Capitolo 57. Segreti da non dire

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Ayla's pov

<<Grazie>> dico alla commessa del bar, prendendo tra le mani il vassoio con ciò che ho richiesto: una cioccolata calda con un cornetto.

Mi volto verso i tavolini col vassoio in mano, ma non appena lo faccio, sussulto, e per poco non mi versavo tutto addosso.

<<Mi hai fatto prendere uno spavento, Noah>>

Passa un dito sulla crema gialla sparsa nel mio cornetto, per poi metterselo in bocca. 
Le sue labbra leccano lentamente il suo dito ripieno di crema gialla, mentre io osservo ogni singolo loro movimento. 

<<Buona>> commenta.

Rimango a guardare quella scena più del dovuto, ma me ne rendo conto troppo tardi.
Caccio via i pensieri che in quel momento stava invadendo la mia mente, fin troppo, e mi avvio verso il primo tavolino libero che vedo.

<<Ti da fastidio se resto qui?>> mi chiede, indicando l'altra sedia libera di fronte a me.

<<No, puoi restare>> 

<<Tanto sarei restato lo stesso>> fa spallucce, per poi sedersi.

Alzo gli occhi al cielo, cercando di non dare troppo a vedere il mio sorriso che in questo momento sta invadendo il mio viso.
Mi sono abituata al suo modo di essere, e se prima lo odiavo, adesso credo che sia una delle cose che più mi attrae di lui.
Inizio a bere la mia cioccolata calda, portandomi il bordo della tazza alle labbra, e sento subito il calore entrare in contatto con la mia bocca.
Dopo qualche secondo riposo la tazza, e prendo il cornetto, spazzandolo a metà.
Il silenzio stava regnando, e tutto quel silenzio mi stava mettendo a disagio.

<<È...una bella giornata, oggi>> cerco di rompere quel silenzio imbarazzante che si era creato. <<Ieri pioveva, e oggi splende il sole. Certe volte è proprio strano il tempo>>

<<Già, devo darti ragione>> dice soltanto, mentre continua fissarmi.

Tossisco piano per due volte, facendogli capire che facendo così mi metteva in imbarazzo.

<<Sei rossa in viso>> esordisce.

Alzo di scatto lo sguardo su di lui, sperando che non sia così.

<<Cosa?>>

<<Sei rossa in viso>> ripete la sua affermazione, stavolta ridacchiando.

<<No, non è vero>> smentisco, ma probabilmente con scarsi risultati.

<<Si, invece>> insiste lui.

<<Ti sto dicendo che non è vero>>

<<E io invece ti sto dicendo che è vero>> non si arrende. <<Sei rossa, e niente può farmi cambiare idea>> mi dice, con un sorrisino sulle labbra, il quale resto a guardare per qualche secondo di troppo.

<<Certe volte sei davvero insopportabile, lo sai?>>

<<Lo so>> la sua risposta non tarda ad arrivare. <<Ma è proprio questo che ti impazzire di me>>

Non riuscivo a vedere la mia faccia, ma avrei scommesso qualsiasi cosa che il color carne delle guance fosse sparito, ed essere stato sostituto da un altro colore.

<<Credo che questa conversazione stia andando un po' troppo oltre>> dico, nonostante il nodo alla gola che non mi permetteva bene di parlare.

<<Dici?>> alza un sopracciglio.

<<Si>> mi alzo dalla sedia del tavolino, una volta finita la mia colazione. <<E ora dovrei andare>> cerco di fare l'indifferente, mentre un enorme sorriso mi minaccia di spuntare sulla mie labbra, ma faccio il possibile affinché questo non accada.

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora