Capitolo 45. Incertezze

361 30 9
                                    

Lasciali scorrere.
Questo è quello che mi aveva detto Ayla.
E solo ora ho capito a cosa si riferisse.
Lasciali scorrere.
I sentimenti.
È questo quello che voleva dirmi.
È questo quello che io cercavo di trattenere, e di non lasciarli scorrere.
I sentimenti.
Ma è possibile trattenere i sentimenti?
Prima avrei risposto di sì, o magari "non lo so".
Ma ora so la risposta.
E la risposta è decisamente no.
Puoi controllare tutto nella tua vita, ma non i sentimenti.
Quelli devi lasciarli scorrere.
Potrai trattenerli per tutto il tempo che vuoi, ma prima o poi, dovrai lasciarli andare per percorrere il loro flusso.
Li dovrai lasciar scorrere per poter amare.
Li dovrai lasciar scorrere perché, vuoi o non vuoi, prima o poi, succederà.
I sentimenti, bisogna lasciarli scorrere.
Bisogna percorrerli.
Bisogna lasciarli scorrere dentro di noi.
E io l'avevo finalmente capito.
Avevo capito di amare Royal.
Perché ormai, negarlo, sarebbe stato inutile.
Amo Royal perché, grazie a lui, sono uscita dal mio caos.
Lui è stato in grado di tirarmi fuori.
Amo Royal per i suoi modi di fare, per il suo essere a volte dolce, e a volte anche un po' troppo modesto.
Amo Royal per il modo in cui mi guarda.
Amo Royal per come riesce a farmi sentire.
Bella.
Lui riesce a farmi sentire bella.
Bella come non mai.
Amo Royal perché, nonostante tutto, mi è sempre voluto stare accanto.
Amo Royal perché non potrei non farlo.
Non posso intrappolare più i sentimenti, ora non più.
I sentimenti bisogna sprigionarli e lasciarli scorrere dentro di noi.

<<Sapete dov'è Royal?>> chiedo ai ragazzi, che stanno parlando tra di loro.

<<È uscito nel cortile>> mi informa Ruben.

<<Perfetto, grazie>>

Cammino per il lungo corridoio della scuola, facendo un bel sospiro profondo.
Voglio parlargli.
Non so cosa sia la nostra.
Una relazione, o forse no.
Non so cosa siamo io e lui, ma siamo.
Voglio parlargli per, magari, non nasconderci più dai ragazzi.
Per in qualche modo uscire allo scoperto.
E io ho deciso.
Voglio parlargli.

Arrivo nel cortile della scuola, e quando cammino ancora qualche passo avanti, vedo Royal.
Ma non è solo.
Credo sia in buona compagna di una ragazza.
E solo ora ricordo questa ragazza.
Li avevo già visti insieme, qualche giorno fa, sullo stesso punto in cui si trovano ora.
È la ragazza dai capelli con le sfumature viola.
Sarei voluta andare via, e lasciar perdere il discorso che volevo dirgli, ma lui si accorge di me.

<<Addison>>

Mi volto lentamente, e in quel preciso istante volevo sparire.
Provo a reggere il suo sguardo, nonostante sia difficile.

<<Ecco io ero qui perché...volevo parlarti. Ma non fa niente, vedo che sei già in compagnia di qualcuno, e poi ho anche già dimenticato quello che dovevo dirti>>

<<Di cosa dovevi parlarmi?>> continua a chiedermi.

<<Di nulla, te l'ho detto, me lo sono già dimenticata. Ora vado, non voglio disturbarvi>>

Stavo per girarmi e andare via, ma Royal afferra il mio braccio.
Era difficile trattenere le lacrime.
Ma stavo combattendo contro me stessa per non farlo.
Non davanti a lui.
E non davanti a questa ragazza.

<<Aspetta>> mi dice. <<Non è come pensi. Victoria è...solo un'amica di vecchia data>>

"Amica di vecchia data".
Eppure, l'altro giorno, quando i loro visi erano vicini non sembrava fossero solo amici di vecchia data.
Ma tengo questo pensiero per me.
La ragazza mi guarda, con le braccia incrociate al petto.
Poi si avvicina a Royal, mettendogli entrambe le mani sulla sua spalla.

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora