Cap.53

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24 Dicembre

Una giornata tranquilla ed eccitante sta cominciando tra le calde luci del mattino che filtrano tra le finestre. Il freddo del clima esterno brina leggermente le vetrate della camera di Draco. Le adorna di riflessi ghiacciati attraverso i quali i flebili raggi solari filtrano creando giochi luminosi che si riflettono per le pareti dell'intera stanza.

"Buongiorno" la tranquilla voce alla mia destra richiama l'attenzione dal quel momento perfettamente idilliaco.

"Buongiorno" sussurro piano come ad aver paura di poterlo rovinare. Mi avvicino ancora di più a lui. Voglio sentirlo, voglio sentirlo vicino a me quanto più possibile... vorrei poter sprofondare in lui, nelle sue braccia.

Godere di quel momento. Fin troppo bello per essere vero.

La sua morbida pelle candida a contatto con la mia, nessun vestito... solo noi.

Chiudo gli occhi assaporando ogni frazione di millisecondo con lui.

Un ticchettio infastidisce la mia mente costringendomi a girarmi verso di lui. Lì, sul davanzale della finestra brinata Ophelia sta beccando mentre tiene salda una busta. Guardo Draco un attimo preoccupata prima di avvolgermi la calda coperta attorno al corpo nudo per alzarmi e raggiungerla.

La annodo come uno di quei teli estivi dopo una giornata di mare trascinandola con me. L'occhio di Draco mi segue vigile senza perdermi di vista. È come se mi stesse ammirando, come se stesse ammirando il primo premio di una gara. Gli occhi lasciano trasparire la sua brama di me.

Oddio spero che lui non ne noti la medesima in me

Mi avvicino alla finestra aprendola. La fredda brezza mi colpisce la pelle nuda provocandomi brividi lungo tutto il corpo.

Afferro la lettera dal becco di Ophelia e, dopo un buffetto leggero sulla sua testolina morbida, richiudo la finestra ammirandola riprender il volo leggiadra.

"Chi è?" chiede la voce di Draco che mi ha ormai raggiunta in piedi dietro di me.

Avverto il suo mento poggiarsi sulla mia spalla nuda assaporare la traccia che i brividi provocati dal freddo avevano appena lasciato su di me. I suoi occhi intenti a carpire la minima informazione in merito al mittente.

Giro la busta verso il fronte per rivelare lo stemma degli Zabini.

"Perchè Zabini dovrebbe scriverti?" chiede seccato

"Forse perché Adela sta da loro per le feste proprio come io sto con te?" rispondo divertita dalla sua leggera gelosia mentre sollevo il sigillo ceralaccato per aprire la busta.

Silenzio.

Cara Iris,

non vedo l'ora di vederti questa sera... non vedo l'ora di farti vedere il mio vestito. E ovviamente io di vedere il tuo.

Spero che con Draco vada tutto bene.

Un abbraccio,

Adela & Blaise

"Perchè non dovrebbe andare bene con me scusa?" domanda abbastanza seccato dopo aver letto lui stesso la lettera inviata dalla mia amica.

"Non lo so Draco.. forse perché tra di noi di solito succede sempre qualcosa?" domando ironicamente usando un tono leggermente sfacciato.

"Sarà..." taglia corto lui.

Non ho voglia di litigare ne di creare precedenti di litigio: oggi deve essere una bella giornata. Punto.

"Vieni in doccia con me?" chiedo lasciando cadere la pesante coperta ai mie piedi.

I suoi occhi corrono lungo il perimetro della mia pelle come se non l'avessero mai vista prima d'ora. La studiano, la ammirano.

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