capitolo 34. Regole intatte, o regole infrante?

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Phoebe ci mette davanti agli occhi un foglio, sbattendolo piano nel tavolo.
Dopo le prove di ieri, andate bene per la prima volta, abbiamo deciso di stabilire delle regole.
E nonostante viviamo tutti nella stessa casa, abbiamo deciso di metterle.
E Phoebe ne ha avuto il compito, con qualche aiuto da parte nostra.
E in totale, sono cinque.
Prendo il foglio, rileggendo per vedere se c'è qualcosa da correggere.

Regola numero 1: Se le prove sono ad un certo orario, noi non dobbiamo arrivare in ritardo più di cinque minuti. Quindi, puntualità. 

Regola numero 2: Impegno, in ogni cosa che si fa. 

Regola numero 3: Positività. Mai pensare al negativo, ma sempre ottimismo.

Regola numero 4: Mai arrendersi. Ma provare e riprovare sempre. 

E regola numero.... 

Alzo lo sguardo verso Phoebe, assumendo un'espressione confusa. 

<<Questa regola non c'era, prima>> dico. 

<<Io, Axel e Ruben abbiamo deciso di metterla>> risponde Phoebe, incrociando le braccia con un sorriso, e alzando un sopracciglio. 

Axel e Ruben annuiscono. 
Royal prende il foglio che avevo nella mani, e legge ciò che ho letto io. 

<<Che significa niente relazioni nella band?>> chiede anche lui.

<<Significa che siamo una band, adesso, e che non vogliamo nessun tipo di relazione possa rovinare il nostro gruppo>> dice Ruben.

<<Esatto>> dice anche Phoebe, assecondando Ruben. 

<<Ma->> stava per dire Noah, ma viene interrotto.

<<Perché? A voi che cambia? Siete per caso innamorati di qualcuno di noi?>> dice Phoebe, guardando Noah.

La risposta non arriva subito da parte di nessuno.
Io, Royal, Ayla e Noah ci guardiamo.

<<Beh, no>> risponde Ayla.

<<D'accordo, ci sto. Niente relazioni nella band>> dico anch'io.

Il sorriso di Phoebe aumenta. 
Sembra che a questa bambina piaccia vederci in difficoltà più di quanto noi non lo fossimo.

{...} 

<<Grazie>> ringrazio la commessa per la bottiglietta d'acqua, e mi avvio verso l'uscita del bar.

Ma non appena mi avvicino verso l'uscita, noto una persona che attira la mia totale attenzione.
Kyle.
Da quando ha inciso il suo primo disco, ci sono persone che, spesso, lo fermano per strada per fargli complimenti.
Non avevo nessuna voglia di parlargli, perciò cerco di evitarlo.
Ma, purtroppo, con scarsi risultati.

<<Ehi, Addison>> mi ferma, e mi blocco. 

Prima di girarmi verso di lui, mi mordo il labbro inferiore, chiudendo per un attimo gli occhi.
E fatto ciò, decido di girarmi.

<<Vedo che la tua canzone sta facendo molto successo e continua a farlo. Bene, sono contenta per te. Adesso dovrei andare, ciao>> dico tutto d'un fiato.

Lo sento ridere da quella mia reazione, e io mi giro per andarmene. 
Ma una frase mi fa totalmente bloccare.

<<Io e te abbiamo un discorso in sospeso>> dice. <<Non è così Addison?>>

A questa sua frase, sento il corpo bloccarmi totalmente.
Le mani iniziano a tremare leggermente, e nonostante cercavo di calmarmi, non ci riuscivo. 
La mia mente sapeva benissimo di cosa stesse parlando.

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora