Cap.69

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Mi mimetizzo insieme alla folla che si dirige a passo svelto giù dalla collina.

Fingo un sorriso palesemente forzato che però passa inosservato, proprio come me. Per quanto mi sforzi di non pensare le immagini scivolano dietro le palpebre incupendo il viso pulito.

La tipica fredda brezza invernale stava via via lasciando spazio a giornate decisamente più umide e calde. Il mio naso, che prima sarebbe diventato rosso solo a mettere fuori la faccia da una vetrata, è perfettamente candido come la porcellana. Oggi è una bella giornata: perfetta per il Quidditch.

"Buongiorno straniera" la voce di Cedric mi richiama all'attenzione; senza nemmeno accorgermene sono arrivata al campo.

"Ced" esclamo con un intercalare quasi stupito. La verità è che dopo ciò che era successo con lui e Draco, avevo tagliato i rapporti; si, qualche volta capitava di incrociare i nostri sguardi, soprattutto in mensa, ma nulla più di quello.

Gli avevo fatto del male e ne ero ben consapevole. Credo sia per questo ho sempre rispettato le distanze che si erano venute a creare...

Questo e anche perché non avrei saputo che dire dopo il mio comportamento per nulla rispettoso.

Lui è lì, davanti ai miei occhi e perfettamente vestito: un pullover grigio sotto alla giacca primaverile e dei pantaloni marroni in fustagno.

"Attenzione studenti di tutte le case, prendete posto. La partita comincia tra tre, due, uno"

L'annuncio della telecronaca precede la classica tromba di inizio partita.

Le scope iniziano ad alzarsi incitate dalle tifoserie delle case.

"Sei qui con qualcuno?" continua Ced distogliendo la mia attenzione dalla ricerca visiva di Draco.

"In realtà no" confesso tornando con lo sguardo su di lui "Adela è dagli Zabini con Blaise ed a Mirea..."

"...non piace il Quidditch" completa la frase divertito.

"Esatto" rispondo sorridendo; un sorriso sincero.

Mi conosce bene.

"Vuoi sederti con me? Anch'io sono da solo"

Dentro di me so che non sarebbe affatto giusto. Titubo a quella domanda. Credo che lui se ne sia accordo dal momento che mi incalza:

"In amicizia Iris. Tranquilla" specifica calmo.

"Ced" confesso rattristendo il tono delle mie parole "è solo che non so come comportarmi dopo quello che è successo con -"

"Acqua passata" taglia corto lui " io e te Iris siamo un'amore adolescenziale, il primo amore... ci siamo amati certo ma siamo cresciuti e cambiati. Non voglio che il ricordo di cosa eravamo o avremmo potuto essere 'se solo' rovini una possibile amicizia. Ora l'ho capito, ci è voluto un pò ma ammettiamolo io e te... non era il nostro destino"

Avverto la sincerità nei suoi occhi così come nelle sue parole mentre accenno ad un sorriso ed accetto l'invito.

"D'accordo, forse hai ragione tu"

Avverto la mano di Cedric avvolgermi il fianco e farmi strada in disparte allontanando i nostri corpi dalle tifoserie più accanite delle prime file.

"Malfoy manca il boccino d'oro per poco. Ush la vittoria dei Serpeverde non poteva essere più vicina ed immediata. Un'occasione sprecata"

"NOOOO"

"Che cazzo Malfoy"

"Chiedi a Potter di prestarti i suoi cazzo di occhiali"

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