Le braccia di Draco mi avvolgono a lui sorreggendo il mio peso senza troppi problemi. Una mano dietro la schiena a sorreggermi il busto mentre l'altra impegnata nella fossa poplitea per alzarmi le gambe da terra.
È preoccupato, glielo leggo in faccia.
"Drac-" tento di intraprendere una conversazione per chiedergli di spiegarmi ma fatico perfino a parlare. I muscoli del mio corpo scattano incontrollati rendendomi difficoltoso formulare una frase di senso compiuto senza dovermi interrompere costantemente.
"Sh, tranquilla. Iris" mi sussurra calmo in fronte. Le sue parole mi sanno come un caldo bacio della buona notte. Ma nello stesso tempo lo odio, odio come lui sia in grado di distruggermi e ricompormi così bene allo stesso tempo. Odio essere così vulnerabile a lui ma allo stesso luogo lo amo.
"La bacchetta" intima a Thomas facendo segno di porgergliela. Il tono della voce è più duro, nulla a che vedere con quello che ha appena usato con me.
Ho gli occhi chiusi per via di un altro spasmo quando la calda voce di Draco tocca il mio lobo "tieniti a me" sussurra.
Non ho il tempo di metabolizzare quelle parole quando avverto un tornado scombussolarmi le viscere.
Ci stiamo smaterializzando. Scatto chiudendomi un pò più a riccio rannicchiata nel petto di Draco, nel mio posto sicuro. Credo di esserne intimorita per questa cosa, ho letto di maghi che hanno avuto problemi con questo tipo di magia... pezzi mancanti e robe varie.
"No, Draco non lo permetterebbe mai. Sa quello che fa, lo so" ripeto tra me e me, o forse più nella mia testa, scacciando i possibili scenari dai disastrosi risultati a cui avevo pensato fino ad ora.
Un guardingo sorrisino compiaciuto gli colora le guance mettendo in evidenza gli zigomi. Ed è solo ora che realizzo quanto il suo viso si sia smagrito negli ultimi mesi. Non ci avevo fatto caso prima d'ora.
Un tonfo mi fa perdere il fiato, un po come quando voli in picchiata verso il basso con la scopa.
"Madama Pomfrey" il grido di Draco mi costringe a sbarrare gli occhi per lo spavento solo per rendermi conto di aver raggiunto l'infermeria.
"Madama Pomfrey" grida di nuovo.
Un ticchettio di scarpe con il tacco si fa strada verso di noi. Osservo la figura sgranata attraverso il vetro soffiato della porta in legno dell'infermeria raggiungerci a fatica in preda ai miei spasmi che non accennano a scomparire.
"Signor Malfoy, così sveglierà tutto il piano" intima la voce assonnata dell'infermiera dopo aver aperto la porta quanto basta per riceverci.
"La deve aiutare"
"Per tutti i draghi" esclama la donna portando l'attenzione su di me ed osservando i miei scatti sconnessi "Cosa le è successo?"
"Devo portare Silente qui, la prego l'aiuti" taglia corto Draco come se non ci fosse un secondo da perdere.
La Pomfrey spalanca la porta facendoci strada verso un lettino vuoto.
"Venga, la porti qui" fa cenno a Draco di raggiungerla e di appoggiarmi su quel materasso.
"Grazie" esclama a risposta il biondo che senza farselo ripetere due volte la raggiunge adagiandomi delicatamente prima di proseguire "le dia qualcosa per gli spasmi, la prego, le spiegherò tutto ma devo trovare prima Silente"
Lo guardo allontanarsi verso l'uscita. Il tono preoccupato.
"Draco" sussurro; capisco che mi ha sentita perché si gira verso di me cercando il mio sguardo provato "per quel che vale, ti amo nonostante tutto" confesso facendo riferimento alla conversazione intrapresa da Thomas qualche ora prima.
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Reptilia
FanficIris Culligan, Draco Malfoy. Sottomissione, sesso e possesso... Ma si può cambiare un destino che è già stato scritto? 🔴 ATTENZIONE 🔴 La storia contiene elementi non adatti ad un pubblico sensibile tra cui: - atti s...