Iris Culligan, Draco Malfoy.
Sottomissione, sesso e possesso...
Ma si può cambiare un destino che è già stato scritto?
🔴 ATTENZIONE 🔴
La storia contiene elementi non adatti ad un pubblico sensibile tra cui:
- atti s...
Asciugo gli occhi sfregandomi il viso con la manica del maglioncino di cotone mentre tiro su con il naso singhiozzando.
La testa che pulsa provocandomi un male lancinante è ora il dolore peggiore. Cerco di calmarmi un attimo prima di scendere da lì sopra rallentando dapprima il respiro.
Afferro il corrimano della lunga scala a chiocciola ispirando stanca.
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Devo essere al lago nero tra mezzora, Cedric mi aspetta.
Passeggio con apparente aria tranquilla attraversando la scuola quando la voce delle due mie amiche mi riporta la mente alla realtà.
"Iris" gridano da uno dei giardini in coro correndo verso di me
"Quando sei arrivata?" mi chiede Mirea. "Qualche ora fa ormai" gli sorrido.
"E perché non sei venuta da noi?" mi chiede Adela insospettita
"Perché eravate alla partita, che era già iniziata ... non aveva senso venire li" rispondo lanciando un'occhiata ad Adela come per far intendere di non andare oltre
"E che hai fatto?" si incuriosisce Mirea
"Ero sulla torre di Astronomia fino ad ora"
"A fare?"
"Ammiravo il panorama.... Ah ed ora se volete scusarmi ho un appuntamento con Cedric al lago nero" svio il discorso da quell'aria tesa che si era appena venuta a creare saltellando intorno a loro
"Cedric?" mi chiedono sconcertate strillando per la sorpresa
"Abbassate la voce" rido un attimo divertita dalla loro reazione "ci vediamo solo per parlare"
"Vogliamo sapere tutto poi" specifica Adela "Anch'io Adela... voglio sapere tutto delle tue notti con Blaise nella nostra camera" le lancio uno sguardo più che malizioso prima di scoppiare in una fragorosa risata.
"Ci vediamo a cena" mi interrompe lei sorridente.
"A dopo".
Le saluto entrambe prima di rendermi conto dell'ora.
Le 18.15; ora sono in ritardo... ho completamente perso di vista l'orario, speriamo Ced non sia già li.
Accelero il passo fino a farmi venire il fiatone. Le giornate stanno iniziando ad accorciarsi, il sole ormai non si vede nemmeno più in cielo, è sparito dietro l'orizzonte.
Un caldo bagliore arancione avvolge le nuvole e gli alberi offrendo un panorama mozzafiato.
Ho il cuore che batte a mille per la corsa che ho appena fatto.
Arrivo a ridosso della nostra sponda ed eccolo li. Sta in piedi a lanciare sassi sul filo dell'acqua con lo scopo di farli rimbalzare quante più volte possibili.
"Ced" grido sventolando la mano per salutarlo da lontano mentre gli corro incontro. Si gira non appena sente il suo nome con un sorriso a trentadue denti salutandomi di rimando.