capitolo 35. Sapore di labbra

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Entro nella stanza di Royal, chiudendo poi la porta alle mie spalle. 
È disteso sul letto, mentre gioca con Frisky. 
Sorrido leggermente, e quando si accorge di me, alza di poco la testa.

<<Tutto bene?>> mi chiede, notando la mia espressione.

Annuisco, sedendomi alla punta del suo letto.
Abbasso lo sguardo, toccando il pelo morbido di Frisky, accucciato. 

<<Royal>>

Stavolta, non mi sarei tirata indietro.
Dovevamo smettere con i segreti, con tutti i segreti.
È ora di dire la verità, di mettere una fine a tutto ciò.

<<Devi dirmi qualcosa?>> mi chiede lui, con gli occhi puntati sui miei.

A questa sua domanda, alzo lo sguardo su di lui.

<<Si>> dico decisa.

Lui continua a guardarmi, aspettando che io dica qualcosa.

<<Cosa devi dirmi?>> mi chiede.

<<È una cosa molto importante. Forse avrei dovuto dirlo quando ci siamo detti "niente più segreti" volevo farlo, ma...>>

Lui continua a guardarmi confuso.

<<Addison, non fare giri di parole>>

Chiudo per un attimo gli occhi, tirando un lungo respiro.
Quando li riapro, mi alzo dal letto nel quale ero seduta, con gli occhi di Royal fissi su di me.
Mi sarei fatta coraggio, questo era certo.
Non mostro a nessuno i miei lividi.
Ma adesso, adesso era arrivato il momento.
Inizio ad alzare il jeans, dalla caviglia in su.
Ogni secondo che passava, il jeans mostrava un pezzo del mio corpo.
E ogni secondo che passava, arrivava il momento dei lividi, e Royal li avrebbe visti.
Lo alzo ancora un po', finché....

[....] 

Scuoto la testa, rimanendo distesa sul mio letto.
Il pensiero di dirglielo, era presente nella mia mente da giorni ormai. 
Ma ogni volta che arrivavo a quel punto di quel pensiero, decidevo di non dirgli nulla, o, tantomeno, fargli vedere qualcosa.
Avrei dovuto dirlo da molto più tempo.
Come dovrebbero prenderla quando scopriranno che ho tenuto nascosto una cosa così importante come una malattia?
Eppure, il coraggio di dirlo, mi manca.
Odiavo il fatto che, una volta detto, loro mi avrebbero vista come una ragazza diversa dalle altre, che finirà, prima o poi, in una sedia a rotelle.
Odiavo tutto questo, e odiavo dirlo.
Mi faceva sentire diversa, ogni volta.
E io odiavo sentirmi diversa.
Chiudo per un attimo gli occhi, cacciando via quel pensiero che non fa altro che tormentarmi la testa. 
Decido di alzarmi dal letto, uscendo poi dalla stanza. 
Non appena scendo al piano di sotto, trovo tutti, tra cui Royal.
Non appena lo vedo, mi scappa un sorriso, pensando a ciò che è successo ieri alla mostra dei delfini.
Alla fine, quel bacio che avrebbe voluto darmi quando siamo usciti da quello stanzino, non è più riuscito a darmelo.
Non appena eravamo tornati a casa, erano tutti lì, tra cui Phoebe.
Da un lato, speravamo che a casa non ci fosse stato nessuno, per continuare il bacio interrotto.
Ma le nostre ipotesi, erano sbagliate.

<<Alla buonora>> esclama Ayla.

In effetti è mezzogiorno, e sono stata l'ultima ad alzarmi dal letto oggi.
Ma in verità, non ho solo dormito.
I pensieri mi hanno fatto perdere totalmente la cognizione del tempo. 
E stare a letto, e pensare, era solo quello che volevo.

<<Già>> rispondo ad Ayla. <<Buongiorno anche a te>>

Mi avvicino al frigo, per prendere la busta di latte, quando sento delle mani posarsi sui miei fianchi. 

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora