Il dolore all'inguine è insopportabile, tanto che mi costringe inconsciamente ad abbassare lo sguardo verso la zona incriminata. Cazzo. Probabilmente la ferita si è riaperta per la tensione muscolare dovuta a quei pochi passi fatti fino ad ora. Osservo preoccupata la chiazza di sangue scuro espandersi sul tessuto dei jeans macchiandoli. Non sono mai stata più grata di indossare la lunga toga nera di quel momento. D'un tratto decido di passare in infermeria da madama Pomfrey prima di raggiungere la mia camera, sicuramente lei avrà un rimedio più efficace di qualsiasi medicazione mi potrei mai fare io stessa.
Busso tre colpi sul grande portone in legno di faggio. Nessuna risposta.
"È permesso?" chiedo socchiudendo la porta per entrare in punta di piedi cercando di non disturbare.
Scruto l'interno per rintracciare l'infermiera tra i lettini vuoti e i divisori in tessuto chiaro messi a mo di separè nella stanza.
"Prego prego" mi risponde la donna impegnata a trafficare spostando alcune boccette da uno scaffale ad un altro.
Vedo muoversi solo la sua ombra dietro all'ultimo paravento in fondo alla sala. Mi avvicino tenendomi ben chiusa la toga. Ho l'ansia possa aprirsi ad ogni mio singolo passo.
"Come posso aiutarti cara?" mi chiede dolcemente raggiungendomi.
"Buongiorno madama Pomfrey, mi chiedevo se avesse un rimedio contro ... i tagli" le chiedo cercando di sembrare il più calma e rilassata possibile per destare il minimo sospetto.
Mi scruta un attimo con i grandi occhi azzurri.
"È successo qualcosa?"
"Nulla di grave, ho una ferita che non riesco a far rimarginare" provo a rassicurarla
"Mmm vediamo cosa posso fare per te"
Rimango ferma in quell'esatta posizione mentre ascolto il rumore dei suoi tacchi raggiungere un comodino poco più in la.
"Ecco" esclama soddisfatta tirando fuori un barattolo in vetro trasparente abbastanza grande contenente una fanghiglia melmosa.
Si appoggia ad uno dei tavolini ai piedi del lettino più vicino per svitare il vaso prima di richiamare a lei tramite un incantesimo, un vasetto più piccolo.
Fa sprofondare un cucchiaio per prelevare una modesta quantità di poltiglia e trasferirla mentre si raccomanda sul suo utilizzo: "La pelle deve essere pulita, va spalmato almeno una volta al giorno... due se il taglio è profondo. L'odore non è dei migliori lo so ma fa il suo lavoro egregiamente. Una volta applicato bendalo con una semplice garza e mi raccomando lascia traspirare il più possibile la ferita" conclude riavvitando entrambi i barattoli prima di porgermi il più piccolo.
"Grazie"
"Bada bene però... l'unguento potrebbe comunque far lasciare una cicatrice"
Le sorrido per ringraziarla, questa volta solo con lo sguardo. Mi giro verso la porta ed esco da li tenendo saldo il contenitore sforzandomi di far notare il meno possibile la mia sofferenza.
Raggiungo i sotterranei... non vedo l'ora di arrivare in camera mia.
Apro la porta. Trovo Adela indaffarata ad armeggiare vestiti. È in piedi di fronte all'armadio, prende capi dal guardaroba, li studia per qualche secondo per poi gettarli a terra sul pavimento sbuffando...
"Tutto bene qui?" chiedo divertita mentre mi richiudo la porta alle spalle senza staccare il contatto visivo dalla scena che stava avvenendo in quella stanza.
"Oh Iris scusami" si accorge della mia presenza "... si, si è che-" si ferma un attimo per inspirare a pieni polmoni prima di gridare eccitata tutto d'un fiato "Blaise mi ha chiesto di andare a conoscere i suoi nel fine settimana! Non so che mettermi..."
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Reptilia
FanficIris Culligan, Draco Malfoy. Sottomissione, sesso e possesso... Ma si può cambiare un destino che è già stato scritto? 🔴 ATTENZIONE 🔴 La storia contiene elementi non adatti ad un pubblico sensibile tra cui: - atti s...