<<Ora tocca a me>> esclama Ayla.
Lascio dalla mia bocca un sospiro, ero stanca di stare lì, soprattutto odiavo il fatto che qualcosa con Royal fosse cambiato, da ieri.
Siamo al bowling, i ragazzi e Ayla hanno insistito nell'andarci, e ora eccoci qui.
Io sono seduta da circa venti minuti, mentre gli altri continuano a giocare.
Io e Royal ci siamo scambiati qualche parola, ma sento che è cambiato qualcosa.
Sono stata una stupida.
Solo una stupida.
Per lui non sarà di certo un bel periodo, e io da stupida ho fatto tutta quella sceneggiata.
Mi chiedo però perché non mi parla mai di lui.
Non so niente, di dove va, di cosa fa, del perché sia così stressato.
Vuole sempre che io gli parli di me e dei miei problemi, ma poi lui non mi parla mai.
Magari quella ragazza, Victoria, sa il motivo per cui lui adesso sia così stressato.
E io no.
Io non so nulla.
Magari me ne parlerà, e le mie sono solo paranoie.
È per questo che voglio parlargli.
Non voglio che il nostro rapporto cambi per una stupidaggine.
Devo cercare di capirlo, e magari così facendo lui si confiderà con me.
Prendo il telefono dalla tasca, e gli mando un messaggio.Addison
Possiamo spostarci? Voglio parlartiNon appena lo invio, passano tre secondi da quando estrae il suo telefono dalla tasca dei jeans, e legge il messaggio.
Spero che dica di sì.Royal
Alzati dopo di me, non dare all'occhioQuello era un si, e tiro un sospiro di sollievo dentro di me.
<<Dove stai andando?>> gli chiede Ruben, insieme ad Axel.
<<Devo fare una chiamata, torno tra poco>> si inventa.
Mi rivolge un'occhiata, prima di allontanarsi.
Lo seguo con lo sguardo, e dopo qualche minuto, mi alzo anche io.<<E tu dove vai?>> mi chiede Axel.
<<In bagno, torno anch'io tra poco>>
E detto questo, mi allontano da loro.
In una parete più distante, vedo Royal, appoggiato proprio su essa.<<Di cosa dovevi parlarmi?>> mi chiede.
<<Io...mi sono comportata da stupida>> inizio col dire. <<Dovevo cercare di capirti, invece ho solo fatto la stupida>>
Lui mi accarezza la guancia, per poi avvicinare il suo viso al mio, e appoggiare la sua fronte sulla mia.
<<Mi dispiace per come mi sono rivolto con te ieri, non volevo>> mi dice, quasi come un sussurro.
Annuisco solamente.
<<Non sei tu a stressarmi, Addie. Non potresti mai essere tu. Sono stressato per tante cose. Ma tu non potresti mai far parte di quelle cose>> continua a dirmi, con la sua fronte ancora appoggiata sulla mia, e le nostre labbra ad un soffio.
<<Sicuro?>> gli chiedo, circondandogli il collo con le braccia.
<<Sicuro>> conferma lui, per poi premere le sue labbra sulle mie. <<Tu sei al di fuori di tutto questo>>
<<Al di fuori da cosa?>> chiedo, tra un bacio e l'altro.
<<Non ha importanza>> continua a lasciarmi altri baci.
<<Cosa non ha importanza?>>
<<Tutto>>
<<E io?>> ansimo leggermente tra le sue labbra, quando mi mordicchia il labbro inferiore.
<<Tu sei l'unica cosa che abbia veramente importanza>>
A quella sua frase, i miei battiti cardiaci aumentano ancora di più, come se già non fossero abbastanza accelerati.
Continua a baciarmi le labbra, per poi scendere lungo il collo.
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𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪
Romance❗️IN PAUSA❗️ -IN REVISIONE, SI CONSIGLIA DI NON LEGGERE OLTRE IL CAPITOLO REVISIONATO- -La paura, a volte, si impadronisce di te, prendendo il tuo posto- Addison Clark è una ragazza costretta a vivere nel buco nero della paura, a causa della sua...