capitolo 37. "Resterai con me?"

423 33 10
                                    

<<È perfetta!>> esclama Ruben, non appena finiamo di suonare, e Ruben di cantare, la nostra prima canzone.

È strano dirlo perfino a me, ma è così.
Siamo riusciti a completare l'ultima parte, e devo dire che anche Ruben è stato bravo a trovare le parole giuste per questa canzone.
Rispetto alle nostre primissime prove, stiamo migliorando sempre di più.

<<È semplicemente fantastica>> esclama anche Ayla, felice più che mai.

Sorrido anche io, il mio sorriso però svanisce di poco, quando vedo Royal con la mente altrove.
Anche ieri era così, ma adesso sembra essere peggiorato.
Anche Noah non sembra molto felice, ed è strano, dato che abbiamo appena suonato la nostra prima canzone, per la prima volta.
Ieri sera era uscito con Noah, era mezzanotte quando ancora ero sveglia sperando che quella porta si aprisse, mostrando la sua figura.
Ma poi ero crollata, e non so a che ora sia tornato.

<<Allora? Riproviamo?>> chiede Axel.

Stavo per dire "sì" quando sento una forte fitta alle gambe.
Le stesse fitte di ieri.

<<Stai bene?>> mi chiede Ayla.

<<S-si, vado un attimo in bagno. Voi iniziate pure>>

E senza aspettarmi una loro risposta, esco dalla sala prove.
Mi chiudo in bagno, cosicché nessuno potesse entrare.
Scivolo lungo la porta, sedendomi per terra.
Alzo il jeans fino al ginocchio, e ancora leggermente più su, di poco.
E mi accorgo che i miei lividi sono aumentati, e non di poco.
Sono arrivati fino al ginocchio, fino a superarlo di poco.
No, non ci credo.
I miei lividi stanno davvero aumentando, la mia malattia si sta pian piano diffondendo in tutto il corpo.
Stavo per far uscire una lacrima dal mio viso, quando sento una voce fuori la porta del bagno.

<<Addie, tutto ok?>> Ayla.

Mi asciugo quella lacrima scesa, e mi alzo da terra, ricoprendomi la gamba col jeans.

<<Si>> rispondo, uscendo dal bagno.

Per fortuna crede alle mie parole, e insieme ritorniamo in sala prove.

<<Scusate, io esco un po'>> questa è la frase che dice Royal non appena rientro, attirando tutta la nostra attenzione su di lui.

Perché si comportava così?
Decido di seguirlo, e, posando il vìolino, esco di nuovo dalla sala prove.
Lo vedo allontanarsi, tra i corridoi della scuola, ma lo fermo.

<<Royal>> lo chiamo, e lui si volta verso di me.

Non appena mi vede, vedo spuntare un leggero sorriso sulle sue labbra.
Un sorriso però debole, come se stesse faticando per mostrarmi questo sorriso.

<<Dimmi>>

<<Stai bene?>> gli chiedo, facendo dei passi avanti, verso di lui.

<<Si, è solo che....>> dice, senza continuare subito. <<Non è nulla, ho solo dormito poco stanotte, tutto qui>>

<<A proposito, dove sei andato con Noah? Volevo aspettarti sveglia, però poi mi sono addormentata e...>>

Il suo sorriso aumenta leggermente, e si avvicina ancora di più a me, appoggiando una sua mano sulla mia guancia.

<<Non preoccuparti>> inizia col dirmi. <<Eravamo andati ad una festa>> 

Una festa?
Sentivo qualcosa di strano, ma, alla fine, decido di credergli. 
Incrocio le braccia al petto, distogliendo lo sguardo, e mordicchiandomi il labbro inferiore.

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora