capitolo 51. Unione di anima e corpo

315 26 17
                                    

Continuo a guardare Frisky, e lui continua a guardare me.
Non distoglie lo sguardo.
Neanche un secondo.
Neanche un attimo.
Con le orecchie alzate, e testa alta, continua ad avere lo sguardo incollato sui miei occhi.

<<No, non mi guardare così. Non ci cascherò di nuovo>> dico, in tono deciso.

Piagnucola, mentre i suoi occhietti dolci e pieni di speranza mi fissano.
La coda è ferma, ma basta un solo mio movimento della mano per farla subito muovere.
Resto ferma anch'io, restiamo fermi entrambi, aspettando che uno di noi si arrenda.
Ma lui non si sarebbe arreso.
Non Frisky.

<<Ti sei finito tutto il pacco dei biscotti, non posso dartene altri>> scuoto la testa, in segno di disapprovazione.

Inclina la testa, e la sua coda si muove leggermente.
Ma io continuo a scuotere la testa, cercando di non cascare di nuovo in quei occhi teneri.

<<Ho detto di no>> rimango sulla mia decisione.

Ma per poco, dato che dopo pochi secondi, sotto il suo sguardo, cedo.
Alzo gli occhi al cielo, sospirando.

<<Va bene, hai vinto tu. Ma ora smettila di guardarmi così>>

Apro il pacco di biscotti, dandogli l'ultimo rimasto. 
Subito scodinzola, e non perde tempo ad afferrare il biscotto con i suoi denti.

<<Vorrei sapere cosa sta accadendo con Royal>> parlo con Frisky, che sta divorando il suo biscotto, mentre io guardo un punto non preciso della mia stanza. <<Ieri è restato con noi, dopo le prove. Spesso mi guardava, non con odio, ma come mi ha sempre guardata>>

Penso a tutti i momenti in cui ieri Royal mi guardava, o faceva, anche davanti agli altri, riferimenti a cose accadute tra di noi, facendo riaffiorare i ricordi nella mia testa.
Ad esempio quando ha risposto "dolce e salato" alla domanda di Ayla, o quando si parlava di quella famosa gita scolastica in montagna, e lui ha nominato "baita" senza ovviamente far capire nulla ai ragazzi.
Ma noi avevamo capito.
Io e lui.
Solo noi sapevamo, e solo noi avevamo capito.

<<E se facesse il doppio gioco?>> ipotizzo. <<Una cosa è certa, non cederò, non ora.>>

Mi alzo dal letto, nel quale sono stata seduta per tutto questo tempo, immersa nei miei pensieri, in cui Royal è sempre il protagonista.
A volte vorrei che non lo fosse.
Vorrei che non fosse il protagonista dei miei pensieri.
Vorrei che non fosse il protagonista di questa storia.

<<Allora, vuoi fare la passeggiata?>> chiedo a Frisky, una volta finito il suo biscotto, divorato in pochi secondi, nei quali l'ho tormentato dei miei pensieri. Ma lui non sembrava molto interessato ad essi, dato che continuava a mangiare come se nulla fosse. 

Ma non appena faccio quella domanda, lui alza subito le orecchie, e insieme ad esse, anche la sua testolina.
Scende immediatamente dal letto, e insieme raggiungiamo il piano di sotto.
Gli metto il collare, mentre non sta un attimo fermo.

<<E dai, Frisky, sta un po' fermo>> ridacchio, quando, finalmente, riesco a mettergli il collare.

<<Stai uscendo?>> stavo andando verso la porta di casa per poter uscire, quando però una voce alle mie spalle mi blocca.

Mi volto verso Royal, e la tensione che c'era prima tra di noi, sembra sparire ogni giorno di più.
Almeno da parte sua.
Io resto un po' fredda nei suoi confronti, ma ad ogni giorno che passa, sembra sparire anche questo.

<<Sì>> il mio tono di voce non è freddo, ma la situazione tra di noi sembra quasi essere diventata...imbarazzante.

Almeno da parte mia.
Detto questo, mi avvicino alla porta, per poter uscire con Frisky, che aspetta solo io apra quella porta.
Ma anche stavolta, una frase detta da Royal, mi fa totalmente bloccare.
E stavolta sul serio.

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora