capitolo 43. Parte di me

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Gita scolastica.
Era da tanto che non ne facevo una, in realtà.
E per lo più in montagna.
Ci troviamo esattamente su un pullman, e io sono seduta accanto ad Ayla.
Se mi fossi seduta accanto a Royal, avremmo dato troppo all'occhio per Axel e Ruben.
Ma ci scambiamo sempre sguardi, il che mi porta poi a sorridere come un'ebete, e so che lui se ne accorge.
Spesso vedo anche Ayla scambiare degli sguardi con Noah.
Come in questo momento, ad esempio.

<<Per quanto ancora non vuoi dirmi la verità?>> le chiedo, e lei si volta verso di me.

<<Non c'è nessuna verità>> continua a mentirmi.

<<Quando è successo?>> ignoro la sua frase.

Lei distoglie lo sguardo, giocherellando con le sue dita.

<<Una settimana fa>> sputa il rospo. <<E...ieri>>

<<E com'è stato?>> alzo un sopracciglio, trattenendo un sorriso enorme.

<<È stato...a dir poco fantastico, Addie>>

Sapevo che fosse successo un bacio tra di loro.
E sospettavo anche più di uno.
E questa ne è stata la conferma.

<<E tu invece con Royal?>> mi chiede.

<<Ci baciamo spesso, di nascosto, senza farci vedere dagli altri>>

<<Quindi siete fidanzati?>> quasi esulta.

<<Cosa? No, non siamo fidanzati>>

<<Come no? Hai detto che...>> la interrompo.

<<Non me l'ha mai chiesto di diventare la sua ragazza, magari non è nei suoi piani averla. E io non voglio costringerlo>>

<<Capisco>> dice.

Guardo il paesaggio fuori dal finestrino del pullman.
Non siamo ancora arrivati in montagna, e intorno a noi ci sono solo alberi.

<<Ma dimmi>> mi dice, attirando di nuovo la mia attenzione. <<Sei attratta da lui?>>

<<Molto>> dico. <<Forse troppo>> nascondo quasi un sorriso.

<<Ne ero certa di questa risposta>> mi sorride.

<<E tu di Noah?>> provo a chiederle.

<<Ora basta, stiamo andando troppo oltre con questa conversazione. Godiamoci il viaggio adesso>>

Ridacchio.
Sapevo che avrebbe risposto così.

{...}

Mi godo la visuale che si vede dalla montagna, ed è semplicemente fantastica.
Anche Ayla sembra esserne affascinata.
Camminiamo ancora, finché il professore, con la professoressa, si fermano, facendo fermare anche noi.

<<Alloggeremo qui stanotte, e abbiamo anche creato i gruppi per stare in tenda>> annuncia la professoressa.

<<E non vogliamo lamentele. I gruppi sono quelli già stabiliti>> stavolta è il professore a parlare, facendo annuire la prof accanto.

Ognuno sistema la propria tenda in un punto preciso.

<<Come diavolo si fa?>> sbotta Ayla, e ridacchio.

<<Mi sa che tu abbia bisogno di una mano>> le dico. <<E chissà da chi>>

Lei mi rivolge un'occhiataccia, il che mi porta ancora di più a ridere.

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora