Cap.27

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Iniziamo a discutere i dettagli quella stessa sera; dalla location a chi si sarebbe occupato di fare cosa...

"La sala comune?" propone Mirea

"Ho un idea migliore... perché non chiediamo aiuto alla scuola stessa?" propongo soddisfatta con aria di mistero

Gli sguardi della cerchia seduta a quel tavolo sono rivolti tutti verso di me...

"La stanza delle necessità" rispondo ovvia prima di aggiungere "Non dovremo fare nulla se non qualche ritocco, troveremo tutto semplicemente al suo interno"

"È un idea geniale" interviene Adela

"È un idea ridicola..." sputa Draco rompendo il suo silenzio "... non vorrai di certo invitare tutta la scuola, la nostra sala comune va più che bene"

Restiamo tutti ammutoliti da quella uscita fastidiosa.

"Io porto comunque l'alcol, non si sa mai" specifica Blaise interrompendo l'imbarazzo prima di scoppiare a ridere fragorosamente assieme a tutti noi ... bhe tutti tranne Draco.

"Bene allora è deciso. Se volete scusarmi vado ad invitare il mio ragazzo e poi a letto" annuncio rivolgendo un'occhiata di sfida a Draco alzandomi dalla lunga panca. Mi aiuto con le braccia che fanno forza sul tavolo. Mentre sono ormai in piedi rivolgo lo sguardo verso Adela "ci vediamo dopo in camera noi"

Annuisce.

"Notte"

Corro verso Cedric in mezzo alle lunghe tavolate. È seduto con gli altri giocatori della sua squadra a parlare di tecniche e strategie di gioco. Arrivo piano da dietro , quasi di soppiatto...

"Buonasera...Posso rubarvelo un secondo?" chiedo timidamente piegandomi con il busto per raggiungere l'altezza dei ragazzi seduti. Finisco per poggiare la testa sulla spalla di Cedric.

"Iris" esclama sorpreso non appena percepisce il contatto con il mio viso realizzando chi fossi dalla voce

"Iris, buonasera..." mi salutano in coro i suoi amici "...è tutto tuo"

Sorrido per ringraziarli.

Cedric si alza per raggiungermi in piedi.

"È successo qualcosa?" mi chiede preoccupato afferrandomi le mani tra le sue. Le stringe forte.

"No nulla, tranquillo ... è solo che abbiamo organizzato una festa per domani sera e volevo chiederti di venire con me. So che visto quello che è successo oggi non è-"

"Ci sarò sicuramente" mi interrompe lui tranquillo imprimendomi un lungo e caldo bacio. Mi guarda negli occhi qualche istante come per assicurarsi che avessi capito forte e chiaro.

"Se volete venire anche voi ragazzi ... siete i benvenuti" mi preoccupo di informare anche gli amici di Cedric che non ci avevano tolto gli occhi di dosso curiosi di ascoltare la nostra conversazione .

"Grazie Iris" rispondono loro imbarazzati

Torno con lo sguardo su Cedric prima di ridere insieme.

"Allora io vado in camera, vedi di rimanere tutto intero per favore" mi raccomando avvicinando il mio viso al suo. Lui capisce subito il mio intento; si avvinghia a me non lasciandomi scampo: la mano sulla mia natica destra stringeva a rimarcare il territorio mentre la sua lingua è impegnata ad avvinghiarsi alla mia.

"A domani"

Arrivo in camera esausta da quella giornata; una doccia rilassante è tutto quello di cui ho bisogno. Getto a terra in un angolo la sacca, raggiungo il bagno lasciando una scia di vestiti che parte dal mio letto fino alla doccia.

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