chiusi mi raccomando".

Strizzo la vista mentre cerco di spiare qualcosa con la coda di uno dei due. Vedo poco, del resto è tutto buio...

Dopo qualche minuto, percepisco la sua presenza raggiungermi da dietro portando entrambe le mani sui miei occhi come per assicurarsi che li tenga chiusi davvero.

"Ti guido io" mi sussurra dolcemente all'orecchio provocandomi brividi di piacere lungo tutta la schiena.

Sorrido nervosamente mentre il suo corpo si attacca al mio. Avverto la sua presenza spingermi all'altezza della zona lombare.

Facciamo giusto qualche passo per voltare l'angolo prima di fermarci nuovamente...

"So che non è nulla di speciale ma..."

Non completa la frase, si limita semplicemente a rimuovere le delicate dita dai miei occhi. Non sto più nella pelle, la curiosità mi sta uccidendo.

"...aprili pure ora". È ancora dietro di me quando allento la presa delle palpebre per permettermi di vedere: rimango senza parole per il romantico scenario che mi trovo davanti.

La luce delle candele illumina il percorso che conduce ad una capanna creata rudimentalmente con solo delle sedie ed un lenzuolo, una serie di coperte impilate una sopra l'altra stanno sotto per creare un confortevole giaciglio. Un incantesimo illumina contornando perfettamente l'ingresso del 'rifugio'.

 Un incantesimo illumina contornando perfettamente l'ingresso del 'rifugio'

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