Apro gli occhi svegliata dal profumo di brioches appena sfornate. Sul tavolino in marmo bianco, poco più giù del letto, un vassoio con croissant, cappuccino e succo d'arancia. Mi manca quel tipo di colazione.
Come fa la scuola a sapere che ne vado matta?
Il camino ancora acceso non aveva smesso di scoppiettare per tutta la notte donandomi quella sensazione di tranquillità di cui avevo bisogno. Mi alzo lentamente stropicciandomi gli occhi per raggiungere la mia colazione.
Afferro una brioche strapiena di zucchero a velo. La addento e mi imbianco bocca e pigiama. Al solito insomma.
Mi guardo le gambe divertita da quella situazione iniziando a tirare il tessuto dei pantaloni per scrollare via la dolce patina bianca. Continuo a mangiare e bere soddisfatta di quelle prelibatezze.
Non ho lezione stamattina quindi posso godermi tranquillamente la stanza ancora per un po'.
Finisco con molta calma per poi iniziare a prepararmi. Mi sfilo il pigiama lasciandolo sul letto... è della stanza dopo tutto.
Mi rimetto i vestiti pesanti che avevo indossato la notte precedente per vagare nella scuola. Mi devo dare assolutamente una pettinata prima di uscire da lì o gli studenti, ed i professori, avrebbero sicuramente fatto domande.
Raggiungo uno specchio per rendermi quanto meno presentabile. Alzo lo sguardo cercando il mio riflesso ed è lì che rimango sconvolta.
Per un momento è come se le mani di Draco stessero ancora stringendo sul mio collo. Ne vedo solo i segni violacei ma la percezione ed il ricordo che provocano in me mi fanno istintivamente portare le mani per coprirli dalla mia vista. Deglutisco. L'ansia per la notte passata si fa largo in me. posso cercare di dimenticare quanto voglia ma, almeno per i giorni successivi, il mio corpo mi avrebbe ricordato l'enorme cazzata che avevo fatto la notte prima.
Porto i capelli in avanti per coprire quanto più possibile come se bastasse quello per cancellare l'errore. Mi dirigo verso l'uscita. Chiudo la porta dietro di me iniziando a camminare a passo svelto. Finalmente, all'alba delle 10.30 di mattina, raggiungo la sala comune. Sto per salire in camera quando la voce del mio aguzzino mi fa gelare il sangue
"Dove cazzo sei stata?" chiede Draco.
È seduto sul divanetto in pelle con addosso una tuta mentre tiene in mano un bicchierino di alcol. Gli occhi gonfi persi nel vuoto scavati dalle occhiaie come se non dormisse da giorni.
Faccio finta di niente continuando a salire i gradini. Apro la porta e mi rintano in camera mia. Adela sta ancora dormendo. Di Blaise invece nessuna traccia. Probabilmente sarà già uscito per gli allenamenti di Quidditch... strano che Draco non sia andato con lui.
Non ho neanche il tempo di rilassarmi un secondo prima di sentire bussare qualcuno da fuori la porta. Il tempo di raggiungere per chiedere chi fosse che...
"Apri questa cazzo di porta, so che sei lì dentro"
Draco Malfoy.
"Vattene Draco... hai gli allenamenti di Quidditch" soffoco le lacrime.
"Non me ne frega un cazzo di quel gioco Iris apri la porta. ORA"
"Trovati qualcos'altro da fare allora ma lasciami stare"
"Apri cazzo, non costringermi ad usare la magia"
I colpi sulla porta sono più decisi e potenti quasi come se volesse sfondarla.
Dal nulla una voce assonnata mi fa girare verso il letto
"Si può sapere che casino stai facendo... proprio oggi che potevamo dormire" mi chiede Adela tra gli sbadigli sbuffando

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Reptilia
FanficIris Culligan, Draco Malfoy. Sottomissione, sesso e possesso... Ma si può cambiare un destino che è già stato scritto? 🔴 ATTENZIONE 🔴 La storia contiene elementi non adatti ad un pubblico sensibile tra cui: - atti s...