Cap.75

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Sgattaiolo furtiva in punta di piedi per i freddi e bui corridoi del dormitorio. Cerco di fare il più piano e silenziosamente possibile sforzandomi perfino di trattenere il respiro affannato per la scarica di adrenalina di quest'azione del tutto 'fuorilegge'. Se Gazza dovesse beccarmi in una delle sue ronde notturne so benissimo non finirebbe bene.

Mi guardo intorno ossessivamente mentre controllo di non finire in nessun raggio visivo di qualche mio compagno di casa eccessivamente spione, o forse dovrei dire compagna visto che il mio pensiero più grande, in questo momento, è rivolto a Pansy. I nostri trascorsi non sono proprio dei migliori e scommetto qualsiasi cosa che se mai dovesse beccarmi, non ci penserebbe due volte a mettermi nei pasticci anche a costo di finirci risucchiata di rimando lei stessa.

Noto le ombre sfuggenti di alcuni studenti intenti a tornare nelle loro camere dopo la festa. Un sorriso carico di gelosia mi modella il viso al solo pensiero di quanto possano ritenersi fortunati.

"Non riesci a dormire Iris?"

La voce di Blaise risuona nella sala comune. Espiro sollevata nel sapere di essere stata beccata da lui, non farebbe mai la spia. Mi giro di rimando per sorridergli rimanendo sorpresa dalla mancanza della mia amica al suo fianco. E lui lo nota solo grazie alla mia espressione dubbiosa tant'è che si affretta a specificare "Immagino ti abbia già dato la notizia" si ferma dandomi il tempo di metabolizzare.

Ma certo, il fidanzamento ed il bellissimo anello. Come vorrei che Draco-

-Cosa? NO, non voglio nulla da lui.

Scaccio nemmeno troppo velatamente l'immagine che il mio cervello ha appena partorito: Draco in ginocchio con un bellissimo anello di diamanti tra le mani.

Blaise mi guarda dubbioso notando il mio intento forse dimostrato eccessivamente prima di proseguire "la porto in Italia due giorni per festeggiare"

"Fate bene, ma come mai sei qui tu?"

"Sono venuto a prendere questi" mi fa sapere sventolando un paio di pezzi di carta tra le mani "lei è fuori che mi aspetta"

Mi avvicino per leggere meglio, sono biglietti. la mia espressione incredula e stranita mi anticipa ancora una volta tant'è che il ragazzo di fronte a me in una risata esclama "Esperienza babbana Iris, ne hai parlato così tanto bene che era inevitabile Adela volesse provarla lei stessa"

Scoppiamo entrambi in una fragorosa e naturale risata incuranti dell'orario o tanto meno del rischio di essere scoperti.

"Come stai tu?" torna serio sistemandosi il colletto della giacca.

"Tutto bene perché?" domando sorpresa di questo cambio di direzione del discorso.

"So di te e Draco"

Il mio cuore perde un battito a quelle parole.

"Non c'è nessun me e Draco, Blaise" lo rimbocco prima che possa proseguire nel dire qualsiasi cosa.

"Può sembrare uno stronzo ma-"

"Lo è con me Blaise, non si limita a sembrarlo" esclamo decisa interrompendolo ed alzando la voce "sai della sua firma sulla mia carne? Del tradimento con Pansy prima di raggiungere casa sua a Natale?" sputo tutta d'un fiato, voglio sboccargli in faccia tutto. Sicuramente Draco avrà dato la sua versione della storia omettendo tutto ciò che lo avrebbe messo in cattiva luce, peccato sia ben diversa dalla mia.

"So tutto" mi corregge serio lui quasi colpevole di sapere.

Sbianco. Draco ha raccontato tutto. Sono sorpresa, Draco che confida qualcosa a qualcuno che non è lui stesso?

"Sei tu che non sai tutto Iris" confida sottovoce colpevole di tradire l'amico.

Lo guardo come a sottolineare il bisogno di saperne di più, il sopracciglio arricciato dalla curiosità. Gli basta uno sguardo per comprendere.

"Vieni" mi intima serio.

Tentenno per l'orario ma poi mi lascio convincere, Draco può aspettare, proprio come ho aspettato io tutto questo tempo.

"Ci vorrà un minuto, tranquilla" completa lui.

Mi legge nella mente ora?

Lo seguo fino in camera sua e di Draco. Spalanca la porta in un ambiente quasi asettico, non è caldo né tanto meno accogliente, si limita ad essere vivibile. Un gesto della sua bacchetta e tutto si illumina.

"Vedi Iris, tu credi che lui non tenga a te" comincia calmo avvicinandosi al baule appoggiato contro il muro. Anche quello è minimale, del semplice legno di mogano dalle eleganti ma fini rifiniture. Una sorta di intaglio artigianale pregiato senza troppi sfarzi. DM, una semplice sigla... è così Draco.  Lo seguo con lo sguardo avvicinarsi ed aprirla come fosse sua. "Quello che non sai..." prosegue puntando la bacchetta contro l'oggetto inanimato che rivela un nascondiglio segreto.

Wow siamo così uguali.

NO, devo smetterla di fare questo tipo di pensieri.

"...è che sei sempre stata con lui" conclude prelevando qualcosa dal baule. E me lo porge.

Quasi rimango scioccata nel vedere cosa tiene tra le mani: è il mio orecchino, quello che persi anni fa la prima volta che mi concessi a lui sulla torre di astronomia. Mi tremano le mani, l'ha conservato tutto questo tempo? L'idea che l'abbia tenuto e custodito anni accende una fiamma in me. Nella profondità del mio cuore, la speranza che forse tutto quello che abbia passato non fosse proprio fumo all'aria mi scalda. Una lacrima di commozione sta per marchiare una guancia quando l'idea che semplicemente se lo sia dimenticato lì è come una secchiata d'acqua gelida su quel misero lume.

"Non c'è stata sera, da quella sera, in cui non si sia addormentato con quell'anello tra le mani. A meno che tu non fossi con lui" conclude strappandomi un'espressione neanche troppo velata di sorpresa.

Ed è quello che sono, Draco ha sempre cercato di tenermi vicina, di tenermi con lui. La più grande delle sorprese.

Ripongo l'orecchino tra le mani dell'amico che mi guarda con un alone di speranza negli occhi.

Draco, cazzo... non voglio arrivare in ritardo, non dopo quello che ho visto. Ha il diritto di spiegarsi, devo lasciargli la possibilità di controbattere, ed è quello che farò.

Un sorrisino ebete mi si stampa in viso.

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