Iris Culligan, Draco Malfoy.
Sottomissione, sesso e possesso...
Ma si può cambiare un destino che è già stato scritto?
🔴 ATTENZIONE 🔴
La storia contiene elementi non adatti ad un pubblico sensibile tra cui:
- atti s...
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Stropiccio gli occhi stanchi ed offuscati dalla patina lipidica mentre mi risveglio in un luogo del tutto sconosciuto. Nessuna traccia di familiarità. Nulla. Di Mucilbert nemmeno l'ombra.
Credo di sforzare quanto più possibile la vista ma nonostante questo lo scenario intorno a me è ancora del tutto sconosciuto. L'odore di muffa mi accoltella le narici provocandomi continui conati di vomito.
O sarà la gravidanza?
Un fioco raggio luminoso penetra dalle assi di legno marcio inchiodate alle finestre accecandomi; pur non essendo un fascio di luce diretto, né particolarmente potente, brucia i miei occhi ormai abituati al buio della cella della mia prigione.
Notte, giorno... sempre e solo buio interrotto raramente delle apparizioni del mio carceriere.
La debolezza dovuta dalla mancanza di cibo è la parte che più odio: alimentata quel che basta per mantenermi in vita.
Piano piano, mentre riacquisto la vista, inizio a catalogare gli oggetti che mi circondano.
Pareti scrostate, un vecchio tappeto di persia ormai abbandonato a sé stesso nonostante il suo valore sopra ad un parquet del tutto pericolante a causa dell'acqua infiltratasi dal tetto, parti di libro, pagine di giornale, sedie,...
Sono in una casa abbandonata. Abbandonata a me stessa, nelle mani di uno psicopatico con a malapena la forza di alzare un braccio.
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