Capitolo 66. Con te non ho paura

180 15 12
                                    

Mi stiracchio, mandando le braccia in avanti, tenendo però gli occhi ancora chiusi, mentre sento qualche raggio solare posarsi sulla mia pelle.
Il silenzio di quella stanza mi culla, mentre resto in dormiveglia.
Sento il braccio di Royal che mi circonda, e sorrido, restando ancora con gli occhi chiusi.
Appoggio la mia mano nella sua, e resto così per qualche secondo, mente nel frattempo stavo per riaddormentarmi.
Ma proprio in quell'attimo, e prima che potessi tornare nel mondo dei sogni, la porta della stanza si spalanca, e sussulto.
Apro immediatamente gli occhi, e vedo una Phoebe elettrizzata, mentre apre del tutto gli sportelli del balcone, spostando le tende.
Facendo così entrare più luce possibile, e mi ritrovo a dover socchiudere gli occhi.

<<Su, forza, sveglia>> dice, super elettrizzata.

Richiudo gli occhi, appoggiando nuovamente la testa nel cuscino, e mettendomi una mano sulla fronte.

<<Che ore sono?>> chiedo, e la mia voce è appena udibile.

Royal mugugna qualcosa, mentre tiene ancora gli occhi chiusi.

<<Sono le dieci del mattino>> dice. <<Oggi è il nostro terzo giorno a New York. Insomma, dobbiamo fare tantissime cose!>> esclama, e corrugo la fronte, riaprendo gli occhi.

Sento la voce di Ayla che viene dal piano di sotto.

<<Chi vuole andare all'acqua park?>>

Acqua park?
Non era previsto andare all'acqua park, stamattina.

<<Su, forza, alzatevi!>> Phoebe saltella nel letto. 

E nonostante io cerchi di fermarla, lei continua.
E la sua risata contagiosa, fa, alla fine, ridere anche me, e pochi secondi dopo anche a Royal.

<<Allora...>> inizia col dire Royal. <<Siamo pronti per vivere questo terzo giorno a New York?>>

<<Sì!>> esclama Phoebe. 

Nel mio volto compare un sorriso, mentre guardo Royal.

<<Siamo pronti>> dico infine.

Restiamo per due secondi, o poco più, con gli sguardi incatenati, e il sorriso sulle labbra. 

<<Su, forza, veloci!>> batto le mani, alzandomi velocemente dal letto, senza fare troppo caso alle coperte.

{...}

<<Ti conviene arrenderti, Clark>>

<<Oh, non mi conosci, Mitchell>>  dico. <<Clark non si arrende mai, mai. Ricordalo>>

Cerco di guidare il meglio possibile la macchina da autoscontro, ma sbatto continuamente in quella di Royal.
E lui ride, ogni volta. 
A causa del movimento che fa con la sua macchina da autoscontro, mi schizza un po' d'acqua.
Ayla sembra cavarsela più di me, anche se Noah non è da meno.
Io invece sto ancora cercando di capire come si usi questo aggeggio. 
È una di quelle macchine da autoscontro fatte di gomma, che galleggiano nell'acqua.
Ed ecco che sbatto di nuovo contro Royal.

<<Credo che questo aggeggio sia difettoso>> cerco di giustificarmi.

<<Dici? Strano, perché il mio funziona, e anche bene direi>> ridacchia. <<Accetta la sconfitta, Clark>>

Gli faccio la linguaccia, e lui ride ancora di più.

<<E va bene, hai vinto tu>> dico infine.

𝘊𝘰𝘮𝘦 𝘜𝘯 𝘉𝘢𝘵𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘋'𝘈𝘭𝘪 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora