Capitolo 38. Mille domande

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Cerco di allungarmi il più possibile, mentre appoggio le mani sulla parete, per tenermi in equilibrio.
Restando in ginocchio sul mio letto, posiziono la foto della Svizzera nel giusto punto in cui voglio metterla.
Metto prima il chiodo, cercando di non farmi male.
Fatto questo, metto la foto.
E quando vedo la foto appesa, giusto più sopra del mio letto, assumo un'espressione soddisfatta.
La luce delle dieci del mattino che entra dalla finestra, illumina ancor di più la foto della Svizzera che ho appena appeso.
Nella mia stanza ho parecchie foto appese.
Di varie cose.
Del mio gruppo musicale preferito, di alcune citazioni, di paesaggi come la Svizzera, e varie cose così.
Tutto d'un tratto, restando in ginocchio sul mio letto, e guardando davanti a me la foto appesa, sento da dietro delle braccia che mi circondano.
Sussulto, e non appena mi giro con la testa, vedo un Royal divertito da quella mia reazione.

<<Sei tu>> dico, prendendo un sospiro di sollievo.

<<Aspettavi qualcun altro?>>

<<Mh..forse>> dico, con un sorrisino sulle mie labbra.

Restiamo in quella posizione, in ginocchio sul letto, con le sue braccia che mi circondano da dietro, e la mia testa leggermente girata verso di lui.

<<Ah si?>> avvicina il suo viso al mio, e per un attimo, il suo sguardo si posa sulle mie labbra.

<<Già>> alzo il mento, con aria di sfida.

Il suo sguardo si posa sulla foto della Svizzera, che ho appeso due minuti fa.

<<È una cosa che fai da sempre ?>> mi chiede, restando in quella posizione.

Amo ogni qual volta che le sue braccia mi circondano.

<<Cosa?>> gli chiedo, assumendo un'aria confusa. 

<<Appendere foto in ogni angolo della tua stanza>>

<<Si, da parecchio tempo>> rispondo. <<Lo facevo anche nella mia vecchia casa...>> a questa mia frase, abbasso di poco lo sguardo.

<<Ti manca?>> mi chiede, mentre la sua mano sfiora il mio mento.

<<Già>>

Rialzo lo sguardo, e per fortuna capisce che non ho voglia di parlarne, almeno non per adesso.
Sembra che Royal mi conosca più di chiunque altro.
Riposa lo sguardo sulla foto appesa.

<<E perché proprio la Svizzera?>> mi chiede. 

I raggi solari illuminano i suoi capelli biondo cenere, rendendoli leggermente più chiari.
Mi volto del tutto verso di lui, anche col corpo, mettendomi seduta sul letto.

<<Beh, è un posto che mi ha sempre attratta>>

<<Ci sei mai andata?>> continua a chiedermi, guardandomi.

Scuoto la testa, distogliendo lo sguardo da lui. 

<<No, purtroppo. Ma è da sempre stato il mio sogno, anche se non so se potrò mai andarci realmente>>

<<Perché no?>>

<<Per tante cose>>

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora