capitolo 16. Piani falliti, o piani riusciti?

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Faccio un sospiro, provando l'ennesimo vestito.
Non ho vestiti corti, a causa dei miei lividi. 
Quindi non so quale potrei mettermi per una festa.
Penso di metterne uno nero, non troppo corto, con le bretelle.
È un vestito molto semplice. 
Credo sia adatto per me.
Non appena lo indosso, decido subito di mettere questo per la serata.
Mancavano ancora due ore alla festa, ma io mi stavo già preparando per non arrivarci tardi.
Volevo essere puntuale, almeno una volta nella mia vita. 
Mi sistemo i capelli, leggermente mossi, con la mia stessa mano. 
Infine, metto un mascara e un lucidalabbra.
Continuo a guardarmi allo specchio, con la paura se c'è qualcosa che non va. 
Non so, forse ho esagerato col mascara? 
O forse è perfino troppo poco? 
Decido di lasciar perdere, ed uscire dalla stanza. 
Indossavo i tacchi, e faticavo a camminarci. 
Non appena scendo al piano di sotto, tutti gli occhi si spostano su di me, il che mi fa stare parecchio a disagio.

<<Accipicchia, Addison>> commenta Axel, e mi faccio scappare un sorriso quasi timido.

<<Wow>> commenta anche Ruben.

<<Grazie ragazzi>> 

Il mio sguardo, si sposta su Royal, che sembra incantato nel guardarmi.
E questo, mi fa ritrovare ad abbassare lo sguardo.
Royal si avvicina a me, e guarda ogni parte del mio corpo, il che mi fa sentire dei certi brividi su tutto il mio corpo.
Avere gli occhi di Royal sul mio corpo, mi provoca questo effetto.
Raggiunge con lo sguardo i miei occhi, che si rispecchiano perfettamente nei suoi. 

<<Sei splendida>> mi dice, quasi come un sussurro, mentre tocca una ciocca dei miei capelli. 

<<Grazie>> dico. 

Anche se non potevo vedermi, so per certo che in quel momento, il color carne delle mie guance era stato sostituito da un rosso. 
Si avvicina al mio orecchio, e sento improvvisamente i battiti impazziti.

<<Dovresti vederti quando sorridi>> mi dice, facendo in modo che tra tutti i presenti nella stanza, lo sentissi solo io.

A queste parole, i miei battiti sembrano aumentare ancora di più. 
Quasi senza freni. 
Quando si allontana da me, tornado vicino ai ragazzi, mi sento calmare.
Avevo smesso di sentire le guance andare a fuoco, e i battiti si erano regolarizzati.

<<Io devo ancora scegliere il vestito>> si allarma Ayla.

<<Bene allora, andiamo a sceglierlo>> dico, prendendola per il braccio.

Stranamente mi sentivo felice, e capitava poche volte che io mi sentissi felice. 
Ma ero davvero contenta, e non volevo che qualcuno o qualcosa, rovinasse quella mia felicità.

{...}

<<Dannazione, non so cosa mettermi>> si lamenta Ayla, prendendo dall'armadio ogni tipo di vestito, e buttarlo a terra.

Quando ne trova uno nero, simile al mio, ma senza bretelle.

<<Questo è perfetto!>> esclama.

<<Già, niente male>> 

<<Tu pensi che a Jake piacerà?>> mi chiede, guardando il vestito. 

<<Probabile. Scusami, ma devo andare un attimo>> 

<<Dove vai?>> mi chiede. 

Ma io, senza rispondergli, esco dalla sua stanza.
Scendo al piano di sotto, nel quale trovo Noah nella sala pranzo che sta bevendo dell'acqua.
Sbatto le mani sul tavolo, facendolo quasi affogare.
Tossisce per due volte, quando poi si gira e si accorge di me. 

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora